Collegati con noi

Esteri

Solidarietà in tutto il mondo, fiaccolata al Colosseo

Pubblicato

del

Studenti, metalmeccanici, agricoltori muniti di trattori, pescatori, allevatori con i loro animali al seguito, sindacalisti, collettivi, centri sociali, politici, religiosi, musicisti, persino il mondo del calcio: un fiume di persone e’ sceso in piazza anche oggi da nord a sud Italia e in tutto il mondo per esprimere vicinanza all’Ucraina e al suo popolo e condannare la guerra e chi l’ha causata. A Roma si e’ riempita piazza del Campidoglio per la fiaccolata per la pace organizzata dal sindaco Roberto Gualtieri, e alla quale hanno partecipato anche le opposizioni, che si e’ poi mossa in corteo verso il Colosseo. La Tour Eiffel a Parigi e molti monumenti in Italia e in Europa sono stati illuminati con il giallo ed il blu della bandiera ucraina o spenti in segno di lutto e di solidarieta’, mentre piena di simboli e’ stata la manifestazione che si e’ svolta nel centro di Sarajevo: ‘Sarajevo 1992 – Kiev 2022′, ”Non abbandonate l’Ucraina come avete fatto con la Bosnia” sono stati gli striscioni mostrate dai manifestanti della citta’ simbolo di quella guerra. Intanto il Viminale chiede di alzare l’attenzione su porti e aeroporti, soprattutto nei confronti di navi con bandiera russa o ucraina per “prevenire ogni criticita’ o azione dimostrativa”, e sulle strutture militari della Nato. Nell’alert si segnala anche la necessita’ di prestare massima attenzione agli obiettivi istituzionali ed economici legati ai due paesi e di monitorare da un lato i movimenti di estrema destra ed estrema sinistra e dall’altro la comunita’ ucraina, molto numerosa nel nostro paese, poiche’ si tratta di soggetti che potrebbero “dar vita ad estemporanee iniziative nei confronti dei paesi coinvolti nel conflitto”. In Italia la giornata e’ iniziata con la mobilitazione degli studenti: ‘Nessuna base, non un solo soldato per la guerra imperialista’ si leggeva sullo striscione che gli studenti dell’Istituto Bodoni-Paravia di Torino hanno srotolato prima di entrare nelle loro aule. Un corteo di ragazzi ha sfilato in centro a Milano; un girotondo di centinaia di studenti si e’ svolto a Firenze; solidarieta’ all’Ucraina e’ arrivata da tutti gli Atenei toscani mentre la ministra dell’Universita’ Cristina Messa ha promesso aiuto ai 2 mila studenti ucraini gia’ in Italia e accoglienza ai giovani che vogliano arrivare nel nostro Paese. “Contro la guerra del capitale sciopero nazionale” e’ lo slogan lanciato dal corteo dei lavoratori della Fiom-Cgil Genova stamane. In piazza i lavoratori di Ansaldo Energia, dei Cantieri navali di Sestri, di Acciaierie d’Italia e di tante piccole e medie imprese genovesi. Azione cattolica italiana e nel mondo parteciperanno alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace indetta per il 2 marzo su invito del Pontefice. Cosi’ faranno anche i Consigli nazionali dell’Ordine Francescano Secolare e della Gioventu’ Francescana d’Italia , mentre domenica prossima, 27 febbraio, i fedeli del Patriarcato e i cittadini veneziani sono invece invitati a un momento di preghiera per la pace, guidato dallo stesso Patriarca Francesco. Tante le adesioni all’iniziativa ‘Si alla pace No alla guerra’ della Comunita’ di Sant’Egidio. Tutte le partite dei campionati di calcio in Italia di questo fine settimana cominceranno con 5 minuti di ritardo, come ha deciso la Federcalcio. Anche i partiti si sono attivati: Europa + ha promosso mobilitazioni in 22 citta’ mentre il segretario nazionale di SI Nicola Fratoianni ha annunciato l’adesione e la partecipazione a tutte le mobilitazioni. I consoli dei Paesi dell’Unione europea a Milano e la rappresentanza della Commissione europea e del Parlamento europeo hanno portato la loro solidarieta’ al console ucraino a Milano. Diverse persone sono scese in piazza anche in Spagna per un secondo giorno di proteste: le manifestazioni si sono svolte di fronte all’ambasciata russa a Madrid e al consolato russo di Barcellona.

Advertisement

Esteri

Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

Pubblicato

del

A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

Continua a leggere

Esteri

Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

Pubblicato

del

Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

Continua a leggere

Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

Pubblicato

del

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto