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Cronache

Ricerca scientifica per fruire di agevolazioni fiscali, maxitruffa da 45 milioni: 200 indagati

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Sono oltre 200 gli indagati in una delicata inchiesta di naura fiscale condotta dalla Guardia di Finanza di Padova che ha portato alla luce una maxi frode per 45 milioni di euro, realizzata tramite l’emissione di false fatture per far ottenere ad aziende indebiti crediti d’imposta. La frode riguarda il settore della ricerca scientifica. In particolare le Fiamme Gialle, che hanno eseguito 200 decreti di perquisizione in 38 province italiane, hanno fatto emergere un’associazione per delinquere, composta dagli amministratori e dal consulente di un network di società padovane, finalizzata alla illecita fruizione di agevolazioni fiscali riconosciute dallo Stato a fronte di investimenti in ricerca scientifica.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Padova, e’ andata a verificare il regolare utilizzo delle agevolazioni fiscali che consentivano un credito d’imposta (originariamente nella misura del 90%, poi ridotta al 50% a partire dal 2015) a favore delle societa’ che avessero sostenuto costi o finanziato progetti di ricerca in Universita’, ovvero in Enti pubblici di ricerca. Accanto ai soggetti istituzionalmente preposti, la norma considerava ‘soggetti finanziabili’ anche i cosiddetti ‘Organismi di ricerca’, ovvero soggetti che svolgono, senza scopo di lucro, attivita’ di ricerca di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale, diffondendone i risultati mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie. E proprio un ‘organismo di ricerca’ operante in provincia di Padova sarebbero stato la ‘fabbrica’ delle false fatture per operazioni inesistenti, sulle quali si basano i fittizi crediti d’imposta.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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