Collegati con noi

In Evidenza

Schlein e De Luca, pace armata in Campania: via al tavolo per il dopo-De Luca

Dopo un anno di scontri durissimi, Elly Schlein e Vincenzo De Luca si incontrano per discutere il futuro della Campania. Parte il tavolo progressista per scegliere il candidato alla guida della Regione.

Pubblicato

del

Un anno di guerre, accuse e insulti, ma ora qualcosa si muove. Dopo mesi di tensioni durissime, anche personali, Elly Schlein e Vincenzo De Luca si sono finalmente seduti allo stesso tavolo, insieme a Giuseppe Conte, per aprire un confronto politico sulla guida futura della Campania.

L’incontro, che si è svolto in riservatezza, rappresenta una svolta in un conflitto che sembrava insanabile. È il primo vero faccia a faccia tra la segretaria del Partito Democratico e il presidente uscente della Regione Campania, che più volte aveva giurato pubblicamente che mai avrebbe ceduto il passo o riconosciuto la leadership del partito nazionale.

Parte il tavolo progressista

Secondo quanto riferito, il vertice con Schlein, Conte e De Luca è servito ad avviare il percorso che porterà alla scelta del nuovo candidato presidente della coalizione progressista per le prossime elezioni regionali. Un percorso che si baserà su un confronto programmatico allargato, che includerà forze civiche, rappresentanze economiche e sociali del territorio.

Il tavolo di lavoro sarà operativo nei prossimi giorni. L’obiettivo è chiaro: mettere a punto un progetto amministrativo forte, credibile e condiviso, valorizzando – almeno formalmente – quanto fatto in questi anni dal governo regionale. Solo alla fine di questo processo verrà indicato il nome del candidato unitario.

Il rebus successione

Resta da capire quanto De Luca sarà disposto a lasciare davvero la scena. L’inizio del confronto segna una tregua, forse solo tattica, tra due visioni opposte del partito e del governo territoriale. Ma il nodo principale – il nome del successore – è ancora tutto da sciogliere.

Le prossime settimane diranno se si tratta di una pace vera o solo di una tregua armata, utile a evitare la frattura definitiva del campo progressista in Campania, una delle regioni chiave per il futuro equilibrio politico nazionale.

Ah, dimenticavamo una cosa: se tutto andrà male, il candidato alla regione per il cosiddetto Campo Largo del centrosinistra sarà Roberto Fico ovvero quello più indigesto a De Luca. Ma alla fine…con qualche garanzia lo accetterà. Quali garanzie? Assicurare la linea di discendenza politica familiare con famigliari e affini.

Advertisement

Economia

Concordato preventivo, scadenza il 30 settembre ma adesioni in calo: professionisti pessimisti

Scade il 30 settembre il termine per aderire al concordato preventivo 2025-2026. Esperti segnalano adesioni inferiori rispetto allo scorso anno. I proventi finiranno nella manovra economica.

Pubblicato

del

Il concordato preventivo biennale torna con la nuova tornata 2025-2026, ma le adesioni restano basse. Il termine ultimo è fissato per domani, 30 settembre, e – come ribadito dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo – non sono previste proroghe. “Faremo un bilancio a chiusura, quando avremo i dati definitivi”, ha spiegato senza sbilanciarsi sui numeri.

Le stime dei professionisti

Tra gli esperti del settore prevale lo scetticismo. “Non abbiamo sensazioni ottimistiche”, ha dichiarato il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi Riccardo Alemanno, segnalando una partecipazione inferiore rispetto al debutto dello scorso anno. Anche il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti Marco Cuchel avverte: “Le adesioni saranno parecchio inferiori a quelle della prima edizione. Bisognerebbe svincolare il concordato dagli Isa per intercettare più contribuenti”.

Per il presidente dell’Associazione dottori commercialisti Gianluca Tartaro, invece, il concordato dovrebbe diventare un “regime naturale e ordinario”, rivolto ai contribuenti più solidi, e non restare confinato a una misura straordinaria.

I numeri del debutto

Nel 2024, nonostante la finestra straordinaria concessa per favorire le adesioni, il concordato aveva prodotto risultati deludenti: 600.000 adesioni su una platea potenziale di 4,5 milioni e incassi pari a 1,6 miliardi di euro. Il ravvedimento speciale, introdotto come incentivo, aveva portato ulteriori 1,3 miliardi. Quest’anno lo strumento è stato riproposto, ma non sembra in grado di invertire la tendenza.

Coperture per la manovra

Qualunque sia l’entità delle entrate, esse confluiranno nella prossima manovra economica, destinate in particolare alla riduzione del secondo scaglione Irpef e alla copertura della nuova pace fiscale.

Sul tema resta aperta la trattativa con le banche, chiamate a contribuire. Leo ha garantito che si troverà una soluzione “condivisa e non imposta”. Dal confronto dello scorso anno, il governo ottenne il rinvio delle deduzioni sulle svalutazioni dei crediti e sulle Dta, per maggiori entrate pari a 3,4 miliardi in due anni. Nella prossima legge di bilancio si punta a 2,5-3 miliardi.

Prossimi passi

Il primo appuntamento per la manovra è fissato a giovedì 2 ottobre, quando il Consiglio dei ministri dovrebbe esaminare il Documento programmatico di bilancio (Dpfp). Nel frattempo, la scadenza del concordato resta confermata: domani sarà il giorno della verità.

