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Cronache

Quattro colpi di pistola contro l’auto di Don Antonio Coluccia, il prete antimafia del Salento

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Quattro colpi di pistola sono stati sparati la notte scorsa da persone non ancora identificate contro l’auto di don Antonio Coluccia, il prete antimafia originario di Specchia più volte in passato minacciato di morte e per questo finito sotto scorta, fondatore dell’Opera Don Giustino a Roma. L’auto del sacerdote, un’Alfa Romeo, era parcheggiata davanti l’abitazione di famiglia, a Specchia, in via Corso Italia. Nei giorni scorsi a Supersano (Lecce) sono apparse minacce in arabo sul manifesto che annunciava la partecipazione del sacerdote a un incontro su dipendenze e antimafia sociale. Gli attentatori hanno atteso che il presule facesse rientro a casa a notte fonda poco dopo l’1.30 per poi sparare i quattro colpi con una pistola cal. 9. I proiettili hanno colpito l’auto alla parte anteriore destra della vettura, mandando in frantumi il finestrino. Ad accorgersi dell’accaduto questa mattina e’ stato lo stesso Don Antonio Coluccia che proprio oggi avrebbe dovuto fare rientro a Roma. I carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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