Collegati con noi

Spettacoli

Sanremo è diventato rock, vincono i Maneskin

Pubblicato

del

E’ il rock dei Maneskin con il brano Zitti e buoni a trionfare nella 71/a edizione del Festival di Sanremo. Il gruppo lanciato da X Factor ha battuto in finale la coppia Francesca Michielin e Fedez, secondi con Chiamami per nome, e Ermal Meta, super favorito della vigilia, terzo con Un milione di cose da dirti. ll verdetto, in qualche modo storico perche’ premia un genere che ha frequentato poco l’Ariston, e’ anche frutto di un cast innovativo selezionato da Amadeus per il suo secondo festival.

A Willie Peyote, con ‘Mai dire mai (La locura) e’ andato il Premio della Critica Mia Martini – Sezione Campioni, attribuito dalla Sala Stampa. Colapesce Dimartino con Musica leggerissima hanno conquistato il premio Lucio Dalla, assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web, secondo Ermal Meta, terza Annalisa. Madame ha vinto il premio ‘Miglior testo Sergio Bardotti’ per il brano ‘Voce’, Meta il premio ‘Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale’. Si e’ chiusa cosi’ un’edizione difficile del Festival, che in un momento drammatico non e’ riuscita a mettersi pienamente in sintonia con il mood del Paese. Prima della gara, ad aprire la serata e’ stato Fiorello. Giubbotto di pelle rossa con le frange, lo showman ha reso omaggio a Little Tony. Poi ha scherzato con Amadeus che ha escluso l’ipotesi di un festival ter (“Ti capisco, perche’ e’ impegnativo, hai un’eta’, ma se non lo fai tu finalmente sto in pace”) e ha lanciato l’anatema sul futuro: “In bocca al lupo a quelli che verranno l’anno prossimo a fare il festival: vi auguro questa platea piena, la galleria piena, il pubblico in mezzo all’orchestra, milioni persone fuori dell’Ariston, ospiti internazionali, ma vi deve andare malissimo, ve lo auguro con tutto il cuore”.

 

“Ultima cosa. Mi ha chiamato Franceschini, sai che noi della cultura abbiamo la chat, e mi ha chiesto di ricordare che sono i 700 anni di Dante. Mi ha chiesto di leggere qualcosa: ma io le cose le so a memoria, declamo”. Ha recitato l’incipit dell’Inferno, l’ultimo verso del Paradiso e ha chiosato: “Quello che c’e’ in mezzo ve lo leggete voi perche’ noi abbiamo 26 cantanti”. Nelle gag sono finiti anche l’incolpevole opera lirica (“si potrebbero dire anche le parolacce, non se ne accorge nessuno”), il balletto (“Il lago dei cigni dura due ore e mezza, il cigno non muore mai”) e le recite scolastiche. Zlatan Ibrahimovic, venuto a commissariare il festival, ha definito la sua squadra: “In attacco Zlatan e Ibrahimovic, a centrocampo Fiorello perche’ serve il fantasista, in difesa l’orchestra perche’ ha difeso con i denti la forza della musica, Ama tu come portiere e come stopper Achille Lauro perche’ cosi’ allo stadio hanno paura. Lauro mi e’ simpatico, volevo fare lo scambio di maglia, ma non si puo’, perche’ e’ sempre nudo”. Il bomber del Milan ha ripercorso la sua carriera stellare, tra successi e sconfitte, e ha spiegato il senso della sua presenza: “Il fallimento non e’ il contrario del successo, e’ una parte del successo. Fare niente e’ il piu’ grande sbaglio che puoi fare. La cosa piu’ importante e’ fare ogni giorno la differenza, con impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Non e’ il mio festival, ne’ quello di Amadeus, ma e’ il vostro, dell’Italia intera, la mia seconda casa”. Classe e ironia, Ornella Vanoni si e’ presa la scena: “Il pubblico non c’e’, ma l’emozione e’ uguale”. E ha punzecchiato Fiorello: “Ma la tua passione e’ cantare? E’ un festival di musica, se canti anche tu non va bene, noi chi siamo?”. Poi si e’ rivolto agli orchestrali: “Sono piu’ importanti loro del pubblico, magari ne capiscono di piu’. Ma sono stanchi, sfatti”. Ha regalato il medley su Una ragione di piu’, La musica e’ finita, Mi sono innamorato di te, Domani e’ un altro giorno, poi il duetto con Francesco Gabbani su Un sorriso dentro al pianto. Ha cantato anche Serena Rossi, che dopo il successo di Mina Settembre e’ pronta per il nuovo show La canzone segreta, dal 12 marzo su Rai1, e ha fatto commuovere Ama dedicandogli ‘Io e te’ di Jovanotti. Giovanna Botteri ha citato L’anno che verra’ di Dalla, poi ha accennato alla sua esperienza da corrispondente in Cina, quando un anno fa il Paese scopri’ di essere in guerra contro il virus. Achille Lauro per il quadro finale ha scelto la sua C’est la vie, con un omaggio all’orchestra, e stavolta ha invoca la benedizione di Dio “su noi, esseri umani”.

Advertisement

In Evidenza

Mika torna in Italia: concerti, cinema e un amore infinito per l’arte

Pubblicato

del

Artista eclettico e cittadino del mondo, Mika (foto Imagoeconomica in evidenza) si prepara a tornare in Italia per quattro concerti estivi (Umbria Jazz, No Borders, Este Music Festival e Anfiteatro del Vittoriale). Ma prima, il cantante sarà protagonista su Rai1: condurrà la serata di premiazione dei David di Donatello mercoledì 7 maggio. In una lunga intervista al Corriere della Sera, Mika racconta il suo amore per l’Italia e per il cinema.

«Sono un grande fan del cinema che sa essere leggero, poetico, politico», racconta, ricordando come non servisse conoscere la lingua italiana per capire i grandi maestri del nostro cinema: «È un dialogo universale». La sua conduzione ai David sarà pensata per celebrare tutto il mondo del cinema, non solo le star ma anche gli artigiani che rendono possibile la magia del grande schermo.

Accanto a lui sul palco ci sarà Elena Sofia Ricci, che definisce «una donna forte, intellettuale, emozionale, favolosamente diva». Mika, con la sua naturalezza, respinge l’etichetta di «divo» per sé stesso: «Nella vita sono normale, ma sul palco mi trasformo: è un rito spirituale».

L’arte come salvezza e la doppia vita degli artisti

Mika si racconta senza filtri, ammettendo quanto la cultura della fama sia tossica e di quanto sia importante per lui rifugiarsi nella parte artigianale e creativa del suo lavoro: «L’artigianato mi salva dagli aspetti superficiali, è una cura». La differenza tra il sé pubblico e il sé privato è marcata: sul palco energia pura, a casa, davanti a un pianoforte, la paura del foglio bianco.

Ripercorrendo la sua infanzia, Mika spiega di aver avuto «l’infanzia più bella del mondo» nonostante le difficoltà scolastiche: «La musica mi ha salvato la vita». E racconta come ogni sua identità culturale abbia lasciato un segno profondo: dalla praticità americana, alla disciplina inglese, al gioco delle parole francese, fino all’anima colorata e malinconica libanese.

Da X Factor ai David: un percorso sorprendente

Indimenticabile il suo primo impatto con X Factor Italia: «Non capivo nulla di quello che dicevano Simona Ventura, Morgan ed Elio… mi chiesi perché avessi accettato», confessa sorridendo. Ma proprio da quel momento è iniziato un rapporto d’amore con il nostro Paese che dura ancora oggi.

E ora, ai David di Donatello, Mika porterà poesia, eleganza e un tributo profondo al cinema italiano, nel rispetto della sua grande tradizione e della sua capacità unica di emozionare il mondo.

Continua a leggere

Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

Pubblicato

del

Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

Continua a leggere

Spettacoli

Gwyneth Paltrow è stanca della dieta, ‘ora mangio pane e pasta’

Pubblicato

del

Gwyneth Paltrow ha affermato di essere tornata a mangiare cibi che in precedenza aveva eliminato dalla sua rigidissima dieta, tra cui pane, pasta e formaggio. Lo riporta la Bbc. L’attrice premio Oscar, diventata negli anni una guru del salutismo ha seguito e promosso diversi regimi alimentari negli anni. “Ho seguito per un certo periodo una dieta macrobiotica ferrea e così sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha detto nell’ultima puntata del suo podcast spiegando di essersi dedicata al “benessere e al cibo” a causa del cancro alla gola che ha ucciso il padre. Poi lei e il secondo marito, Brad Falchuk, hanno iniziato a seguire la dieta paleo, basata sul principio che ci si debba nutrire “come i nostri antenati”. Di recente però, Paltrow ha ricominciato a mangiare “pane a lievitazione naturale e un po’ di formaggio e un po’ di pasta”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto