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Sesso e sigarette a teatro, deputata nei guai

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Si è presentata con una pistola a Capitol Hill, è stata arrestata per una lite con la polizia a un festival in Colorado ed è stata fermata per guida spericolata. La deputata repubblicana Lauren Boebert, trumpiana e falco del partito, ha un passato turbolento ma questa volta volta forse si è superata anche per i suoi standard. La 36enne è stata cacciata da un teatro di Denver per aver fumato una sigaretta elettronica, usato il telefono disturbando gli altri spettatori ed “essersi scambiata vistose effusioni”, reciproche palpeggiate secondo le telecamere di sicurezza, con il suo compagno durante una replica del musical ‘Beetlejuice’. I suoi elettori repubblicani le rimproverano, inoltre, il fatto che il suo fidanzato, il 46enne Quinn Gallagher, sia un democratico e proprietario di un locale ad Aspen dove si esibiscono le drag queen. Boebert è nota per i suoi tweet offensivi e incendiari proprio contro quegli show e la comunità Lgbtq+ in generale.

“Portate i vostri bambini in chiesa non agli spettacoli di drag queen”, scrisse una volta su Twitter la deputata che nel 2015 fu ammanettata per essersi intromessa nell’arresto di due minorenni che avevano consumato alcol a un festival invitandoli a scappare dalla polizia. In Congresso è da sempre una sostenitrice di tutti i provvedimenti anti-gay ed è stata segnalata dall’associazione per i diritti umani Center for Countering Digital Hate and the Human Rights Campaign come “produttrice d’odio nei confronti degli omosessuali” attraverso il suo account Twitter. Dopo l’episodio al teatro Boebert si è scusata, nonostante all’inizio abbia provato a smentire almeno che stesse fumando una sigaretta elettronica. Il video di sorveglianza ottenuto e trasmesso dalla stazione televisiva di Denver 9News ha poi mostrato che è stata una donna incinta a chiederle di smettere di fumare e che lei si è rifiutata rivolgendosi poi alla sicurezza del teatro che stava cercando di allontanarla con un classico “lei non sa chi sono io”.

“Gli ultimi giorni sono stati difficili e umilianti”, ha dichiarato la deputata spiegando che il suo recente divorzio dal marito Jayson, con il quale peraltro è stata arrestata per distrubo alla quiete qualche anno fa, ha messo a dura prova lei e la sua famiglia. Anche il partito democratico ha avuto la sua dose di scandali questa settimana. Il Washington Post ha infatti rivelato che una candidata alla Camera della Virginia ha trasmesso video sessuali con suo marito su una piattaforma streaming in cambio – sembra – di denaro per finanziare la sua campagna. In uno dei filmati su ‘Chaturbate’, sito dal titolo evocativo, la 40enne Susanna Gibson, infermiera e madre di due bambini piccoli, dice che sta raccogliendo “fondi per una buona causa”. In un altro il marito, un avvocato, esorta gli spettatori a “dare più soldi”. Gibson ha reagito alla divulgazione dei video definendola “un’invasione illegale della mia privacy progettata dai suoi avversati per umiliare me e la mia famiglia” e ha assicurato che “non la intimiderà e non la metterà a tacere”.

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Re Carlo migliora e riprende gli impegni pubblici

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Re Carlo III sta meglio e si prepara a riprendere la prossima settimana le attività pubbliche di rappresentanza della monarchia britannica che aveva dovuto suo malgrado interrompere per sottoporsi alle terapie per un non precisato cancro, annunciato ufficialmente lo scorso 5 febbraio. Si tratta di un ritorno per ora limitato, “per ridurre al minimo i rischi per la ripresa” del sovrano, come ha precisato in un comunicato Buckingham Palace, ma arriva dopo che i medici di corte si sono detti “molto incoraggiati” dai progressi delle cure, destinate ad andare avanti. Le notizie rassicuranti per il Regno Unito sono state accompagnate da una nuova foto ufficiale raffigurante Carlo, 75 anni, con la regina Camilla, diffusa proprio per segnare questo importante momento, in cui la coppia a braccetto appare unita e sorridente.

L’agenda del sovrano è così già tornata, anche se con tutte le cautele del caso, a prevedere i cosiddetti ‘public engagements’, gli appuntamenti ufficiali in cui il sovrano appare in pubblico e incontra i sudditi; e per mostrare solidarietà e vicinanza a quanti si stanno curando per un tumore è stato scelto come primo impegno la visita a un centro oncologico, dove Carlo incontrerà medici e pazienti. Il Palazzo ha annunciato inoltre che il re e la regina riceveranno a giugno l’imperatore giapponese e l’imperatrice consorte: un evento eccezionale, considerando che si tratta della prima visita nel Regno di un capo di Stato nipponico dal 1998. Secondo la Bbc, Carlo, che mal sopportava il limite imposto alla sua attività come aveva rivelato la stessa Camilla, si sente “fortemente incoraggiato” dalla prospettiva di un graduale ritorno alla normalità.

