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Esteri

Nuovi raid a Zaporizhzhia, scollegata dalla rete di Kiev

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Dopo la fine della missione dell’Aiea, Zaporizhzhia ripiomba nel caos. Mentre gran parte degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica lasciavano la centrale nucleare piu’ grande d’Europa, da settimane assediata dal fuoco incrociato, il territorio dell’impianto nel sud dell’Ucraina e’ finito di nuovo nel mirino dei raid, per cui Mosca e Kiev si sono come sempre rimpallati le responsabilita’. Il ritorno agli scontri ha subito provocato l’effetto di scollegare la struttura dalla rete elettrica di Kiev a seguito di un rogo, come gia’ avvenuto il mese scorso, mentre i due esperti dell’agenzia Onu rimasti “come osservatori” per monitorare gli sviluppi nella centrale venivano fatti rifugiare nei bunker. “Negli ultimi tre giorni, le forze di occupazione russe hanno continuato a bombardare in modo intensivo l’area intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia” e, in conseguenza di cio’, diverse linee di trasmissione sono state danneggiate, ha denunciato l’operatore nazionale ucraino Energoatom, spiegando che “a seguito di un incendio avvenuto a causa di bombardamenti” e’ stato interrotto il collegamento anche con il reattore numero 6, l’unico attualmente operativo dopo il nuovo blocco sabato del reattore numero 5, mentre gli altri sono spenti da settimane. “A causa dei combattimenti intorno alla centrale, per il momento e’ impossibile riparare le linee di trasmissione di energia”, ha spiegato il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko, avvertendo che “il mondo e’ di nuovo sull’orlo di un disastro nucleare”. Un allarme risuonato anche a Bruxelles. “L’azzardo nucleare deve finire”, ha chiesto l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, accusando “il regime fascista” di Mosca di “comportamenti sconsiderati”. Per i filorussi, invece, e’ l’esercito di Kiev ad aver “ripreso” i raid e “tre spari hanno colpito il territorio dell’impianto”. Anche se, hanno assicurato, il reattore opera all’80% delle sue potenzialita’ e “al momento la situazione e’ sotto controllo”. In ogni caso, il tira e molla su Zaporizhzhia e’ ripreso come alla vigilia della missione dell’Aiea, su cui il direttore generale Rafael Grossi riferira’ nelle prossime ore al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Una crisi che, insieme ai bombardamenti in altre aree, ha gia’ lasciato oltre 600 mila ucraini senza elettricita’ e piu’ di 235 mila senza gas in casa, secondo il ministero dell’Energia di Kiev. Qualche centinaio di chilometri piu’ a sud, intanto, arrivano le prime conferme sull’efficacia della controffensiva ucraina su Kherson, lanciata una settimana fa. La massiccia operazione, pianificata a lungo con il supporto degli alleati occidentali e cruciale anche sul piano mediatico per cercare di infliggere una battuta d’arresto simbolica all’avanzata nemica, ha spezzato la stabilizzazione che i filorussi pretendevano di aver garantito alla regione. “Eravamo pronti per il voto, volevamo organizzare il referendum” per l’annessione “presto, ma a causa degli eventi in corso credo che faremo una pausa per il momento”, ha fatto sapere l’uomo di riferimento di Mosca nella regione, Kirill Stremousov. Una frenata dal forte valore simbolico, giunta nelle stesse ore in cui le forze speciali degli 007 ucraini hanno rivendicato la distruzione in un blitz delle schede gia’ stampate per il voto a Zaporizhzhia, mentre anche nel resto del Paese progetti di consultazioni analoghe sono ancora in sospeso, dal Donetsk al Lugansk a Kharkiv. Anche sul piano militare Kiev ha rivendicato alcune avanzate. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato la liberazione di tre insediamenti nella regione di Donetsk e nel sud, mentre le forze armate hanno riferito di un’offensiva respinta su Kramatorsk, nell’est. Ma i bombardamenti di Mosca non si fermano, con nuovi pesanti attacchi su Dnipropetrovsk e almeno altre tre vittime civili.

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Zelensky a Roma per i funerali di Papa Francesco, forse incontra Trump

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.

Incertezza fino all’ultimo sulla presenza

Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.

Un momento solenne di rilievo internazionale

La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.

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Sondaggio Nyt, tasso di approvazione per Trump crolla al 42%

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Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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