Collegati con noi

Economia

Nissan e Renault fanno pace, si riparla di alleanza con Fiat Chrysler

Pubblicato

del

Nissan e Renault fanno pace. Un passo importante per non fare naufragare l’alleanza franco-giapponese in vigore da vent’anni, che potrebbe anche consentire la riapertura del negoziato con Fiat Chrysler. La svolta riguarda la nuova governance della casa nipponica, dopo l’arresto dell’ex presidente del cda del gruppo, Carlos Ghosn, accusato di illeciti finanziari. L’accordo raggiunto prevede che, oltre al presidente di Renault, Jean-Dominique Senard, anche l’amministratore delegato Thierry Bollore’ entri in uno dei tre comitati previsti. Bollore’ sara’ anche il vicepresidente del consiglio di amministrazione. L’accordo tra Renault e Nissan arriva a pochi giorni dall’assemblea degli azionisti della casa giapponese, convocata per il 25 giugno. All’ordine del giorno c’e’ la costituzione di tre comitati – nomine, audit e remunerazioni – e Renault, che detiene il 43,7% di Nissan, aveva minacciato di astenersi. In questo modo non avrebbe consentito il raggiungimento della maggioranza dei due terzi necessari per l’approvazione della riforma e avrebbe cosi’ messo a rischio l’alleanza. A capo del board la casa auto giapponese ha nominato Yasushi Kimura, un advisor della Jxtg Holdings. Soddisfatta Renault, per la quale l’intesa raggiunta “conferma lo spirito di dialogo e di reciproco rispetto che esiste nell’Alleanza”. L’accordo tra la Nissan e i francesi – secondo i rumors – potrebbe essere il primo passo verso la riapertura della trattativa con Fiat Chrysler interrotta il 5 giugno. Ufficialmente il gruppo presieduto da John Elkann continua a considerare chiusa la partita: il responsabile delle attivita’ europee, Pietro Gorlier, ha spiegato alle istituzioni locali di Torino e del Piemonte che “Fca avrebbe voluto l’accordo con Renault, ma ha trovato ostacoli in Francia piu’ politici che industriali e oggi non ci sono le condizioni per procedere. La situazione e’ completamente ferma”. E’ evidente pero’ che le condizioni politiche che hanno finora bloccato il progetto di integrazione potrebbero cambiare. Il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe affrontare la questione con il primo ministro giapponese Shinzo Abe la prossima settimana al G-20 di Osaka.

Advertisement

Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

Pubblicato

del

Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

Continua a leggere

Economia

Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

Pubblicato

del

Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

Continua a leggere

Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

Pubblicato

del

Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto