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Scambio Usa-Russia, liberi ex marine e pilota Mosca

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Inaspettato scambio di prigionieri in stile guerra fredda tra Usa e Russia, nonostante la crescente tensione tra i due Paesi per la guerra in Ucraina. Ad essere liberati sono stati il trentenne ex marine statunitense Trevor Reed, condannato a nove anni da Mosca per l’aggressione a due agenti, il cinquantatreenne pilota russo Konstatin Yaroshenko, che stava scontando negli Usa una pena di 20 anni per traffico di cocaina con le Farc colombiane. L’annuncio, dato inizialmente dal ministero degli esteri di Mosca, e’ stato poi ribadito dalla Casa Bianca. L’operazione e’ avvenuta in Turchia, che si conferma cosi’ crocevia dei principali sforzi diplomatici tra il Cremlino e l’Occidente legati al conflitto ucraino. La scena finale e’ degna di un film di spionaggio: l’aereo americano che trasportava Yaroshenko si e’ fermato a fianco dell’aereo russo con Reed e i due prigionieri hanno percorso il breve tragitto verso la liberta’ nello stesso momento. Il ‘prisoner swap’ rievoca quelli, molto piu’ ovattati, che avvenivano tra americani e sovietici sul ponte Glienicke, il famoso ‘ponte delle spie’ che collegava Berlino Ovest alla Germania dell’Est, diventato il titolo e il fondale dell’omonimo film di Steven Spielberg. Ma scambi del genere sono avvenuti anche piu’ recentemente: come quello del 2010 a Vienna sotto le presidenze Obama e Medvedev tra 10 agenti russi, compresa la sexy Anna Chapman (Anna la rossa), e quattro detenuti russi accusati da Mosca di aver passato informazioni classificate all’Occidente. Joe Biden ha potuto sbandierare questo successo inseguito da tempo, pur evitando di parlare di uno scambio di prigionieri. “Oggi diamo il benvenuto a casa a Trevor Reed e celebriamo il suo ritorno dalla famiglia alla quale e’ mancato tanto”, ha sottolineato, ricordando di aver sentito direttamente dai genitori dell’ex marine quanto fossero preoccupati per la salute del loro figlio. “Sono stato felicissimo di dare loro questa notizia”, ha aggiunto. “I negoziati che ci hanno permesso di portare Trevor a casa hanno richiesto decisioni che non ho preso alla leggera”, ha detto ancora il presidente americano, sottolineando che “il suo ritorno sano e salvo e’ una dimostrazione che per la mia amministrazione e’ una priorita’ riportare a casa gli americani tenuti in ostaggio o arrestati in modo illegale all’estero”. Il presidente ha promesso che ‘non ci fermeremo finche’ anche Paul Whelan ed altri, come Trevor, non torneranno tra le braccia delle loro famiglie e dei loro amici”. Il successo della “diplomazia degli ostaggi” non cambia tuttavia i rapporti tra Usa e Russia. Gli Stati Uniti, ha messo in guardia un alto funzionario dell’amministrazione, non si aspettano alcun miglioramento nelle relazioni con Mosca dopo la liberazione dell’ex marine e manterranno il pieno sostegno all’Ucraina. “Il nostro approccio di fronte alla spaventosa violenza in Ucraina non cambiera’”, ha assicurato. “Le discussioni con i russi che hanno portato a questo scambio di prigionieri erano strettamente limitate a questi argomenti, non hanno rappresentato l’inizio di una conversazione piu’ ampia”, ha aggiunto. Concetto ribadito anche dal portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, per il quale “non c’e’ nessun segnale sincero da parte della Russia di voler dialogare per una soluzione del conflitto in Ucraina”. “Le nostre preghiere sono state ascoltate, Tevor sta tornando sano e salvo da noi”, hanno esultato Paula e Joey Reed ringraziando il presidente americano dal quale erano stati ricevuti alcune settimane fa. “E’ detenuto come una pedina per strappare concessioni in una disputa politica tra i nostri due Paesi nella quale non ha alcun ruolo”, avevano denunciato in passato, convinti che il figlio fosse stato coinvolto per la sua carriera militare, compresa l’assegnazione alla caserma dei Marine a Washington Dc e a Camp David sotto Barack Obama, quando tra i suoi compiti c’era pure quello di proteggere l’allora vicepresidente Biden. Ora Mosca ha altri due detenuti Usa su cui negoziare: oltre a Paul Whelan (anche lui un ex marine), condannato a 16 anni per spionaggio in Russia, resta in carcere la star della Nba femminile Brittney Griner, arrestata a febbraio con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti. In lizza per lo scambio, sul fronte russo, Viktor Bout, famigerato trafficante di armi conosciuto anche come ‘The merchant of death’ (il Mercante di morte), condannato a 25 anni nel 2012 dopo una travagliata estradizione dalla Thailandia.

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Esteri

Zelensky: situazione difficile ma resistiamo nel Kursk

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“Il Comandante in Capo Oleksandr Syrskyi ha fornito un aggiornamento sulla situazione in prima linea. In molte direzioni la situazione rimane difficile”. Lo scrive Volodymyr Zelensky su X. “Solo a mezzogiorno, si sono già verificati quasi 70 attacchi russi. Gli scontri si concentrano nelle direzioni di Pokrovsk, Kramatorsk, Lyman e Kursk”. E “le nostre forze continuano le operazioni difensive in aree specifiche delle regioni di Kursk e Belgorod”, ha assicurato, dopo che ieri Mosca aveva annunciato la completa riconquista del Kursk. Zelensky ha chiesto una rinnovata pressione sulla Russia ad accettare la tregua proposta dagli Usa.

Secondo Zelensky “la situazione in prima linea e l’azione dell’esercito russo dimostrano che l’attuale pressione globale sulla Russia non è sufficiente a porre fine a questa guerra. Presto saranno passati cinquanta giorni da quando la Russia ha iniziato a ignorare la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco completo e incondizionato, una proposta che l’Ucraina aveva accettato l’11 marzo”. Per questo motivo, “è necessaria una pressione più tangibile sulla Russia per creare maggiori opportunità per una vera diplomazia”, ha avvertito, ringraziando “tutti coloro che sono al fianco dell’Ucraina”.

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Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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Trump spinge per il cessate il fuoco in Ucraina: “Ora Putin deve aprire ai colloqui diretti”

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Donald Trump ha deciso di accelerare i tempi. Dopo mesi di logoramento sul fronte, ora il presidente americano punta a ottenere da Vladimir Putin un’apertura concreta ai colloqui diretti, oltre a una tregua immediata e “senza condizioni” che apra la strada ai negoziati di pace. A dirlo chiaramente è stato lo stesso Trump, mentre da Mosca il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia è pronta a negoziare.

Il piano di Trump e la controproposta di Kiev

Mentre la Russia rivendica la completa riconquista della regione di Kursk, l’Ucraina propone come contromossa uno schieramento internazionale che impedisca futuri attacchi russi. Una misura di garanzia per evitare che la tregua si trasformi in una nuova aggressione. Nonostante le difficoltà militari, Volodymyr Zelensky sembra disposto a valutare un compromesso “dignitoso” per salvaguardare l’indipendenza ucraina dopo tre anni di guerra.

Il compromesso proposto da Kiev prevede:

  • La difesa della sovranità nazionale senza limitazioni sull’esercito.

  • L’utilizzo degli asset russi congelati in Occidente per il risarcimento dei danni di guerra.

L’ombra della resa dei conti e la pressione di Trump su Putin

Trump, incontrando Zelensky a Roma all’ombra della Cupola di San Pietro, ha fatto capire che il tempo stringe. Ammette apertamente il sospetto che Putin voglia “continuare la guerra” per logorare la situazione e far perdere tempo agli Stati Uniti. Una strategia che Trump non intende subire, rilanciando l’obiettivo di concludere la guerra nei primi 100 giorni della sua presidenza.

L’annuncio della riconquista russa della regione di Kursk, accompagnato dal primo riconoscimento ufficiale dell’uso di truppe nordcoreane da parte di Mosca, alimenta le preoccupazioni. Ma allo stesso tempo, la Russia continua a mostrare difficoltà economiche profonde nonostante il regime autarchico tenti di nascondere la crisi.

Il difficile equilibrio: salvare l’onore per tutti

Per Trump, per Putin e per Zelensky l’obiettivo è quello di poter dichiarare una vittoria:

  • Trump vuole essere il presidente che ha portato la pace.

  • Putin vuole presentarsi come il difensore della “Madre Russia” contro l’Occidente.

  • Zelensky vuole salvaguardare la sovranità e l’onore nazionale.

Il 9 maggio, data simbolica della vittoria sovietica sul nazismo, si avvicina. Putin punta a presentarsi come vincitore, ma senza un vero accordo, la guerra rischia di continuare nel logoramento reciproco.

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