Continua a leggere

Economia

Fincantieri, maxi-commessa da quasi 3 miliardi con TUI e intesa preliminare con la Marina greca

Fincantieri sigla un contratto da quasi 3 miliardi con TUI Cruises per due nuove navi da crociera e annuncia un accordo preliminare con la Marina greca per la cessione di due fregate Fremm.

Pubblicato

del

Il Memorandum of Agreement siglato a marzo da Fincantieri e TUI AG diventa un contratto vincolante e si rafforza: l’azienda italiana costruirà due nuove navi da crociera destinate al brand Marella Cruises, parte della joint venture TUI Cruises (TUI AG e Royal Caribbean Cruises Ltd).

L’accordo, inizialmente da 2 miliardi di euro, sale a un valore vicino ai 3 miliardi grazie alla scelta di realizzare unità di dimensioni maggiori. Le navi, gemelle della classe InTUItion “Mein Schiff Relax” e “Mein Schiff Flow”, avranno una stazza di circa 160mila tonnellate, saranno alimentate con motori dual-fuel (LNG e MGO) e rispetteranno i più avanzati standard ambientali. La consegna è prevista nel 2031 e nel 2032.

Per l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, il contratto “conferma la capacità del gruppo di supportare la crescita della flotta dei principali operatori mondiali, unendo innovazione, sostenibilità ed eccellenza della cantieristica italiana”.

L’intesa con la Marina Militare greca

Parallelamente, Folgiero ha annunciato da La Spezia, durante Seafuture, la firma di un accordo preliminare tra le Direzioni nazionali degli armamenti di Italia e Grecia. L’intesa prevede la cessione, tramite Fincantieri, di due fregate Fremm oggi in servizio nella Marina Militare italiana alla Marina greca.

La firma è avvenuta alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto, del suo omologo greco Nikos Dendias e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Enrico Credendino.

Il pacchetto comprenderà anche servizi di supporto post-vendita, gestiti da Fincantieri grazie al proprio know-how. L’accordo è preliminare e soggetto ad autorizzazioni, ma le probabilità che vada in porto vengono definite “ottime”, con prospettive di ulteriori collaborazioni future.

La doppia strategia di Fincantieri

Il gruppo italiano si muove dunque su due fronti: quello civile, con una maxi-commessa crocieristica che rafforza la partnership con TUI e Royal Caribbean, e quello militare, con un’intesa che consolida l’asse geopolitico tra Italia e Grecia.

“Da adesso in poi bisogna lavorare – ha concluso Folgiero – ma la decisione industriale è lì, pronta a trasformarsi in fatti e contratti”.

Continua a leggere

Economia

Stellantis, la Fiom accusa: “Fuga dall’Italia, quasi 10mila lavoratori in meno in quattro anni”

La Fiom denuncia la “fuga dall’Italia” di Stellantis: quasi 10mila dipendenti in meno in quattro anni e investimenti ridotti. Intanto il gruppo nomina Joao Laranjo nuovo direttore finanziario.

Pubblicato

del

La Fiom torna all’attacco contro Stellantis, accusata di aver abbandonato progressivamente l’Italia. Secondo i dati diffusi dal sindacato, negli ultimi quattro anni l’azienda avrebbe ridotto l’organico di 9.656 lavoratori, con un costo complessivo delle ristrutturazioni occupazionali pari a 777 milioni di euro.

Gli investimenti sarebbero scesi a 4,11 miliardi, con un calo di quasi 571 milioni dal 2021. Al primo settembre, su 32.803 dipendenti, oltre 20.200 risultano coinvolti da cassa integrazione o contratti di solidarietà: il 61,68% della forza lavoro.

Produzioni delocalizzate

Un altro punto critico riguarda le nuove produzioni: secondo la Fiom, nessuna delle novità mass market viene realizzata in Italia. La Topolino è prodotta in Marocco, la Fiat 600 e l’Alfa Junior in Polonia, la Nuova Panda in Serbia e la Nuova Lancia Ypsilon in Spagna. “Sono le cifre di un fallimento. Se si continua così, c’è il rischio di chiusura di qualche stabilimento”, avverte il segretario generale Michele De Palma.

L’appello a Filosa e al governo

De Palma ha chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, e al governo di spostare il confronto sull’automotive a Palazzo Chigi. Il sindacato ha fissato un ultimatum: “Se entro un mese non ci sarà un riscontro, proporremo la mobilitazione a sindacati e lavoratori”.

Stellantis conferma la guidance

Dal canto suo, Stellantis prosegue nella riorganizzazione della governance e ribadisce la guidance finanziaria per il 2025: crescita dei ricavi rispetto al primo semestre, redditività bassa a una sola cifra e miglioramento dei flussi di cassa industriale.

Cambio al vertice finanziario

Il gruppo ha annunciato la nomina di Joao Laranjo a nuovo direttore finanziario e membro del Leadership Team, con effetto immediato. Succede a Doug Ostermann, dimissionario per motivi personali.

Laranjo vanta una lunga esperienza in Fca e Stellantis, dove ha guidato la finanza per l’America Latina e il Nord America, e un passaggio in Goodyear nel 2024 come vicepresidente della finanza. “La sua competenza e la mentalità orientata ai risultati sono un valore per l’azienda”, ha commentato il ceo Filosa.

Attesa per i dati del terzo trimestre

Il prossimo appuntamento per il mercato sarà il 30 ottobre, quando Stellantis pubblicherà i risultati sulle consegne e i ricavi del terzo trimestre 2025.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto