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Cronache

Rapinarono coppia di anziani dopo averli legati e imbavagliati: arrestati, erano vestiti da finanzieri

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La tranquillità della cittadina di Castelnuovo del Garda è stata turbata circa un anno fa da un brutale atto criminale: una rapina in una villa, dove una coppia di anziani è stata immobilizzata e imbavagliata dai rapinatori. Oggi, l’arresto di due presunti autori del vile gesto.

I Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda, coadiuvati dai militari della Compagnia di Rovereto, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Verona, nei confronti di due uomini di 65 e 55 anni, residenti in Trentino Alto Adige. Le indagini hanno portato alla luce gravi indizi di colpevolezza, suggerendo il coinvolgimento di questi individui come “basisti” e uno di essi anche come autore materiale del crimine.

La rapina, avvenuta lo scorso 29 maggio 2023, ha lasciato segni indelebili sulla coppia di anziani, che sono stati ingannati da due individui travestiti da militari della Guardia di Finanza. Sfruttando l’inganno, i rapinatori hanno fatto irruzione nella villa, spingendo con violenza i coniugi all’interno e immobilizzandoli sul divano. Minacciandoli con armi finte, hanno saccheggiato la casa, portando via denaro contante, una carabina e una collanina d’oro, prima di lasciare le vittime imbavagliate nel bagno.

Nonostante le terribili limitazioni subite, i coraggiosi anziani sono riusciti a liberarsi e a chiedere aiuto. I Carabinieri, intervenuti prontamente, hanno prestato soccorso alle vittime e avviato un’indagine serrata. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza e al paziente lavoro investigativo, è stato possibile identificare i presunti colpevoli e ricostruire la dinamica del crimine.

Durante l’arresto dei due uomini, sono stati rinvenuti numerosi indizi, tra cui uniformi falsificate e armi giocattolo, utilizzate per compiere il misfatto. Ora, i due indagati si trovano dietro le sbarre, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre le indagini proseguono per individuare eventuali complici.

Resta fondamentale rispettare il principio della presunzione di innocenza, ma è altrettanto importante garantire che coloro che commettono atti così riprovevoli siano portati di fronte alla legge e puniti di conseguenza.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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