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Raffica di rinvii per Covid, da Bolle a Spencer

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Per la crescita dei contagi dovuta alla variante Omicron, si ritorna, come nel resto del mondo, anche in Italia, a un film gia’ visto, fra cancellazioni e rinvii per il mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo tra rappresentazioni, tour e concerti. Si va da Martha Argerich (il suo concerto del 10 gennaio al Teatro del Maggio a Firenze e’ rimandato al prossimo autunno), alla cantautrice statunitense Lp, che per “l’avanzare della crisi pandemica” sposta in avanti la parte indoor del suo tour europeo, compreso il concerto previsto a Milano per l’11 Marzo che verra’ recuperato nel capoluogo lombardo l’8 settembre al Fabrique. Passando per gli spettacoli della Compagnia “Roberto Bolle and Friends”, previsti a Expo 2020 Dubai il 6 gennaio e ad Abu Dhabi il 9 gennaio, rinviati a febbraio dopo aver verificato alcuni casi di positivita’ al test per il Covid-19 all’interno della Compagnia. Un quadro che sembra portare anche nuovi segnali di prudenza sulle uscite cinematografiche per non ‘bruciare’ titoli, visto che gli incassi delle Feste, nonostante la scossa portata da Spider-man: no way home, sono stati ancora condizionati dalla pandemia (il calo e’ intorno al 60% rispetto al 2019). Per Spencer di Pedro Larrain, viaggio personale in un momento di scelte fondamentali per Lady Diana (interpretata da Kristen Stewart, che potrebbe conquistare per la sua performance una nomination agli Oscar), presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, l’arrivo nelle sale italiane in programma il 20 gennaio, viene rimandato da 01 Distribution a data da destinarsi. Intanto dagli Usa, dove, fra gli altri, il Sundance film Festival ha di nuovo cancellato la parte ‘in presenza’ per un’edizione, come nel 2021, tutta in streaming, e eventi come i Grammy rimandano le cerimonie, la Disney annuncia che un nuovo atteso titolo animato Pixar, Red di Domee Shi, saltera’ le sale per debuttare direttamente sulla piattaforma Disney+ l’11 marzo. La strada dei rinvii tocca anche il mondo espositivo (fra gli eventi rimandati il Mido, evento fieristico internazionale dedicato all’ottica, che dalle date iniziali 12-14 febbraio al nei padiglioni di Milano Rho Fiera, si sposta al 30 aprile-2 maggio), e della moda con Giorgio Armani che cancella “per il peggioramento della situazione epidemiologica in Italia e in Europa”, le proprie sfilate di gennaio a Milano e Parigi. La cerimonia di apertura di Procida Capitale Italiana della Cultura programmata per il 22 gennaio e’ rinviata a primavera. Restano invece, al momento, confermate (come ci ricordano i promo) le date, dall’1 al 5 febbraio, per il Festival di Sanremo, nonostante le categorie commerciali locali ne abbiano chiesto il rinvio, convinte che una nuova edizione ‘blindata’ della kermesse non aiuterebbe l’economia cittadina. Nella sempre piu’ lunga lista di rinvii e stop ci sono stati invece il concerto del 4 gennaio diretto da Zubin Mehta, l’ultimo del ‘Ciclo Beethoven’ che il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha deciso di cancellare per riprogrammarlo in seguito. Saltato anche, per casi di positivita’, il concerto di Elisa previsto il 6 gennaio a Monfalcone (verra’ recuperato). A causa di un cluster covid tra i dipendenti, la fondazione Teatro Carlo Felice e la sovrintendenza in accordo con il medico competente hanno deciso “una sospensione temporanea dell’attivita’ artistica”, con il rinvio del concerto ‘Ritratti americani’, diretto da Wayne Marshall. Infine, tra gli spettacoli teatrali che hanno dovuto rimandare date, il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi show”; Il Calapranzi” di Harold Pinter con Claudio ‘Greg’ Gregori e Simone Colombari; ‘Ballando con’, che ha per protagonisti Samuel Peron, Anastasia Kuzmina e Luca Favilla; ‘Pigiama per sei’ con Max Pisu e Antonio Cornacchione.

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AstraZeneca ammette: vaccino contro Covid-19 può causare trombosi

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L’azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali del suo vaccino contro il Covid-19 può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). Lo ha scritto il Telegraph, citando documenti di tribunale. È stata presentata un’azione legale collettiva contro l’azienda perché il vaccino, sviluppato insieme all’Università di Oxford, ha causato danni gravi o fatali a diversi pazienti, si legge nel comunicato.

“Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute”, si legge in un estratto di un documento fornito dall’azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Secondo i media, sono state presentate 51 richieste di risarcimento all’Alta Corte di Londra, in cui le vittime e le loro famiglie chiedono danni per circa 125 milioni di dollari. La sindrome da trombosi con trombocitopenia causa coaguli di sangue e un basso numero di piastrine, ha spiegato il quotidiano.

La prima richiesta, spiega l’articolo, è stata presentata l’anno scorso da Jamie Scott, che, dopo la somministrazione del vaccino nell’aprile 2021, ha sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia cerebrale, che avrebbe causato danni permanenti al cervello. Viene citato anche il caso della famiglia di Francesca Tuscano, una donna italiana morta nell’aprile 2021 dopo essere stata vaccinata contro il coronavirus. La famiglia della 32enne si è rivolta a un medico legale e a un ematologo, che hanno stabilito che “la morte della paziente può essere attribuita agli effetti collaterali della somministrazione del vaccino Covid-19”. La donna è deceduta per trombosi vascolare cerebrale il giorno successivo alla somministrazione del farmaco di AstraZeneca.

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Covid, ancora calo dei casi e dei decessi

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Continua il calo dei nuovi casi di Covid in Italia e sono in netta diminuzione i decessi. Nella settimana compresa tra il 18 e il 24 aprile 2024 – secondo il bollettino del ministero della Salute – si registrano 528 nuovi casi positivi con una variazione di -1,9% rispetto alla settimana precedente (538); 7 i deceduti con una variazione di -22,2% rispetto ai 9 della settimana precedente. Sono stati 100.622 i tamponi effettuati con una variazione di -6,4% rispetto alla settimana precedente (107.539) mentre il tasso di positività è invariato e si ferma allo 0,5%. Il tasso di occupazione in area medica al 24 aprile è pari allo 0,9% (570 ricoverati), rispetto all’1,1% (700 ricoverati) del 17 aprile. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 24 aprile è pari allo 0,2% (19 ricoverati), rispetto allo 0,3% (22 ricoverati) del 17 aprile.

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Influenza e Covid, attesa crescita con ritorno a scuola

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La riapertura delle scuole dopo le festività natalizie potrebbe dare un’ulteriore spinta alle infezioni respiratorie: influenza, soprattutto, ma anche Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. È il timore espresso da più parti e confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria. “Con il rientro dei bambini a scuola ci aspettiamo un aumento dei casi di influenza anche se – c’è da dire – durante il periodo delle vacanze non si è osservato un calo dei contagi, probabilmente per le occasioni di vita sociale durante le festività.

Inoltre, siamo nel momento del clou del virus respiratorio sinciziale”, dice Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, che sottolinea che “è importante che i bambini che hanno sintomi influenzali rimangano a casa”. “Ho scritto al ministro della Salute con l’obiettivo di accedere un faro su una malattia che provoca, soprattutto tra i neonati, gravi patologie, anche mortali: la bronchiolite.

La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Nirsevimab che ha già passato severissime e rigidissime misure di controllo da parte di Ema. Questo farmaco potrebbe essere uno strumento fondamentale per la lotta alla bronchiolite ed è arrivato il momento che venga adottato anche nel nostro Paese, quanto prima”, ha intanto fatto sapere Orfeo Mazzella, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali al Senato, citando il caso di una neonata di tre mese morta a fine anno probabilmente proprio a causa di questo virus.

Intanto nelle ultime due settimane, in Italia, l’influenza e le sindromi simil-influenzali hanno fatto registrare numeri da record: due milioni di persone messe a letto solo nelle ultime due settimane dell’anno, con tassi elevati soprattutto nei bambini più piccoli “che sono quelli nel corso degli ultimi anni non hanno sviluppato un patrimonio immunitario per difendersi dall’infezione”, spiega Agostiniani. Covid-19, al contrario, nell’ultima rilevazione del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato un lieve rallentamento.

Tuttavia, nel mondo sembra che i contagi abbiano ripreso a salire: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 4 settimane ci sono stati 850mila casi di Covid nel mondo, con un aumento del 52% rispetto al mese precedente. I numeri reali, tuttavia, potrebbero essere molto più alti.

“Sappiamo che in tutto il mondo le segnalazioni sono diminuite, i centri di sorveglianza sono diminuiti, i centri di vaccinazione sono stati smantellati o chiusi. Questo fornisce un quadro incompleto della situazione e purtroppo dobbiamo aspettarci più casi di quelli che abbiamo dichiarato ufficialmente”, ha detto Christian Lindmeier dell’Oms.

Che la situazione stia peggiorando si intuisce anche dai ricoveri: tra il 13 novembre e il 10 dicembre, nei Paesi che segnalano sistematicamente i dati all’Oms e che sono ormai meno di 60, sono stati registrati più di 118 mila nuovi ricoveri per Covid e più di 1.600 nuovi ricoveri in terapia intensiva, con un aumento rispettivamente del 23% e del 51%.

La ripresa dei contagi potrebbe essere legata alla nuova JN.1 del virus Sars-CoV-2. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sembrano confermarlo. Secondo le ultime stime dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nell’ultima settimana JN.1 è arrivata al 61,6% di prevalenza. JN.1, che ormai è dominante anche in Italia, discende dalla variante BA.2.86 (Pirola) ed è stata isolata proprio negli Stati Uniti lo scorso settembre. Per i Cdc “al momento non vi è alcuna indicazione di un aumento della gravità da JN.1”. Tuttavia, è possibile che “questa variante possa determinare un aumento delle infezioni”.

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