Ha lottato per quasi sei giorni contro le gravissime ustioni subite, ma non ce l’ha fatto Sanderson Mendoza, l’operaio di 26 anni dipendente della Tapojärvi coinvolto il 10 marzo in un incidente sul lavoro avvenuto nel parco scorie all’interno dell’area del polo siderurgico di Ast a Terni. E’ morto nel pomeriggio di domenica al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio di Roma. La notizia si è subito diffusa negli ambienti sindacali ed ha poi trovato conferma da quelle sanitarie. La Tapojärvi Italia è una società specializzata nella movimentazione di materiali utilizzati nell’industria siderurgica. Per questa lavorava il giovane operaio, ternano a tutti gli effetti anche se con origini sudamericane.
“Siamo profondamente dispiaciuti e porgiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia e ai cari del dipendente scomparso” hanno affermato Mari Pilventö, acting ceo Tapojärvi group, e Martti Kaikkonen, ceo Tapojärvi Italia. “La nostra comunità – hanno annunciato – onorerà il nostro collega con un minuto di silenzio in tutte le sedi del Gruppo Tapojärvi lunedì 17 marzo alle 12”. “Profondo dolore” è stato espresso da Arvedi Ast . “In questo momento di immensa tristezza – dice Arvedi Ast – desideriamo esprimere la nostra vicinanza ed il nostro cordoglio di vero cuore alla famiglia, ai colleghi ed a tutte le persone a lui care”. Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha sottolineato che “la morte del giovane operaio che lavorava all’interno di Ast “è una bruttissima notizia che colpisce tutti noi e tutta la città di Terni”.
Ha quindi riconfermato il suo impegno “affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo, indipendenza economica, realizzazione professionale e personale e non certo di morte”. Cosa sia successo esattamente nella serata del 10 marzo è ancora al vaglio della Procura della Repubblica di Terni. Il ventiseienne era alla guida di un mezzo da lavoro, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere e improvvisamente investito dalle fiamme. All’interno dei recipienti vengono infatti movimentare scorie d’acciaio, fuse ad altissime temperature.
Una delle ipotesi è che il metallo allo stato liquido si sia almeno in parte sversato e il contatto con il terreno abbia innescato il rogo. Il giovane era stato subito soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni e poi trasferito nella struttura sanitaria romana dove è morto. Il giorno dopo l’incidente otto ore di sciopero per tutti i turni di lavoro erano state proclamate per i lavoratori di Tapojärvi e per il personale diretto e delle ditte terze di Acciai speciali Terni e Tubificio dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm e le rsu di Tapojärvi e Ast. I sindacati avevano subito incontrato le direzioni aziendali, sottolineando “il fatto ripropone con forza il tema della sicurezza all’interno di tutti i luoghi di lavoro”.