I democratici alla prova dei caucus del Nevada. Incrociano le dita affinche’ non si ripeta il pasticcio del conteggio dei voti in Iowa, Bernie Sanders (nella foto in evidenza) punta a consolidare il suo status di front runner nella corsa alla Casa Bianca e ad emergere definitivamente come l’anti-Trump spazzando via i rivali, soprattutto un Joe Biden in apparente difficolta’. Per il senatore del Vermont si tratta di un test cruciale sul quale pesa pero’ l’incognita delle interferenze russe. L’intelligence americana ha infatti constatato una campagna ombra orchestrata dalla Russia per favorire Sanders, creare confusione nel partito e, come obiettivo ultimo, promuovere la rielezione di Donald Trump. “Il mio messaggio e’ chiaro: la Russia deve stare alla larga dalle elezioni”, tuona il senatore. Ma per i suoi rivali le interferenze sono una buona occasione per cercare di colpirlo e fermare la sua volata alla nomination democratica. Una corsa che al momento lo vede saldamente in testa nei sondaggi nazionali, insidiato pero’ da Pete Buttigieg. Per ‘Mayor Pete’ il Nevada con il suo elettorato variegato – 30% ispanici, 10% afroamericani e una crescente popolazione di asiatici – e’ il primo banco di prova in uno stato occidentale e per il suo appeal fra le minoranze. Se Biden trema di fronte all’ascesa di Sanders-Buttigieg, non va meglio a Elizabeth Warren, secondo molti ormai all’ultima spiaggia. Nonostante le sue buone perfomance ai dibattiti, la campagna della senatrice non ha finora sfondato e nei sondaggi, e alle urne, e’ decisamente indietro rispetto ai rivali. Warren, cosi’ come Buttigieg e Amy Klobuchar, e’ inoltre alle prese con un problema pressante: le casse quasi vuote.
Joe Biden. L’aspirante candidato democrat alla Casa Bianca
Se Sanders e Michael Bloomberg, il convitato di pietra in Nevada, navigano nell’oro, gli altri candidati possono contare su tesoretti ben piu’ ridotti per le loro campagne. E Warren e’ quella piu’ in difficolta’, con in banca solo 2,3 milioni di dollari. Va un po’ meglio a Klobuchar, che puo’ contare su 2,9 milioni e che, in vista del Super Tuesday, ha incassato l’importante appoggio di due quotidiani della California, il Seattle Times e il San Francisco Chronicle. Trump segue dalla Casa Bianca i risultati dopo il blitz degli ultimi giorni sulla Strip di Las Vegas. Il presidente ha perso nel 2016 solo per due punti percentuali il Nevada ma da allora la situazione nello stato, a maggioranza democratica, e’ profondamente cambiata: il Nevada, travolto dalla crisi del 2008, sta sperimentando ora un vero e proprio boom economico di cui Trump si ritiene l’artefice. “In Nevada grazie all’andamento dell’economia e dell’occupazione vincero’ in novembre”, twitta il tycoon sicuro di se’. Segue da lontano il voto anche Bloomberg. La perfomance non convincente all’ultimo dibattito non sembra aver intaccato le chance dell’ex sindaco di New York che, correndo ripari, ha annunciato di essere pronto ad alzare il velo sugli accordi di riservatezza di tre ex dipendenti della sua societa’ relativi ad accuse di molestie sessuali. Una svolta insomma per il miliardario che, come molti all’interno del partito democratico, spera in una prima ‘pulizia’ in Nevada del parterre ancora troppo affollato dei candidati dem. Se cosi’ non fosse le chance che diventi realta’ l’incubo dei liberal, ovvero altri quattro anni di Trump, rischierebbero di aumentare.
È di Alexandra Froehlich, nota scrittrice tedesca di 58 anni, il cadavere della donna ritrovato dalla polizia il 22 aprile in una casa-battello ad Amburgo. Lo scrive il quotidiano tedesco Bild. La polizia per ora mantiene il riserbo sulle indagini, per cui non forniscono riscontri sulle voci che parlano di una morte a seguito di colpi di pistola o per il colpo di un corpo contundente, ma oggi gli inquirenti hanno confermato che l’indagine avviata è per omicidio. Alexandra Froehlich era autrice di romanzi in testa alle classifiche, l’ultimo thriller, ma l’autrice aveva anche romanzato alcuni elementi autobiografici derivanti dal suo matrimonio con un uomo originario dalla Russia.
Un aereo da guerra statunitense è caduto in mare nel Mar Rosso a seguito di un incidente avvenuto lunedì sulla portaerei USS Harry S. Truman: lo ha reso noto la Marina Usa. “L’F/A-18E era attivamente trainato nell’hangar quando l’equipaggio ha perso il controllo dell’aereo. L’aereo e il trattore sono finiti in mare”, ha riferito la Us Navy. “Tutto il personale è stato recuperato, con un marinaio che ha riportato lievi ferite”, si legge nella nota, secondo cui la portaerei e il suo stormo rimangono operativi. L’incidente è oggetto di indagine.
La Truman è una delle due portaerei statunitensi attualmente operative in Medio Oriente, dove le forze di Washington stanno bombardando i ribelli Houthi dello Yemen da metà marzo, nel tentativo di porre fine alla minaccia che rappresentano per le navi nella regione.
Amazon ha lanciato il suo primo lotto di satelliti internet del Progetto Kuiper, segnando l’inizio del suo tentativo di rivaleggiare con Starlink di Elon Musk. La missione, chiamata Kuiper Atlas 1, è partita dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida alle 19:00 ora locale (le 23 in Italia), a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance che porterà in orbita 27 satelliti.