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Cronache

Omicidio del 19enne Simone Frascogna e ferimento di Luigi Salomone, arrestati il 18enne Domenico Iossa e due minorenni

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La procura di Nola ha proceduto al fermo di Domenico Iossa jr nato ad Acerra 11 28.5.2020 a cui si contestavano i delitti di omicidio doloso e tentato omicidio, in concorso con i  minori B.C. e T.F. (di 16 e 17 anni) e rispettivamente condotti, il maggiorenne presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale ed i minori presso il Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i minorenni di Napoli.
Le indagini, svolte da personale del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, in sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, portavano alla identificazione degli autori dei fatti occorsi alle ore 21.30 circa del 3.11.2020 al C.so Umberto in Casalnuovo di Napoli .
Le tempestive e compiute indagini svolte nell’immediatezza dei fatti portavano non solo alla identificazione dei responsabili ma anche alle loro rispettive confessioni rese innanzi ai magistrati ed agli investigatori, alla presenza dei difenson.
Nella serata del 3.11.2020 si consumava l’omicidio, per accoltellamento, di Simone Frascogna ed il tentato omicidio di Luigi Salomone. I militari intervenuti sul posto a seguito di telefonata al 112 acquisivano le riprese di video-sorveglianza comunale servente vari tratti di strada del detto Corso Umberto.
Le immagini riprendevano le autovettura Fiesta Ford, a bordo della quale vi erano le due vittime, e la Smart con a bordo i fermati e la successiva dinamica delittuosa sviluppatasi a seguito di un banale diverbio su strada.
Difatti poco dopo lo sciocco diverbio Simone Frascogna parcheggiava il veicolo nei pressi dell’abitazione di un amico, che avrebbe dovuto passare la serata con lui e Luigi.
L’essersi arrestati bastava ai tre giovani fermati per interpretare il gesto come un invito alla lite, infatti IOSSA, B.C. e T.F. fermavano anche loro il loro veicolo scendendo repentinamente dall’auto ed andavano verso l’autovettura delle vittime, cominciando ad aggredirli quando ancora erano all’interno dell’auto: B.C. verso Luigi e T.F. e T.D.J., quest’ultimo armato di coltello, verso Simone. Con l’arma lo IOSSA colpiva non letalmente il Luigi Salomone e poi uccideva il Simone Frascogna che sì apprestava a difendere l’amico.

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Carabiniere eroe salva una donna dal suicidio a Sassari

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L’ha vista scavalcare la ringhiera del ponte di Rosello, a Sassari, ha fatto uno scatto e l’ha afferrata prima che si lanciasse nel vuoto. Gesto eroico di un carabiniere della centrale operativa di Sassari, che oggi ha salvato una giovane dal suicidio. Il militare, vice brigadiere Andrea Torru, era fuori servizio e quando ha visto la donna oltrepassare la ringhiera di quello che a Sassari è noto come “il ponte dei suicidi”, non ci ha pensato un attimo. Dopo averla salvata e riportata al sicuro, l’ha tranquillizzata e ha chiamato i soccorsi. Un’equipe del 118 si è presa cura della donna e l’ha accompagnata al Pronto soccorso del Santissima Annunziata. “Un gesto davvero straordinario quello del vice brigadiere Torru Andrea, che dimostra non solo il coraggio, ma anche l’umanità e la dedizione al servizio che caratterizzano i carabinieri.

La prontezza con cui ha agito per salvare la vita di una donna in un momento di estrema disperazione è un chiaro esempio di come il senso del dovere possa andare oltre il semplice adempimento delle proprie mansioni. La reazione tempestiva e la capacità di mantenere la calma di fronte a una situazione così critica non solo hanno evitato una tragedia, ma hanno anche messo in luce il profondo impegno dei militari nel garantire la sicurezza e il benessere della comunità”, sottolineano il segretario generale per la Sardegna dell’Unione sindacale italiana (Usic) Salvatore Floris e il segretario provinciale Massimo Deriu.

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13enne morta dopo schianto, famiglia sporge denuncia

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Su mandato del papà di Jennifer Alcani, la ragazzina di 13 anni morta dopo sei giorni di agonia seguito dell’incidente stradale avvenuto venerdì 10 gennaio ad Abbadia Lariana (Lecco), l’avvocato Marcello Perillo ha depositato una querela in Procura a Lecco nei confronti del 22enne che era alla guida dell’auto: un atto deciso per chiedere esplicitamente giustizia per la figlia, anche se i magistrati procedono d’ufficio. Diversi gli aspetti su cui si stanno concentrando le indagini: accertamenti cinematici per accertare la velocità, le analisi delle immagini pubblicate sui social e poi cancellate, gli accertamenti sui telefoni cellulari, ma soprattutto gli esiti degli esami tossicologici disposti sul giovane al volante. L’auto guidata dal giovane, e con un altro amico a bordo, era finita contro un muretto. Ad avere la peggio era stata la tredicenne. Sulla base degli esiti delle indagini, potrebbero scattare misure restrittive nei confronti del conducente.

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Scatta pulsante emergenza,stop metro Roma per oltre un’ora

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Un pulsante di emergenza, scattato nel pomeriggio, ha fermato per più un’ora un’intera linea della metropolitana a Roma. Lo stop sulla linea B/B1 si è verificato poco prima delle 17.30, in un orario di punta con tantissimi passeggeri in attesa sulle banchine delle stazioni. Atac ha attivato le navette sostitutive per coprire la tratta mentre i tecnici si sono messi subito al lavoro per individuare e risolvere il problema. Hanno riscontrato un “intervento dei pulsanti di emergenza e hanno immediatamente attivato i controlli in linea necessari per isolare la tratta interessata” ha reso noto l’azienda capitolina che gestisce il trasporto pubblico nella Capitale. Intanto quando i treni si sono fermati si è provveduto a evacuare e chiudere tutte le stazioni della metro B.

I tanti passeggeri, tra studenti, lavoratori e turisti, sono stati fatti uscire all’esterno dove hanno letteralmente preso d’assalto le fermate degli autobus e le navette sostitutive messe a disposizione da Atac. Dopo più di un’ora, intorno alle 19, sono terminate le verifiche tecniche sul sistema di emergenza elettrica e la circolazione è tornata regolare. Resta da chiarire cosa abbia azionato uno dei pulsanti d’emergenza che sono diffusi su tutta la linea, nelle stazioni e lungo le gallerie. In particolare, se possa essere scattato a causa di uno sbalzo elettrico o, al contrario, se sia stato premuto da qualcuno. Solo qualche giorno fa, il 12 gennaio, è stato necessario chiudere per una ventina di minuti la metro Repubblica, sulla linea A, dopo che è stato azionato il sistema di allarme. Erano da poco passate le 16 e, a quanto ricostruito, qualcuno aveva azionato “indebitamente” il pulsante di emergenza facendo scattare l’allarme. Anche in quel caso i tecnici si sono messi subito al lavoro e poco dopo la stazione è stata riaperta.

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