Se da un lato non mancano quindi i segnali di cauto ottimismo per la salute del sovrano, dall’altro “è troppo presto per dire” quanto tempo durerà ancora il suo trattamento, come ha precisato Buckingham Palace. L’annuncio sulla salute di Carlo è stato comunque accolto con gioia dal premier Rishi Sunak, che ha scritto sul suo profilo di X: “Splendida notizia per concludere la settimana”.

E arriva dopo una serie di altri segnali positivi nelle ultime settimane in cui il re aveva iniziato a farsi vedere in pubblico, come in occasione della messa di Pasqua a Windsor, a differenza della principessa Kate, alle prese anche lei con un tumore e sottoposta a chemioterapia, come ha annunciato lei stessa lo scorso mese in un video toccante. Il sovrano era stato d’altra parte già autorizzato a partecipare ad impegni ufficiali all’interno di Palazzo con più persone, dopo che in precedenza questi erano limitati a pochi presenti, come il primo ministro Sunak nei consueti incontri settimanali, oltre a ricevere un sostanziale via libera ad una visita ufficiale di due settimane in Australia a ottobre con la regina Camilla.

In tutt’altro senso va invece la rivelazione sensazionalistica del giornale online americano Daily Beast, secondo cui in base a fonti non precisate sarebbero stati aggiornati i piani per la Operation Menai Bridge, il nome in codice per organizzare il funerale di Carlo, ipotizzando un peggioramento del sovrano. Palazzo non ha risposto a queste voci, preferendo annunciare direttamente il ritorno di Carlo all’attività pubblica.

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Putin firma, Gazprom gestirà le filiali della Ariston

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Con una decisione inattesa, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Il decreto, postato sul portale ufficiale per le informazioni legali, riguarda la Ariston Thermo Rus LLC, controllata da Ariston Holding, e la BSH Household Appliances LLC, controllata da BSH Hausgerate GmbH. Non sono noti i motivi della decisione. Tuttavia, dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha posto sotto “gestione temporanea” i beni di una manciata di aziende occidentali, giustificando queste mosse come ritorsioni per le azioni di altri Paesi contro imprese russe, colpite da sanzioni.

Lo scorso anno Putin aveva firmato un altro decreto per il trasferimento temporaneo della gestione delle filiali russe di Danone e di Carlsberg all’ agenzia federale per la gestione delle proprietà, Rosimushchestvo. Il provvedimento era stato adottato dopo che la società francese e quella danese avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo. Il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, appartenente a Carlsberg, e decine di migliaia di azioni appartenenti a Danone erano state poste sotto il controllo dell’Agenzia. Nel caso di Ariston e Bosch, invece, la gestione viene trasferita, sempre “temporaneamente”, ad un altro gruppo industriale, sebbene controllato dal governo. Sulla vicenda è intervenuto in serata il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Dopo l’inattesa decisione Governo Russo sulla gestione di Ariston Thermo Group – ha scritto su X – ho subito attivato la nostra Ambasciata in Russia e parlato con i vertici dell’azienda italiana. Il Governo italiano e’ al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali”

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Frammento di missile iraniano trovato nel deserto israeliano

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Un grosso frammento di un missile iraniano, lanciato verso Israele, è stato scoperto casualmente da un gruppo di turisti in una zona desertica nel sud di Israele. Lo riferisce la Tass, citando un rapporto dell’Idf. Il missile scoperto era del tipo “superficie-superficie” e sarebbe stato intercettato dalla difesa aerea israeliana durante l’attacco iraniano.

A scoprirlo alcuni giorni fa un gruppo di escursionisti durante un viaggio nei pressi della città di Arad, nel deserto della Giudea, 25 km a ovest del Mar Morto. Per recuperare il frammento è stato coinvolto un elicottero da trasporto militare dell’aeronautica israeliana. Ora sarà esaminato da specialisti del servizio antincendio e di salvataggio. I militari hanno ricordato che le persone non dovrebbero mai avvicinarsi o toccare i frammenti dei missili, perché possono comunque rappresentare una minaccia per la vita, e hanno esortato le persone a chiamare immediatamente la polizia se tali frammenti vengono scoperti.

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