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Pioggia di missili su Leopoli, le truppe russe sfondano a Mariupol dopo averla rasa al suolo

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L’orso russo ha allungato i suoi artigli fino a Leopoli. Nel 23esimo giorno di invasione, i missili dell’Armata di Putin hanno colpito l’aeroporto della citta’ occidentale, vicinissimo al centro che ospita le poche delegazioni straniere che sono rimaste in Ucraina, fra cui quella italiana. Anche Kiev ha subito nuovi bombardamenti in zone residenziali e sul fronte sud le truppe di Mosca hanno sfondato a Mariupol, penetrando in citta’. Mentre i negoziati continuano insomma, sul terreno non c’e’ nessun segnale di de-escalation, anzi: gli Stati Uniti si preparano allo scenario peggiore, ossia il ricorso alla minaccia nucleare da parte di Mosca se la guerra si dovesse trascinare ancora a lungo. Le sirene d’allarme a Leopoli sono risuonate nelle prime ore del mattino. Subito dopo tre forti esplosioni sono state avvertite nella zona dell’aeroporto civile, nella zona sud-ovest della citta’. Le autorita’ locali hanno confermato l’attacco: sei missili, due intercettati dalla contraerea, che hanno colpito una fabbrica di riparazione dei velivoli in prossimita’ dell’aeroporto civile. Non e’ chiaro se fosse quello l’obiettivo dei russi, e non sono stati segnalati morti, ma la struttura si trovava a meno di un chilometro da una zona residenziale e a sei dal centro citta’. Finora i russi avevano colpito soltanto nelle zone limitrofe, sfiorando i confini della Polonia, quindi dell’Ue e della Nato. L’assedio continua anche a Kiev. Nuovi bombardamenti nel distretto di Podolsk, a nord del centro, hanno colpito sei case, asili nido ed una scuola. Provocando un morto e 19 feriti, tra cui 4 bambini, ha denunciato il sindaco Vitali Klitschko, che ha mostrato le immagini degli edifici distrutti. Un altro missile ha centrato un palazzo in citta’. Le manovre di accerchiamento della capitale proseguono, ha rilevato il ministero della Difesa ucraino, riferendo che i russi vogliono far arrivare truppe di rinforzo dai distretti centrali e orientali. Un’avanzata significativa dell’Armata si segnala a Mariupol. Le forze occupanti, dopo tre settimane di missili e raid, sono riuscite ad entrare in citta’ con il sostegno delle milizie separatiste del Donbass, chiedendo agli ucraini la resa in cambio della vita. “Le battaglie tra carri armati e mitragliatrici sono arrivate fino in centro e tutti si nascondono nei bunker”, ha confermato il sindaco di questo luogo fantasma, dove “oltre l’80% degli edifici residenziali e’ danneggiato o distrutto”. Per i 300mila residenti stremati non c’e’ stato nemmeno un attimo per festeggiare il miracolo del teatro-rifugio, dove pare che tutti gli sfollati siano rimasti illesi dopo il bombardamento dei giorni scorsi. Oltre a Mariupol, Mykolaiv e’ il secondo obiettivo di Mosca sul Mar Nero per allungare la striscia territoriale che parte dalla Crimea attraverso il Donbass. Un nuovo pesante attacco missilistico contro alcune caserme alla periferia ha provocato una strage: almeno 45 morti. Le strutture colpite erano utilizzate per addestrare i soldati che finora sono riusciti a respingere i tentativi russi di conquistare la citta’. Il fronte sud si conferma uno dei piu’ pericolosi anche per chi questa guerra prova a raccontarla. Una giornalista ucraina, Victoria Roshchyna, risulta dispersa da sei giorni a Berdiansk, 80 km da Mariupol. Secondo la sua emittente, la tv Hromadske, e’ “tenuta prigioniera” dai servizi russi dell’Fsb. Le difficolta’ nell’avanzata russa, secondo l’intelligence britannica, confermano i problemi logistici dell’Armata di Putin. I continui contrattacchi ucraini, secondo Londra, “stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento, limitando il suo potenziale offensivo”. Tanto che il governo di Kiev si e’ spinto a scommettere che la guerra finira’ in “2-3 settimane, con la sconfitta russa”. Per gli Stati Uniti, al contrario, l’indebolimento degli invasori puo’ avere conseguenze potenzialmente devastanti. Se la guerra continuera’ a trascinarsi, “diminuendo la forza convenzionale” di Mosca, gli 007 del Pentagono ritengono “probabile” che la risposta sia un “progressivo affidamento sul suo deterrente nucleare, per proiettare forza al suo interno e all’estero”.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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