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Protagonismo Lega e mugugni FI, le spine del premier

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Dopo il tira e molla che ha tenuto banco sottotraccia negli ultimi giorni, Giorgia Meloni archivia il dossier sulla squadra del sottogoverno anche se non mancano sorprese e malumori nella maggioranza. A bruciare tutti sui tempi è il leader della Lega Matteo Salvini che prima ancora che la premier rendesse noti i nomi in maniera ufficiale ha diffuso l’elenco della squadra leghista. Un gesto giudicato irrituale a sentire gli altri azionisti della maggioranza. E che mette in evidenza la volontà di avere una forte presenza, quasi da protagonista, sulle iniziative del governo da parte del leader leghista. Una spina nel fianco di Palazzo Chigi, per molti attenti osservatori interni alla maggioranza, che Giorgia Meloni contrasta soprattutto con il decisionismo e la velocità di queste ore sui principali dossier. Ma le piccole tensioni restano. Dalle parti di Fi più che la volontà esasperata di protagonismo c’è una attenta valutazione del suo peso oggettivo nella coalizione. Da qui i distinguo e le richieste di chiarimenti per alcune mancate nomine, come quella di Giuseppe Mangialavori. Raccontano che Silvio Berlusconi in persona abbia provato fino a sera tardi e chiedere che l’esponente calabrese del partito facesse parte della squadra di sottogoverno. Nulla da fare, a pesare nella scelta alcune indiscrezioni giornalistiche secondo cui Mangialavori sarebbe coinvolto in inchieste giudiziarie. Al suo posto, sempre per dare rappresentanza alla Calabria, entra Maria Tripodi non eletta alle ultime elezioni. Una scelta dettata anche dal fatto che in Calabria Fi ha fatto uno dei migliori risultati. E per il Cavaliere nulla da fare nemmeno per Valentino Valentini agli Esteri. Per lui, la promozione a viceministro ma al Mise. Escluso doc anche l’ex capogruppo di Fi alla Camera Paolo Barelli che nelle trattative sarebbe dovuto finire al Viminale dopo la decisione di non ricandidarlo alla guida del gruppo di Montecitorio e fuori alla fine anche Francesco Battistoni che in molti davano in pole per l’Agricoltura. Due nomi vicini al coordinatore di Fi Antonio Tajani. New entry invece quella di Tullio Ferrante, giovane avvocato campano che secondo i più maligni avrebbe scalzato altri competitor dentro Fi perchè vicino a Marta Fascina. Ce la fa anche Matteo Perego, altro pupillo di Berlusconi. Sorpresa anche per la decisione dell’ex premier di indicare in quota Fi Sandra Savino, deputata della passata legislatura. In realtà, raccontano gli uomini vicini al Cavaliere, la scelta della Savino era nota da tempo ed era la promessa di dare un risarcimento al Friuli visto che nella suddivisione dei collegi, gli azzurri erano restati fuori ed il partito non ha avuto nemmeno un eletto. Più soddisfatto Matteo Salvini. Il suo partito incassa 2 viceministri e 9 sottosegretari. Ma a fare notizia più dei nomi scelti è la tempestività con cui il vicepremier annuncia la “sua” squadra. Prima ancora che il presidente del Consiglio leggesse in conferenza stampa l’elenco dei sottosegretari. (

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Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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Doppio McTominay, il Napoli abbatte anche il Torino ed è capolista con 3 punti sull’Inter

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Il Napoli approfitta dello scivolone dell’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica a quattro giornate dalla fine. Gli uomini di Antonio Conte superano 2-0 il Torino nel match del Maradona: decide la doppietta di Scott McTominay.

I padroni di casa partono subito forte, creando grosse difficoltà ai granata prima con un batti e ribatti nell’area avversaria e poi con un errore di Milinkovic-Savic sulla pressione di Lukaku, su cui è decisivo il salvataggio di Maripan. Al 7′ ci pensa il solito Scott McTominay a sbloccare la contesa: lo scozzese si avventa su un cross basso di Anguissa ed infila la sfera alle spalle di Milinkovic-Savic.

Tifosi scozzesi. Presenza fissa al Maradona

All’11’ i ragazzi di Paolo Vanoli provano a reagire con una conclusione di Adams, che però viene successivamente fermato per fuorigioco. Qualche minuto più tardi il Torino si spinge in avanti con l’ex Elmas, il cui tiro viene deviato sui piedi di Biraghi che fallisce il cross. Gli ospiti fanno possesso palla, ma ad andare a segno è ancora il Napoli: al 42′ Scott McTominay realizza la sua personale doppietta, trovando la deviazione vincente sul traversone di Politano.

Nella ripresa la squadra granata cerca di accelerare le operazioni per riaprire la sfida, ma fa fatica a rendersi pericolosa dalle parte di Meret. Nel frattempo Antonio Conte deve fare i conti con gli infortuni di Buongiorno ed Anguissa, che vengono rispettivamente rilevati da Marin e Billing. Quest’ultimo è subito protagonista poiché al 61′ colpisce una clamorosa traversa su cross di Spinazzola. Al 78′ il neo-entrato Karamoh lascia partire un traversone insidioso, ma Olivera è attento e lo prolunga in calcio d’angolo.

Il secondo tempo del Napoli non è affatto fortunato sotto il punto di vista degli infortuni, dato che anche Lobotka accusa qualche problema fisico: lo slovacco viene sostituito a pochi minuti dal termine. Nel finale gli azzurri amministrano il 2-0 e portano a casa una vittoria fondamentale in ottica Scudetto. In virtù di questo successo, infatti, il Napoli torna in testa alla classifica salendo a 74 punti, a +3 sull’Inter. Nel prossimo turno i campani saranno impegnati nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce, in programma sabato.

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Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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