Collegati con noi

Sport

Roma sorride: poker e vittoria scaccia paura col Lecce

Pubblicato

del

Oltre un mese dopo l’ultima volta, la Roma torna a vincere e lo fa all’Olimpico in una gara contro il Lecce dal sapore di spareggio salvezza. Già, perché prima del fischio d’inizio entrambe le squadre erano appaiate a 13 punti (+2 sulla zona retrocessione), mentre a fine partita il 4-1 della squadra di Ranieri regala alla Roma tre punti che permettono di rifiatare e riprendere a sorridere. Non senza faticare, perché al gol di Saelemaekers controbatte quello su rigore di Krstovic e con la vittoria messa in ghiaccio solo nella ripresa con le reti di Mancini, Pisilli e Konè. Il primo tempo comincia con lo striscione in Curva Sud. “Ci sono battaglie che portano in finale e altre che salvano l’onore, combattete” si legge in un Olimpico che per la seconda volta di fila in casa non supera quota 60mila spettatori.

Allo stadio, però, 77 giorni dopo l’ultima volta, tornano i Friedkin, nello specifico il vicepresidente Ryan, già da venerdì a Trigoria da dove mancava dall’esonero di Daniele De Rossi. Prima della partita viaggia sul pullman con la squadra perché il momento è di quelli delicati, poi segue in tribuna la vittoria ricevendo i fischi dello stadio a ogni inquadratura sui maxischermi. Alla contestazione risponde con una smorfia, ma nel frattempo la Roma sblocca il risultato dopo 14 minuti grazie all’asse El Shaarawy-Saelemaekers.

Anche se tutto nasce dal recupero di Koné, capace di scaricare subito per il 92 giallorosso, bravo a servire il belga per il suo primo gol stagionale. Ancora in panchina, invece, Lorenzo Pellegrini, mentre in tribuna finisce Artem Dovbyk, influenzato. All’intervallo, però, le squadre vanno sull’1-1 perché a Saelemaekers risponde Krstovic, che realizza il calcio di rigore precedentemente conquistato da Coulibaly su fallo di Saud, entrato poco prima per l’infortunio di Celik. A inizio ripresa i ventidue in campo cambiano, anche se solo sponda Lecce con la tripla sostituzione di Giampaolo che inserisce Oudin, Morente e Kaba per Rebic, Rafia e Ramadani.

Sugli stessi undici, invece, continua a puntare Ranieri che lascia Dybala falso nove come lo scorso 31 ottobre con il Torino. In quella circostanza trovò il gol vittoria, ma non questa volta perché le azioni pericolose passano tutte, o quasi, dai piedi di El Shaarawy che come nel primo tempo ha il merito di trovare l’assist per il gol. A beneficiarne al 14′ della ripresa è Mancini che in tuffo di testa ‘alla Pierino Prati’ trova il 2-1 e nell’esultanza dà il cinque a Ranieri e abbraccia Pellegrini.

Poco prima, invece, ci era andato vicino Pisilli, entrato per Saelemaekers, ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato, perché a 25′ dalla fine concretizza la discesa di Saud sulla destra con il piatto destro. La Roma fa 3-1 e corre verso la Sud con l’urlo liberatorio di Pisilli liberatorio. Ma nel finale c’è spazio anche per l’infortuni di Gaspar e il poker dell’ottimo Koné. “Dicembre dirà chi siamo”, aveva anticipato Ranieri e la Roma una prima risposta l’ha data.

Advertisement

Sport

De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

Pubblicato

del

Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

Continua a leggere

Sport

È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

Pubblicato

del

Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

Continua a leggere

Sport

Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

Pubblicato

del

Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto