Collegati con noi

Politica

Salvini, ‘scontro tra 007 su Paragon’. Esposto a Palermo

Pubblicato

del

Come ampiamente prevedibile la spy-story che vede tra le vittime giornalisti e attivisti italiani – i cui dispositivi sono stati hackerati dal software Graphite – finisce sui banchi della politica. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini tira in ballo presunti “regolamenti di conti all’interno di servizi di intelligence”, mentre le opposizioni si compattano e chiedono al governo di riferire quanto prima in Parlamento. Martedì, intanto, il direttore dell’Aise Giovanni Caravelli sarà ascoltato al Copasir, dove con ogni probabilità gli sarà chiesto di chiarire il ruolo del governo italiano nel caso.

Presto, inoltre, la stessa commissione potrebbe chiamare a riferire anche il governo, nella persona di Alfredo Mantovano, l’autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Proprio ieri, infatti, Paragon Solutions, la società israeliana produttrice di Graphite, ha annunciato di aver rescisso il contratto con l’Italia per aver violato le “norme etiche”, confermando di fatto un rapporto tra le istituzioni del Paese e la società produttrice del software. Ad oggi, secondo quanto riferito ufficialmente mercoledì da palazzo Chigi, sono sette le utenze italiane ‘violate’ dallo spyware, che riesce a insinuarsi nei dispositivi attraverso una falla di WhastApp senza alcuna interazione da parte della vittima. Tra loro ci sono sicuramente – perché hanno denunciato il fatto – il direttore di Fanpage Fancesco Cancellato e il fondatore di Mediterranea Luca Casarini.

Ma sono almeno tre – forse anche quattro – i membri dell’ong ad essere finiti nella ragnatela degli hacker, tra cui anche l’armatore Beppe Caccia. Proprio per questo lunedì il team legale presenterà un esposto al centro di sicurezza cibernetica della polizia di Stato di Palermo. Il primo atto formale che dovrebbe portare di conseguenza all’apertura di un fascicolo in Procura. “Invece di perseguitare e incarcerare chi violenta, i veri assassini e chi viola davvero la condizione dei diritti umani – il commento della capomissione di Mediterranea, Sheila Melosu – si sceglie di perseguire, incriminare e perseguitare anche chi invece opera attivamente nella solidarietà”. Nella lista delle 90 persone ‘infettate’ dallo spyware in tutta Europa c’è anche il nome di Husam El Gomati, imprenditore libico che vive in Svezia e che si occupa di migranti e diritti umani.

È lui stesso ad aver rivelato la cosa, mettendola in correlazione con la sua attività e con il rilascio – proprio nei giorni in cui il suo dispositivo veniva violato – di Almasri. A tenere banco oggi, però, è la polemica politica, soprattutto in seguito alle parole di Salvini che, sollecitato sul caso Paragon, ha sottolineato che “è fondamentale un momento di chiarezza in quelli che paiono regolamenti di conti all’interno dei servizi di intelligence che svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità, la sicurezza e la democrazia del Paese. Che ci siano paginate quotidiane dove agenti segreti attaccano altri agenti segreti, invece di difendere l’interesse nazionale questo sì è preoccupante”.

Parole poi parzialmente ‘smussate’ dalla Lega che in una nota ha confermato la “fiducia totale” nei vertici dei servizi spiegando che le dichiarazioni del leader si riferivano “a ciò che leggiamo da giorni sui giornali, non ad altro”. Dal Pd ad Avs, dal Movimento 5 Stelle ad Azione, l’opposizione compatta passa all’attacco e bolla come “gravi” le parole di Salvini. “Il governo deve venire a chiarire, hanno fatto delle smentite che sono state smentite – ha tuonato la segretaria Pd Elly Schlein -. Il governo non può anche su questo mettere la testa sotto la sabbia, la presidente del coniglio è il caso che venga a riferire”.

Advertisement

Politica

Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa giovedì 8 maggio

Pubblicato

del

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa al Palazzo del Quirinale per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17. Lo comunica la Presidenza della Repubblica.”L’ordine del giorno prevede le “valutazioni sul Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana”. Inoltre, il Consiglio esaminerà “l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente ed alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo”.

Continua a leggere

Politica

Interrogazione parlamentare di Fratoianni: carabiniere denuncia chi canta Bella ciao

Pubblicato

del

“Chissà se il maresciallo dei carabinieri che ha denunciato, a Mottola in provincia di Taranto, 10 cittadini accusati di aver voluto cantare ‘Bella Ciao’ e ‘Fischia il Vento’ durante le celebrazioni del 25 aprile, sa che per liberare l’Italia dai nazisti e dai loro servi fascisti l’Arma dei Carabinieri ha perso quasi 3mila uomini. E chissà se ha compreso le parole utilizzate dall’attuale comandante generale che solo pochi mesi fa ricordando il sacrificio di Salvo D’Acquisto lo ha definito ‘un esempio luminoso di coraggio, abnegazione e amore per il prossimo, che supera i confini del tempo: un modello di riferimento per tutti i Carabinieri e per le future generazioni’. Evidentemente non lo sa o meglio non intende riconoscerlo”.

Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in una nota. “Non comprendiamo ad esempio – prosegue il leader di SI – perché i suoi superiori non siano ancora intervenuti per sospenderlo dal servizio. La denuncia di cui si è fatto promotore è assolutamente inaccettabile e in contrasto con i valori costituzionali”. “È per questo che in attesa di conoscere i provvedimenti che intende assumere il Comando Generale, presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno – conclude Fratoianni – su questa vicenda surreale e nello stesso tempo gravissima”.

Continua a leggere

Politica

Lotito: mi hanno clonato cellulare, conversazione registrata

Pubblicato

del

“Un episodio gravissimo si è verificato nelle ultime ore: il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento. Si tratta di un atto vile e intollerabile, che condanno con la massima fermezza, poiché rappresenta una palese violazione della mia privacy e dei principi di legalità”. A dichiararlo in una nota è il senatore di FI, Claudio Lotito. Il senatore Lotito nel pomeriggio si è recato presso la Questura di Roma per sporgere denuncia sull’accaduto, offrendo piena collaborazione alle forze dell’ordine.

“Ho piena fiducia nel lavoro degli inquirenti – prosegue il senatore – e confido che le autorità sapranno individuare al più presto i responsabili di questo gravissimo attacco alle comunicazioni personali, assicurandoli alla giustizia. Ho consegnato tutta la documentazione alle autorità competenti della vicenda in questione al fine di favorire un rapido chiarimenti dei fatti”. “È stata inoltre richiesta l’immediata rimozione del video e la sua cancellazione, circolato sui social, che mostra visibilmente il numero telefonico del senatore”, conclude la nota. (

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto