Collegati con noi

Cultura

Spiccare il volo verso la rinascita, insieme agli uccellini d’artista

Pubblicato

del

Sono passate settimane da quando ci è stato chiesto di rimanere a casa, i giorni più lenti e faticosi sembrano lontani, eppure l’aria sembra esser diventata pesante, le membra ancora stanche, il cuore a tratti malinconico. Abbiamo chiacchierato molto, in questi mesi, sul concetto di ripartenza e di rinascita e tanti sono stati i progetti sorti in vista di un ipotetico nuovo futuro. Alcuni un palleativo per la solitudine e la libertà negata, altri cantieri di azioni artistiche concrete. Tra questi c’è stato e c’è “Un uccellino per la rinascita” ideato da Rosa Cuccurullo e Pietro Lista in collaborazione con “Cicalese ceramiche” : un progetto semplice nella sua complessità, genuino per l’immediata bellezza, geniale perché nato sul web e negli studi d’artista qualche mese fa, ma pronto a spiccare un volo fatto di materia, la ceramica, solerte a rimanere impressa fisicamente nel tempo.

Quando tutto diventa contorto e poco chiaro ecco che, ancora una volta, il mondo dell’arte ci viene in soccorso, partendo da ciò che ci circonda. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, il cinguettio degli uccelli è stato la costante della nostra quarantena, il nostro ricongiungimento alla natura, a noi stessi, alla voglia di ritornare ad immaginare, nonostante tutto. Gli uccelli come sinonimo di libertà ma anche di contatto con la realtà; il tornare bambini nelle intenzioni, immaginando un’esistenza da ricostruire. Molte, troppe, cose non sono cambiate come ci aspettavamo o come volevamo credere, il mondo dell’arte però non ci ha deluso come la realtà circostante e gli uccellini creati dagli artisti invitati  dal duo Cuccurullo-Lista, impreziositi dalle parole di Franco Arminio, ci hanno donato quella sensazione del “non tutto è perduto” di cui avevamo e abbiamo bisogno. Una collettività artistica che si fonde negli stili e nelle tecniche, che parte dai bozzetti su carta fino ad arrivare alla ceramica; un volo collettivo fatto di ali e di forme diverse, bellissime nella loro unicità e semplicità.

Semplicità, una parola, un concetto, che fa storcere i nasi di molti del settore perché infonde paura, perché è più facile nascondersi dietro un artificio che partire dall’essenza delle cose; perché ci pone dinanzi al concetto di onestà intellettuale, dove la bellezza emerge se esiste, dove tutto nasce in maniera spontanea.

Quella semplicità che dovremmo iniziare a far entrare nelle nostre vite e nel mondo dell’arte, sinonimo di cambiamento emotivo e visivo; un volo infinito sui paesaggi del tempo, nei luoghi dell’anima.

 

Artisti coinvolti:

MICHELE ATTIANESE, RAFFAELE AVELLA, VITTORIO AVELLA, MATHELDA BALATRESI, MARIAGRAZIA BENINCASA, CLAUDIO BOZZAOTRE, GAETANO BRANCA, GENNARO BRANCA, RITA CAFARO, LUCIA CARPENTIERI, ENZO CARUSO, ANTONIO CERVASIO, GIUSEPPE CICALESE, VINCENZO CONSALVO, ROSA CUCCURULLO, FEDERICA D’AMBROSIO
ANTONIO NINO D’ANGELO, ELISA D’ARIENZO, MARA D’ARIENZO, ROSANNA DI MARINO, FERDINANDO FEDELE, BRUNO FERMARIELLO, NELLO FERRIGNO, MARCO FUSCO
LOREDANA GIGLIOTTI, SERGIO GIOIELLI, ROBERTO IOSSA, ROSANNA IOSSA, PINO LATRONICO, LIVIO MARINO ATELLANO, MATILDA LEPPAKOSKI, LUCIO LIQUORi
PASQUALE LIQUORI, PIETRO LISTA, ARMANDO LOMBARDI, LELLO LOPEZ, GIULIA MANNARA, GABRIELE MANZO, LAURA MARMAI, DANILO MARIANI, ALESSANDRO MAUTONE
JACOPO NADDEO, DEBORAH NAPOLITANO, AUGUSTO PANDOLFI, MARY PAPPALARDO, GLORIA PASTORE, ANTONIO PETTI, FELIX POLICASTRO, MATTEO SALSANO
TERESA SALSANO, PAOLO SANDULLI, STEFANIA SATURNINO, GIORGINA SCALESE, SALVATORE SCALESE, PIERFRANCESCO SOLIMENE, SASA’ SORRENTINO
GIOVANNI TIMPANI, LELLO TORCHIA, NANDO VASSALLO, VERONICA VECCHIONEANNA VITALE, ANDREAS ZAMPELLA

Advertisement

Cultura

Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

Pubblicato

del

Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all’incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate.

Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

Continua a leggere

Cultura

La Giornata del Libro con Maraini, tra letture e rose

Pubblicato

del

Incontri con scrittori, reading, presentazioni di libri, letture condivise, spettacoli, convegni. Esplodono le iniziative per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’Unesco, che si celebra il 23 aprile, giorno della scomparsa di Shakespeare, Cervantes e Garcilaso de la Vega, tra i sommi autori della letteratura universale. In Catalogna si festeggia San Giorgio (Sant Jordi) ed è tradizione che il 23 aprile gli uomini regalino una rosa alle donne e vengano contraccambiati con un libro. Dall’Italia parte ‘Una nave di libri per Barcellona’ che in questa edizione, la XII, ha a bordo oltre 500 passeggeri in viaggio da Civitavecchia per raggiungere la capitale della Catalogna che è un trionfo di rose e di libri.

A bordo della nave, con ospite d’onore lo scrittore spagnolo Juan Gomez Barcena, scrittori e artisti fra i quali Gabriella Genisi, Giampaolo Simi, Roberto Riccardi, Carola Carulli, Anna Maria Gehnyei, Peppe Millanta e Francesca Andronico. La cantautrice Patrizia Cirulli, che ha musicato e interpretato poesie di Garcia Lorca, Frida Kahlo, Quasimodo, D’Annunzio, Alda Merini, Eduardo De Filippo, duetterà con l’attore Gino Manfredi che leggerà alcuni brani di questi grandi poeti. Nella Giornata mondiale del libro si alza anche il sipario sulla quattordicesima edizione del Maggio dei Libri con la regina della letteratura italiana, Dacia Maraini, che il 23 aprile sarà in dialogo, al Centro per il Libro e la Lettura a Roma, con il professore e saggista Guido Vitiello, che alla lettura ha dedicato il suo ultimo lavoro, La lettura felice (Il Saggiatore). A fare gli onori di casa il presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti e il direttore Luciano Lanna.

Il 23 aprile è un importante nastro di partenza anche per l’inaugurazione a Strasburgo, città simbolo e casa dell’Unione Europea, del suo 2024 in veste di Capitale mondiale del Libro Unesco 2024: il 26 aprile ci sarà una serata speciale dedicata ai libri italiani condotta dalla scrittrice e insegnante Kareen De Martin Pinter. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, l’appuntamento si inserisce nella Grande Lettura che sarà il filo conduttore della settimana inaugurale (23-28 aprile) di Strasbourg, Capitale Mondiale del Libro Unesco. La lettura è protagonista, tra Giornata mondiale e Salone del Libro, dal 9 al 13 maggio a Torino, delle iniziative di TikTok che l’11 maggio al Lingotto annuncerà i vincitori della prima edizione dei TikTok Book Awards. Negli ultimi anni, #BookTok ha catturato l’attenzione con quasi 32 milioni di post creati utilizzando l’hashtag, ma quest’anno l’orizzonte si amplia al SalTo24 intrecciandosi con le 7 aree tematiche del Salone approfondite con alcuni live di conversazioni e interviste.

Tra gli eventi in tutta Italia spiccano quelli di Torino che legge, la manifestazione nata per celebrare la Giornata mondiale del Libro, organizzata dal Forum del Libro con la Città di Torino, le Biblioteche civiche e le circoscrizioni, dedicata quest’anno alla lettura ad alta voce condivisa. Per la Giornata arriva anche Bing Bunny, protagonista di una delle serie animate più amata dai bambini e dalle bambine in età prescolare, con 5 miliardi di visualizzazioni su YouTube, che sarà al centro di una campagna di sensibilizzazione e promozione della lettura condivisa.

