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Esteri

Nyt, per 007 Usa l’Iran lavora a scorciatoia per bomba atomica

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Nuove informazioni sul programma nucleare iraniano hanno convinto dirigenti americani che un team segreto di scienziati del paese sta esplorando un approccio più rapido, seppur più rudimentale, per sviluppare un’arma atomica qualora la leadership di Teheran decidesse di accelerare per avere una bomba atomica: lo rivela il New York Times, citando funzionari ed ex funzionari americani. Lo sviluppo arriva anche sullo sfondo di segnali che il nuovo presidente iraniano sta attivamente cercando una negoziazione con l’amministrazione Trump.

Le informazioni, racconta il Nyt, sono state raccolte negli ultimi mesi dell’amministrazione Biden, quindi trasmesse al team di sicurezza nazionale del presidente Trump durante la fase di transizione. Secondo la valutazione dell’intelligence Usa, scienziati e ingegneri iraniani operanti nel settore bellico stanno essenzialmente cercando una scorciatoia che consentirebbe loro di trasformare la loro crescente scorta di combustibile nucleare in un’arma utilizzabile nel giro di pochi mesi, anziché in un anno o più, ma solo se Teheran decidesse di cambiare il suo attuale approccio.

Le fonti del Nyt hanno affermato di continuare a credere che l’Iran e il suo leader supremo, l’ayatollah Ali Khamenei, non abbiano preso la decisione di sviluppare un’arma nucleare. Ma nuove informazioni di intelligence suggeriscono che, poiché le forze per procura dell’Iran sono state ridimensionare e i suoi missili non sono riusciti a perforare le difese americane e israeliane, l’esercito stia seriamente esplorando nuove opzioni per scoraggiare un attacco statunitense o israeliano. L’Iran rimane sulla soglia nucleare.

Negli anni trascorsi da quando Trump si è ritirato dall’accordo nucleare del 2015, il paese ha ripreso la produzione di uranio e ora ha abbastanza carburante per realizzare quattro o più bombe. Ma questo non è sufficiente per produrre effettivamente un’arma e le nuove prove si concentrano sugli ultimi passaggi di cui l’Iran avrebbe bisogno per trasformare il carburante in una bomba atomica/ Le evidenze sono quasi certamente destinate a far parte della discussione di oggi tra Trump e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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