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Cronache

Ronaldo stupratore, le accuse della modella texana Kathryn Mayorga presentate al Tribunale federale

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L’accusa di stupro mossa a Cristiano Ronaldo dall’ex modella statunitense Katheryn Mayorga resta in piedi. I legali della donna l’hanno ritirata dal tribunale del Nevada, ma hanno deciso di presentarla al Tribunale federale degli Stati Uniti. Un colpo di scena in una giornata in cui dagli Usa sono rimbalzate notizie contrastanti. La decisione di spostare la denuncia al Tribunale Federale sarebbe stata dettata, secondo la ricostruzione di alcuni media internazionali, dalla scadenza dei termini per fare avere la notifica al campione portoghese, o dai piu’ ampi poteri della giurisdizione del Tribunale federale. L’incubo di Ronaldo non sarebbe quindi ancora finito, come pareva invece dopo la notizia, data dall’agenzia americana Bloomberg, del ritiro della denuncia, la ‘voluntary dismissal’, firmato dalla donna e depositato dai suo legali, qualche giorno fa, presso il Tribunale dello Stato del Nevada. La Mayorqa accusa CR7 di averle usato violenza nel luglio del 2009, quando era appena passato dal Manchester United al Real Madrid.

Il caso Ronaldo su Der Spiegel. I giornalisti tedeschi mentre intervistano Kathryn Mayonga

La squadra spagnola era impegnata in una tourne’e estiva negli Stati Uniti e CR7, secondo l’accusa sarebbe stato protagonista di una “notte brava”. Per non sollevare il caso la modella avrebbe pattuito con i legali di Ronaldo un compenso di 375 mila dollari. Ma a fine settembre 2018 la polizia di Las Vegas, in seguito alla denuncia della donna, aveva riaperto il caso. E all’inizio dell’anno aveva anche ordinato che l’attaccante della Juventus si sottoponesse all’esame del Dna, richiesta che era stata inviata alle autorita’ giudiziarie italiane competenti. Lo scopo – era stato spiegato – era quello di confrontare i risultati del test con le tracce di Dna trovate sugli abiti dell’ex modella. La richiesta della polizia di Las Vegas non aveva sorpreso piu’ di tanto i legali dell’asso portoghese poiche’ il ritrovamento di tracce di biologiche – aveva sostenuto l’avvocato Peter Christiansen – non era prova di violenza. “Ronaldo – aveva detto il legale – ha sempre sostenuto che quanto accaduto nel 2009 e’ stato di natura consensuale. Non sorprende che il Dna possa essere presente, ne’ che la polizia facci questa richiesta standard nelle indagini.

Leslie Mark Stovall. Capo ufficio legale che difenda la signorina Mayorga

Il caso Ronaldo-Mayorga e’ tornato sotto traccia fino alle novita’ diffuse oggi. Secondo quanto riferito da Bloomberg, gli avvocati della modella, Leslie Stovall e Peter Christiansen, non hanno commentato il ritiro delle accuse. L’agenzia americana riferisce che anche la polizia di Las Vegas, che aveva riaperto l’indagine, non ha rilasciato dichiarazioni. Oggi CR7, impegnato con la nazionale del Portogallo, ha preferito festeggiare i suoi gemellini, nel giorno del loro compleanno. “Peccato non poter essere li’ con voi”. Anche la madre di CR7, Maria Dolores Alveiro ha dedicato un post ai bimbi: “Oggi e’ un giorno speciale, i miei ragazzi fanno 2 anni”.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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