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Sanità, a rischio chiusura i presidi nelle Aree interne: Pellegrino (IV) propone concorsi dedicati con vincolo di permanenza

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I presidi ospedalieri nelle Aree interne della Campania sono sempre più a rischio chiusura a causa della grave carenza di personale medico. In particolare, la situazione è critica presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla, dove diversi reparti, tra cui quello di chirurgia, sono minacciati dall’interruzione delle attività.

Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, ha lanciato un appello urgente per affrontare il problema, proponendo concorsi specifici per queste aree con l’introduzione di un vincolo di permanenza di almeno tre anni per i vincitori. “È determinante agire in fretta se vogliamo salvare i piccoli presidi ospedalieri nelle aree disagiate. Solo così potremo colmare la carenza di personale e garantire il diritto alla salute nei piccoli Comuni”, ha dichiarato Pellegrino. La proposta, avanzata attraverso una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale, mira a incentivare il personale sanitario a lavorare in zone svantaggiate, contribuendo così alla continuità dei servizi sanitari essenziali.

La carenza di personale sanitario non è un problema limitato alla Campania, ma riguarda l’intero Paese, secondo Pellegrino. Le conseguenze di una programmazione errata, come il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina, unite a dieci anni di commissariamento che hanno bloccato le nuove assunzioni, hanno aggravato la situazione nella regione. “I concorsi dedicati per gli ospedali delle Aree interne rappresenterebbero un segnale importante e una soluzione concreta per affrontare il problema strutturale della carenza di organico”, ha proseguito il consigliere regionale.

Pellegrino ha inoltre sottolineato l’importanza di una collaborazione costante con i dirigenti sanitari, ringraziando il Direttore Generale Gennaro Sosto e il Direttore Sanitario Primo Sergianni per l’attenzione dimostrata nei confronti della sanità del territorio. Tuttavia, ha anche espresso rammarico per il “sciacallaggio” politico che si è verificato, sottolineando la necessità di un approccio unitario e privo di divisioni per rendere nuovamente attrattivi gli ospedali locali.

In conclusione, Pellegrino ha ribadito il suo impegno a rappresentare e rispondere alle esigenze di salute dei cittadini delle Aree interne, ribadendo l’importanza di preservare e potenziare i servizi sanitari in queste zone cruciali per il benessere delle comunità locali.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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