Il gioiellino è il focus di Nati per Leggere sulla lettura in famiglia fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma che “è una delle più semplici pratiche quotidiane che un genitore può adottare per far crescere bene il proprio bambino o la propria bambina” con consigli di lettura a seconda delle fasce d’età. Per esempio dai 3-4 anni, i bambini amano molto le storie che parlano della vita quotidiana, in cui possono confrontarsi con la loro realtà di gioco, di scuola, di esperienza. Il progetto promosso dall’idolo Bing si chiama Le buone abitudini e ha già coinvolto oltre 8 milioni di famiglie italiane nella promozione del benessere dei bambini 0-6 anni.

Continua a leggere

Cultura

Cambio al vertice della Scala, arriva Ortombina

Pubblicato

del

Se ne va Dominique Meyer e arriva Fortunato Ortombina, resta Riccardo Chailly fino al 2026 per poi passare il testimone, anzi la bacchetta, a Daniele Gatti: sulla futura guida della Scala “finalmente è arrivata una decisione”. “Finalmente” è l’aggettivo usato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in apertura della conferenza stampa con cui ha annunciato la scelta come sovrintendente di Ortombina, a conclusione di una vicenda lunga oltre un anno, andata avanti a indiscrezioni, veti, decreti legge e colpi di scena. “Una soluzione eccellente, frutto di una collaborazione istituzionale” ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con cui inizia “una fase nuova” che segna il ritorno di un sovrintendente italiano dopo tre stranieri. “Abbiamo fatto tutto per il bene della Scala” ha assicurato Sala.

Mantovano, classe 1960, diplomato al Conservatorio di Parma, laureato in Lettere, studioso di musicologia, Ortombina è stato professore d’orchestra e corista del Regio di Parma, la lavorato all’Istituto di Studi Verdiani, e poi in vari teatri italiani prima di approdare proprio alla Scala dove è stato coordinatore artistico dal 2003 al 2007. Dal 2007 è alla Fenice di Venezia inizialmente come direttore artistico e poi dal 2017 anche come sovrintendente. Una duplice carica che probabilmente manterrà anche a Milano. Sulle sue competenze nessuno ha avuto da ridire. Forse l’unica perplessità è che “passerà dal guidare una gondola a un transatlantico”, come ha ironizzato qualcuno nei corridoi. Anche la Cgil ha riconosciuto le sue “capacità” in una nota in cui però esprime “preoccupazione” per la progettualità a lungo periodo del teatro. Ortombina al Piermarini inizierà dal primo settembre il lavoro come sovrintendente designato affiancando nella fase iniziale il sovrintendente in carica Dominique Meyer.

Il mandato del manager francese, ufficialmente partito nel giorno in cui il teatro ha chiuso per covid nel 2020, terminerà il prossimo 28 febbraio. Lui sarebbe voluto rimanere più a lungo perché, come ha detto nel marzo del 2023, dopo aver messo “a posto la Ferrari” avrebbe voluto “guidarla un po’”. Almeno un anno era la proposta uscita dall’ultimo cda. Ma dopo il confronto con il ministro Sangiuliano, alla fine gli è stato proposto di restare quattro mesi in più, fino al 1 agosto quando compirà 70 anni (una scelta, ci ha tenuto a precisare Sala, slegata dal decreto legge che prevede quella come età massima per i sovrintendenti e che per la Scala, in virtù della sua autonomia, non vale).

Meyer ha assicurato che resterà al suo posto fino alla fine del mandato, mentre rifletterà sulla proposta della proroga. Chi rimarrà fino a metà 2026 è il direttore musicale Riccardo Chailly, che inaugurerà le prossime due stagioni (il prossimo 7 dicembre con La Forza del destino e nel 2025 con Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Sostakovic) prima di lasciare il compito nel 2026 a Gatti. Sul suo arrivo c’è già l’accordo anche se formalmente sarà Ortombina a proporre al cda la sua nomina a direttore musicale. E dovrà essere Ortombina anche a proporre la nomina di un direttore generale, figura cancellata da Meyer ma che Sala ha consigliato al futuro sovrintendente di ripristinare. La proposta comunque non sarà fatta a questo cda, in scadenza a febbraio, ma al futuro. E anche sulla nomina dei nuovi consiglieri si giocherà una partita importante. Ma questa è un’altra storia.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto