Collegati con noi

Cronache

Pioggia e vento sull’Italia, nave crociera rompe ormeggi

Pubblicato

del

Pioggia e vento sferzano l’Italia e, anche se non con le conseguenze drammatiche del maltempo nelle Marche, in molte parti del Paese si registrano danni e disagi. Arriva la prima neve sulle Alpi, anticipo di un brusco calo delle temperature che si sentira’ un po’ ovunque a partire da domani. A Ravenna una nave da crociera battente bandiera norvegese, la ‘Viking Sea’ con a bordo 870 passeggeri e circa 200 membri di equipaggio, e’ stata protagonista di una disavventura, a causa del forte maltempo. L’imbarcazione di 228 metri di lunghezza ha rotto i cavi di ormeggio intraversandosi e appoggiando la chiglia sul fondale sabbioso, evitando pero’ di finire contro la scogliera antistante il Molo Guardiano dello scalo romagnolo prima di essere ‘recuperata’. Le operazioni sono durate oltre quattro ore. Sulle Alpi e’ arrivata la prima neve. In Trentino, Veneto e anche in Val d’Aosta, dove sono stati soccorsi otto corridori del Tor des glacier che erano bloccati a causa della tempesta di neve (fino a 40 centimetri caduti in alta quota) verificatasi nella valle del Gran San Bernardo. Uno di loro caricato su una barella a causa della spossatezza e di una lieve ipotermia, se pur in buone condizioni generali, e’ stato comunque portato al pronto soccorso di Aosta per accertamenti. In tutto il Paese, dal Nord al Sud si sono susseguite allerte meteo soprattutto per le forti piogge. Chiusi per sicurezza parchi e cimiteri a Pescara e a Ravenna. A Rimini sono state almeno sessanta le richieste di intervento ai vigili del fuoco per la caduta di arbusti sulle strade. A Cesenatico le raffiche di vento hanno superato gli ottanta chilometri all’ora e alcune vie sono state chiuse al traffico perche’ invase dall’acqua del mare. Temporali e vento forte hanno flagellato la Calabria, soprattutto nella zona di Lamezia Terme. Si annuncia molto critica la situazione anche in Puglia. A causa del forte vento previsto, la Protezione civile pugliese ha emanato un messaggio di allerta arancione sul Gargano, Basso Fortore e isole Tremiti dove sono previste burrasche e tempeste. Giornata difficile anche in Campania: piogge e temporali hanno interessato diverse zone, dalla Penisola Sorrentino ai Monti di Sarno, dalla Piana di Sele al Cilento. Le abbondanti precipitazioni lasceranno il posto a venti forti dai quadranti settentrionali e ad un conseguente mare agitato. Permane pero’ un rischio idrogeologico su diverse zone della regione dove potranno ancora verificarsi frane, caduta massi e smottamenti per effetto della saturazione dei suoli oltre che fenomeni come inondazioni e innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua. Dopo le piogge che in alcune zone del Paese continueranno a creare disagi, arrivera’ il freddo. La situazione meteorologica sta infatti rapidamente cambiando a causa di un fronte di aria fredda proveniente dalla Svezia, con forti venti destinati a spazzare via il caldo anomalo e a spingere in basso le temperature nel Centro-Nord, anche al di sotto della media di stagione.

Advertisement

Cronache

Sophie Codegoni: «Ho denunciato il mio ex compagno, ma sto vivendo un inferno»

Pubblicato

del

Sophie Codegoni, 23 anni, influencer da oltre un milione di follower e volto noto del Grande Fratello Vip, racconta per la prima volta con dolore e coraggio il suo calvario. Una storia di violenza psicologica, controllo ossessivo e minacce che l’ha portata a denunciare l’ex compagno Alessandro Basciano, oggi indagato per stalking aggravato.

Un amore nato sotto i riflettori, finito nel terrore

«Tante volte ho pensato: ma chi me l’ha fatto fare di denunciare? È tostissimo. So di aver fatto la cosa giusta, ma sto vivendo un inferno», dice Sophie tra le lacrime. La relazione con Basciano era nata nel 2021 all’interno della casa del GF Vip. Lei aveva 19 anni, lui 31. Dopo il reality, la convivenza a Roma e la nascita della figlia Celine Blue sembravano coronare una storia d’amore. Ma dietro la facciata, si nascondeva un incubo.

La denuncia e il dispositivo anti-stalker

«A dicembre 2023 ho ricevuto l’orologio anti-stalker dai carabinieri. Basta un tasto e arrivano le pattuglie», racconta. Prima, Sophie aveva persino assunto una guardia del corpo per tutelarsi. Ma il vero spartiacque è arrivato con la decisione di tornare dalla sua famiglia, dopo aver scoperto numerosi tradimenti.

Da lì, minacce continue: «Ovunque andassi, lui lo sapeva. Mi scriveva: “Put***, ti tolgo la bambina”». E quando tentava di allontanarsi, le rispondeva con messaggi in cui minacciava il suicidio. Fino all’episodio culminante: «Ha aggredito i miei amici, ha spaccato la loro macchina, poi mi ha chiamata dicendo che avrebbe ammazzato anche me». È stato allora che Sophie ha sporto una seconda denuncia.

Le misure del giudice: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

Il 30 aprile 2025 la Corte di Cassazione ha confermato il divieto per Basciano di avvicinarsi a meno di 500 metri da Sophie e dalla figlia, e gli ha imposto il braccialetto elettronico. L’inchiesta è ancora in fase preliminare, ma le prove raccolte — comprese tre anni di chat fornite da Sophie — hanno mostrato, secondo la Procura, un quadro «più infernale di quanto sembrava».

La solitudine dopo la denuncia

Nonostante le misure di protezione, Sophie si dice distrutta: «Mi sento svuotata, piango sempre. Devo mostrarmi forte per mia figlia e per il mio lavoro, ma ogni parola è una ferita». Dopo la scarcerazione di Basciano nel novembre scorso, Sophie ha sentito su di sé lo sguardo del sospetto: «È stato durissimo. Ma ora ho trovato la forza di parlare».

Un messaggio alle donne

«Non ero più io, non sono più io», confessa. Il percorso è ancora lungo, ma Sophie Codegoni — con il sostegno dell’avvocata Jessica Bertolina — ha deciso di non rimanere in silenzio. Una testimonianza potente, che contribuisce a rompere il muro dell’indifferenza e dell’incredulità intorno alla violenza domestica.

Continua a leggere

Cronache

Archiviata l’inchiesta sull’aggressione a Iovino: cadono le accuse contro Fedez

Pubblicato

del

Il gip ha archiviato l’indagine sull’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino, avvenuta nell’aprile 2024, scagionando definitivamente il rapper Fedez. Lo ha reso noto la Procura di Milano, che ha chiesto l’archiviazione per assenza di prove a sostegno dell’ipotesi di una rissa.

Nessuna prova, niente rissa

Secondo quanto stabilito dal giudice, non esistono elementi sufficienti a sostenere l’accusa, e la vicenda non può essere qualificata come una rissa, né tantomeno attribuita con certezza a responsabilità personali del cantante.

Il personal trainer Cristiano Iovino non aveva presentato querela e aveva accettato una transazione economica da 10 mila euro, chiudendo così la vicenda in sede civile.

La reazione della difesa

Soddisfatti gli avvocati di Fedez, Gabriele Minniti e Andrea Pietro-lucci, che in una nota dichiarano: «Viene finalmente esclusa ogni responsabilità del nostro assistito. È la miglior risposta al pesante processo mediatico a cui è stato sottoposto da un anno».

Con questa decisione si chiude ufficialmente un capitolo controverso che ha coinvolto il nome dell’artista per mesi, oggetto di speculazioni e attenzione mediatica, senza che vi fosse mai stata una denuncia da parte della persona coinvolta.

Continua a leggere

Cronache

Se non rispetti l’ordinanza del giudice, paghi ogni giorno: a Verona scatta la linea dura nelle cause di separazione

Pubblicato

del

Una svolta significativa nei casi di separazione e affidamento dei figli arriva da Verona, dove la sezione Famiglia del Tribunale civile ha cominciato ad applicare una misura finora poco utilizzata, prevista dalla riforma Cartabia: sanzioni pecuniarie giornaliere, anche d’ufficio, per i genitori inadempienti.

La novità introdotta dalla riforma Cartabia

La norma, contenuta nell’articolo 473-bis.39 del Codice di procedura civile, permette al giudice di disporre, anche senza richiesta della parte lesa, una somma da versare per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione di un provvedimento che riguarda il benessere dei figli, sia sul piano economico che relazionale. È uno strumento pensato per garantire l’effettività delle decisioni giudiziarie in materia familiare, contrastando inadempienze gravi.

Due i casi applicati a Verona

Nel primo caso, un padre che si rifiutava di pagare i 300 euro mensili stabiliti per il mantenimento dei figli, sostenendo di avere già sostenuto altre spese, è stato condannato a pagare 100 euro per ogni giorno di ulteriore inadempienza. La minaccia ha funzionato: dopo cinque giorni, e quindi dopo una multa complessiva di 500 euro, l’uomo ha versato quanto dovuto.

Nel secondo caso, ancora più delicato, una madre che tiene il figlio all’estero impedendo gli incontri con il padre è stata condannata a pagare 200 euro al giorno finché non rispetterà l’ordinanza di far collocare il minore anche presso il padre. A nulla sono valse finora una condanna a 3.000 euro di risarcimento e una sentenza del tribunale stranieroche le intima di rimpatriare il figlio: la donna, pur rientrando saltuariamente in Italia, continua a ignorare l’ordinanza del settembre 2024.

Un cambio di passo nei tribunali

Queste misure — spiega il giudice Massimo Vaccari, estensore di una delle ordinanze — servono a tutelare i minori e a far rispettare l’autorità giudiziaria. Non si tratta di strumenti nuovi in assoluto: già esistevano, ma erano applicabili solo su richiesta delle parti. Con la riforma, invece, il giudice può intervenire direttamente quando ravvisa danni o pregiudizi per i figli.

Il messaggio ai genitori separati è chiaro: disattendere le decisioni del giudice costa caro, giorno dopo giorno. E ora il sistema giudiziario sembra pronto a far valere davvero queste regole.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto