Collegati con noi

Sport

Serie A: torna sprint Inter-Juve, Milan alla prova Verona

Pubblicato

del

Archiviata positivamente la prima tappa delle coppe europee con tre vittorie e quattro pareggi, la serie A si guarda allo specchio e contempla il primo tour de force: tre turni in una settimana con sapiente dosaggio degli scontri tra big solo in coda. Ma non per questo il campionato perde di appeal perché si assemblano una serie di spunti interessanti: l’Inter a punteggio pieno ha il testa-coda con l’Empoli che ha licenziato Zanetti virando sull’usato sicuro Andreazzoli. Il Milan dopo due prove che l’hanno ridimensionato incrocia il Verona, che evoca presagi di sventura, anche se si gioca al Meazza. La Juve in grande spolvero trova sul suo cammino Berardi, a cui non è riuscito un trasferimento per cui stavolta si sentiva pronto. Il Napoli oscillante di Garcia, gasato dal successo su autogol a Braga, fa i conti con un Bologna in buona condizione. La Lazio, che ha perso 3 gare su 4, spera di non dover ricorrere al goleador Provedel per tornare a galoppare contro il Monza.

Dopo quattro turni ci sono solo tre imbattute (Inter, Juve e Lecce), con le prime due che sembrano in grado di riproporre una sfida che ha fatto la storia della serie A. In quattro invece aspettano la prima vittoria (Udinese, Cagliari, Salernitana e Empoli, che non ha fatto né un punto né un gol). Le big del campionato sono disseminate in un arco, mai così esteso, di 9 punti: Inter 12, Juve 10, Milan 9, Napoli e Fiorentina 7, Atalanta 6, Roma 4 e Lazio 3. A questo gruppo d’elite si può aggiungere il Torino che, dopo anni di assestamento, sembra giunto sul punto di fare il salto di qualità. Zapata è la ciliegina sulla torta di un gruppo cresciuto sotto la sagge mani di Juric. E proprio il Toro affronta una delle gare clou della giornata perché riceve la Roma di Mourinho che si è sbloccata col 7-0 all’Empoli e prova a risalire la china sotto la spinta del duo Lukaku-Dybala. Il Toro è a 7 punti, in una posizione da cui potrebbe spiccare il salto, la Roma non può permettersi un altro passo falso ora che ha una serie di gare sulla carta alla sua portata. Poche chance sembra avere l’Empoli in crisi di indentità che riceve l’Inter dalla rosa sopraffina (anche se alcuni inserimenti di Inzaghi sul nucleo base sono risultati deludenti). Il pari in Champions a San Sebastiano è comunque un risultato positivo.

Molto meno il pari interno del Milan che non ha assorbito la cinquina che l’ha tramortito nel derby. Leao sembra svogliato ed egoista, e anche per Pioli c’è il problema di inserire gradatamente i numerosi acquisti del suo ricco mercato. A San Siro arriva però il Verona (“dobbiamo prenderci i tre punti” dice Pioli) che, a parte i lontani trascorsi, è in ottima condizione sotto le cure di Baroni. Qualche complicazione potrà avere pure il Napoli che a Braga ha vinto riscattando il campionato, ma senza la fluidità dell’anno scorso. Garcia ha bisogno di continuità di risultati: sotto osservazione la difesa che sarà priva di Rrahmani. Una verifica probante si avrà a Bologna contro la squadra di Thiago Motta in crescita. La Lazio trova molta difficoltà a segnare (Immobile incide poco) ma anche la difesa non ha il rendimento perfetto della scorsa stagione: all’Olimpico arriva il Monza, che ha giocatori di valore come Colpani, ma sembra avere perso la leggerezza dell’anno della promozione. Oltre all’Inter la squadra più in forma è la Juve che Allegri sta allestendo senza proclami sfruttando la ritrovata vena di Vlahovic e Chiesa (recuperati per la gara con il Sassuolo): il secondo posto esprime bene il suo stato di grazia e un primo esame si avrà in casa dei neroverdi, che Dionisi non riesce a riportare al rendimento passato. Secondo Capello il vantaggio di non giocare le coppe per la Juve vale almeno cinque punti. Cagliari e Udinese sono tra le squadre più deludenti dell’avvio del campionato e sembrano destinate ad avere disco rosso di fronte a Atalanta e Fiorentina, che hanno organici superiori, ma dovranno gestire la fatica dell’impegno europeo.

Advertisement
Continua a leggere

Sport

De Laurentiis: ho speso 150 milioni per il Napoli ma non sono pazzo, resisto al calcio-finanza

Pubblicato

del

Dicono che sono impazzito per aver speso più di 150 milioni di euro. In verità anche l’anno scorso ho speso dopo lo scudetto ma abbiamo sbagliato tutti gli acquisti. Questo investimento andava fatto per rivoluzionare tutto portando uno degli allenatori più forti al mondo. Dicevano che il Napoli era una squadra di passaggio ed invece tanti calciatori forti vogliono vestire la maglia azzurra”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando dei venti anni della sua gestione del club a margine della presentazione della nuova partnership con acqua Sorgesana. “Il Napoli è oggi l’ultimo baluardo che resiste a un sistema calcio diventato finanza oggetto dei fondi, vendutosi ad interessi molto diversi rispetto a quelli originari -aggiunge De Laurentiis-. Un calcio che non rispetta le regole e falsa la competizione. Noi abbiamo vinto lo Scudetto rispettando le regole. Vogliamo restare l’altra faccia della medaglia”.

Continua a leggere

Sport

Juve a pieno regime, Thiago Motta non vuole fermarsi

Pubblicato

del

Alla Continassa c’è movimento, Thiago Motta sta cominciando a ritrovare alla spicciolata gli undici bianconeri in giro per il mondo che stanno rientrando dalle rispettive nazionali. Soprattutto ha ripreso i lavori con vista su Empoli, il primo impegno dopo le due settimane di pausa. La Juve ha trascorso questo periodo in vetta alla classifica, con sette punti in tre gare proprio come Inter, Torino e Udinese. E qualche rimpianto c’è ancora, considerando che contro la Roma è arrivato un pareggio per 0-0 che non ha permesso l’en plein e il primo posto in solitaria. Ma ci sono anche tante note positive, su tutte una difesa che per il momento funziona alla perfezione: zero gol subiti in 270 minuti, appena due tiri in porta concessi agli avversari e ben sei reti all’attivo. Sta funzionando tutto bene, anche se all’allenatore non basta. “Dobbiamo ancora crescere e lavorare molto” continua a ripetere davanti ai microfoni e negli spogliatoi del quartier generale, anche perché la sua Juve non ha ancora fatto nulla. Da sabato però inizierà il primo tour de force della stagione: in 22 giorni, tra il 14 settembre e il 6 ottobre, i bianconeri dovranno affrontare sei partite. Saranno quattro appuntamenti di campionato e due di Champions League, equamente suddivise tra l’Allianz Stadium e in trasferta. La Juve farà visita all’Empoli, poi tra martedì e sabato cercherà la spinta dei suoi tifosi in vista dell’esordio nella nuova Champions contro il Psv Eindhoven e il big-match contro il NAPOLI del grande ex Antonio Conte. Poi la Juve sarà ancora in scena di sabato a Marassi contro il Genoa, mercoledì 2 ottobre a Lipsia contro i tedeschi e chiuderà questo mini-ciclo nel lunch-match di domenica 6 tra le mura amiche contro il Cagliari. Da queste sfide si potranno tirare le prime somme sulle ambizioni dei ragazzi di Motta, tra la voglia di lottare il più a lungo a possibile per lo scudetto e il sogno di entrare tra le magnifiche otto per andare agli ottavi di Champions senza passare dai play-off. Per farlo, il tecnico potrà contare sui vari rinforzi arrivati in estate, da Koopmeiners a Nico Gonzalez che ha subito recuperato dai fastidi al tendine d’Achille, mentre per Conceicao bisognerà aspettare i nuovi esami strumentali fissati nel fine settimana per capire a che punto è nel suo percorso riabilitativo. Ma c’è anche chi è perfettamente ristabilito: si tratta di Weah e Thuram, ai box dall’esordio in campionato contro il Como, i quali hanno ripreso i lavori con il gruppo e saranno pronti per Empoli. E Thiago Motta spera di avere buone notizie anche dagli altri acciaccati, considerando che adesso ci sarà bisogno davvero di tutti.

Continua a leggere

Economia

Pm chiede archiviazione inchiesta Inter, nessuna insolvenza

Pubblicato

del

Nessuno stato di insolvenza e assenza di qualsiasi reato, men che meno l’ipotizzato ostacolo alle attività degli organi di vigilanza. Per questo i pm di Milano Roberta Amadeo e Pasquale Addesso hanno chiesto l’archiviazione dell’indagine, rimasta sempre a carico di ignoti, aperta lo scorso aprile in seguito all’esposto presentato da ‘Fondazione Jdentità Bianconera’ contro il club nerazzurro. Esposto che adombrava presunte irregolarità per l’iscrizione all’ultimo campionato. Secondo i pubblici ministeri, in base all’analisi della situazione economico finanziaria della società “si rappresenta che l’Inter continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale”, in quanto “il management societario non ha ritenuto sinora necessario il ricorso agli strumenti normativi previsti per la crisi di impresa”. Inoltre, dagli accertamenti non sono emerse condotte di “ostacolo all’esercizio della attività di vigilanza della Covisoc”, ossia la commissione deputata a controllare le società di calcio professionistiche. o di qualsiasi altro organismo. Pertanto, la Procura non “ravvisa la necessità o utilità di effettuare ulteriori indagini in quanto il quadro probatorio acquisito è univoco nell’assenza” e, dunque, nella “infondatezza” delle accuse, poiché “il fatto non sussiste o non è previsto dalla legge come reato”. 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto