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Cronache

Raffica di colpi di pistola contro la casa discografica della star neomelodica Tony Colombo, fidanzatosi con la moglie di un boss ucciso

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Il raid armato è stato messo a segno contro la sede della “House Colombo Dreams”, altisonante nome della casa discografica del cantante neomelodico Tony Colombo, origini palermitane ma napoletano di adozione e carriera artistica. Lui è Antonino Colombo,  32 anni, ma già una lunghissima carriera alle spalle. Probabilmente è un atto intimidatorio quello commesso al tramonto nel cuore di Secondigliano rivolto però a lui.

Gli ignoti hanno sparato contro la porta a vetri della palazzina che ospita l’emittente radiofonica e casa discografica di Colombo. Il cantante ha una relazione con Tina Rispoli, la vedova di Gaetano Marino, boss di camorra ucciso sulla spiaggia di Terracina nel 2012. L’artista ai carabinieri ha riferito di non avere alcuna idea del movente.

Una  raffica di colpi di pistola che ha mandato in frantumi la vetrata al piano terra della sede della radio. Dall’entourage di Colombo hanno provato a cancellare ogni traccia del fatto e a coprire i fori sul vetro con fogli di carta da giornale. Ma i carabinieri indagano.

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Cronache

Modena, condanna a 30 anni per un doppio femminicidio: comprensibilità umana dei motivi

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La Corte di assise di Modena ha condannato a 30 anni di reclusione Salvatore Montefusco, colpevole del doppio femminicidio della moglie Gabriela Trandafir, 47 anni, e della figlia della donna, Renata, 22 anni. I giudici hanno escluso l’ergastolo richiesto dalla Procura, riconoscendo attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e citando la “comprensibilità umana dei motivi” alla base del crimine.

Il delitto e la dinamica dei fatti

Montefusco, incensurato e 70enne all’epoca dei fatti, assassinò a fucilate le due donne il 13 giugno 2022 a Cavazzona di Castelfranco Emilia. L’episodio avvenne in un contesto familiare caratterizzato da una forte conflittualità, con denunce reciproche e un crescente disagio emotivo. Secondo i giudici, il movente non era solo di natura economica, legato alla casa in cui vivevano, ma profondamente radicato nel senso di umiliazione e frustrazione dell’uomo. La sentenza descrive come Montefusco abbia subito un “black-out emozionale” quando la figliastra Renata gli ribadì che avrebbe dovuto lasciare la casa familiare.

Le motivazioni della Corte

La sentenza della Corte, articolata in oltre 200 pagine, ha escluso la premeditazione, i motivi abietti o futili e l’aver agito con crudeltà. Sebbene i giudici abbiano riconosciuto le aggravanti del rapporto di coniugio e dell’aver commesso il crimine davanti al figlio minore, hanno valutato la confessione dell’imputato, la sua sostanziale incensuratezza e il corretto comportamento processuale come attenuanti significative.

Un contesto di conflitto e disagio

Secondo la Corte, le dinamiche familiari difficili e le condotte “unilaterali e reciproche” hanno creato un ambiente che ha contribuito alla tragica decisione di Montefusco. Sebbene queste non abbiano giustificato una vera e propria attenuante della provocazione, sono state considerate nel determinare la gravità della pena.

Un caso che divide l’opinione pubblica

La decisione di non infliggere l’ergastolo ha sollevato interrogativi e critiche, soprattutto per il riferimento alla “comprensibilità umana” dei motivi. Per la Corte, l’imputato non avrebbe mai commesso un crimine così grave senza le dinamiche familiari che si erano instaurate nel tempo.

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Cronache

Cadavere nella neve, è anziano probabilmente colpito da infarto

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Lo hanno trovato senza vita, coperto dalla neve, a Volturara Irpina, in provincia di Avellino. Probabilmente è stato un infarto fulminante a causare la morte di un 77enne che di buon mattino era uscita di casa per la consueta passeggiata nel centro del paese. A dare l’allarme sono stati gli avventori di un bar che hanno notato il corpo dell’uomo quasi completamente coperto dalla neve. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto insieme ai carabinieri della Compagnia di Solofra l’anziano era già morto.

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Cronache

Emergenza maltempo in Campania: oltre 400 Interventi dei Vigili del Fuoco

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La Campania è stata colpita da un’ondata di maltempo che ha messo a dura prova la regione, con oltre 400 interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nelle ultime ore. Dalla notte scorsa, forti raffiche di vento e nevicate hanno interessato diverse province, causando numerosi disagi e situazioni di emergenza.

Le zone maggiormente colpite includono le province di Salerno, in particolare tra il Cilento e l’Agro Nocerino-Sarnese, Caserta, Napoli, e l’avellinese, dove le nevicate hanno causato problemi significativi. Tra gli interventi più rilevanti, si segnala il soccorso di otto persone bloccate dalla neve sul Monte Cervati, in provincia di Salerno.

Il gruppo, composto da sette adulti e una bambina, era rimasto isolato in un rifugio a causa della neve. Le squadre dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio di un gatto delle nevi del comando di Avellino, hanno lavorato senza sosta per portarli al sicuro. L’operazione di soccorso si è conclusa con successo nelle prime ore del mattino, quando le persone sono state trasportate a valle in sicurezza.

La situazione continua a essere monitorata attentamente, con le autorità impegnate a gestire le criticità legate al maltempo. I cittadini sono invitati a prestare la massima attenzione e a seguire le indicazioni delle autorità competenti per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.

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