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Cronache

Nuova Zelanda, Abdul Aziz è l’eroe afghano che ha messo in fuga Tarrant

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Voleva fermare la furia terrorista di Brenton Tarrant, ma era disarmato. Cosi’ ha preso la prima cosa che ha trovato in strada, un distributore bancomat, e ha inseguito il terrorista mettendolo in fuga. Continuano a emergere le storie degli eroi di Christchurch, teatro venerdi’ dell’attentato in due moschee con 50 morti. Ma Abdul Aziz, rifugiato afghano di 48 anni, si schermisce: “Non chiamatemi eroe, chiunque al posto mio l’avrebbe fatto”. L’uomo era andato a pregare nella moschea di Linwood, dove sono morte 7 persone, insieme ai suoi quattro figli. Quando ha sentito gli spari, si e’ precipitato fuori afferrando un bancomat e lanciandolo contro Tarrant, per poi mettersi al riparo tra le auto parcheggiate dal fuoco dell’attentatore.

Dentro la moschea i figli piccoli di Aziz urlavano: “Papa’, ti prego, torna indietro!”. Ma Aziz voleva evitare che ci fossero altri morti, “a costo della mia vita”. Nel parcheggio, il padre di famiglia ha preso un’arma scarica che lo stesso Tarrant aveva lasciato a terra e gli ha urlato: “Vieni da questa parte!”, solo per distogliere la sua attenzione dai suoi figli e dagli altri fedeli. “L’ho rincorso, ho lanciato l’arma sulla sua auto rompendo il parabrezza, lui sembrava un po’ spaventato”, racconta ancora Aziz. A quel punto, Tarrant si rimette in macchina e scappa, per poi essere catturato poco dopo dalla polizia. Originario di Kabul, Aziz ha lasciato l’Afghanistan come rifugiato da ragazzo e ha vissuto per oltre 25 anni in Australia, prima di trasferirsi in Nuova Zelanda un paio di anni fa. “Quando chiudo gli occhi, vedo ancora dei corpi ovunque”, racconta ancora l’eroe afghano che nell’attacco ha perso dei cari amici.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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