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Economia

Blutec, c’è l’accordo per la cigs fino a fine anno

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A meno di dieci giorni dalla scadenza della cassa integrazione straordinaria per i 691 lavoratori della Blutec di Termini Imerese, si consuma uno scontro tra il governo e la Regione Sicilia sul futuro dello stabilimento chiuso da Fiat nel 2011. Mentre e’ in corso il tavolo sulla vertenza a Roma, dal ministero del Lavoro, filtra la notizia che la Regione non voglia farsi carico degli ammortizzatori sociali. Gli assessori regionali al Lavoro e alle Attivita’ produttive Antonio Scavone e Mimmo Turano chiedono l’immediata smentita al ministro Luigi Di Maio, accusato di cercare “un capro espiatorio”. “Abbiamo assicurato – spiegano – di destinare le risorse necessarie per coprire la cassa integrazione per la Blutec per quest’anno, con l’impegno del ministero che nel 2020 saranno rimpinguate”. Dopo una discussione raccontata dai sindacati come “aspra” si trova l’accordo. La Regione Sicilia destinero’ circa 12 milioni di euro, dei 20 milioni di euro gia’ finanziati, per le aree di crisi complessa di Termini e di Gela, mentre i ministeri dello Sviluppo e del Lavoro mettono a disposizione fino a 30 milioni.

L’accordo sulla cigs, osserva il ministero dello Sviluppo economico in una nota, “consentira’ al Commissario giudiziale di avere il tempo necessario per poter presentare un piano su tutto il perimetro aziendale, individuare nuovi investitori e salvaguardare i lavoratori”. Durante l’incontro l’amministratore giudiziario ha descritto la gravita’ della situazione finanziaria e industriale in cui ha trovato Blutec quando ne ha assunto il controllo, a marzo, nell’ambito dell’inchiesta sui vertici aziendali per l’uso dei 21 milioni di fondi pubblici ricevuti di Invitalia. Ora le perdite mensili si sarebbero ridotte da un milione al mese a circa 350 mila euro e sarebbero in corso contatti con potenziali investitori. La proroga degli ammortizzatori era, per il segretario nazionale della Uilm Gianluca Ficco di “assoluta necessita’” per evitare un fallimento che avrebbe travolto le sette unita’ produttive fra Sicilia, Abruzzo, Basilicata e Piemonte. “Siamo riusciti a ottenere le condizioni per riaprire la partita”, osserva il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. Mentre la delegazione della Fiom si impegna a vigilare sull’erogazione degli ammortizzatori “nel minor tempo possibile”.(

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Economia

Nasce il Consiglio superiore dell’economia, focus su fisco

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Un Consiglio superiore dell’economia e delle finanze da costituire all’interno del ministero di Giancarlo Giorgetti. Lo prevede un emendamento della Lega al dl P.a approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera. Il nuovo organo avrà come compito quello di “coadiuvare le attività del ministero dell’Economia anche relativamente all’attuazione della riforma fiscale e alla predisposizione del codice del diritto tributario”.

Si tratta di un “organo di studio e alta consulenza per il ministro dell’Economia e delle finanze e, ove nominato, per il vice ministro dell’Economia e delle finanze nelle materie economico-finanziaria, fiscale e della disciplina antiriciclaggio”, recita l’emendamento. Il Consiglio superiore dell’economia e delle finanze sarà composto da non più di dieci componenti nominati dal ministro tra gli ufficiali del corpo della guardia di finanza, dirigenti dell’amministrazione, professori universitari, magistrati e avvocati dello Stato in servizio. Ai componenti spetta un compenso mensile che sarà determinato con decreto nel limite massimo annuo di 500 mila euro.

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Cronache

Redditi 2024: superata quota 1.000 miliardi, ma l’Italia resta spaccata tra Nord e Sud

I dati del Mef mostrano una crescita dei redditi medi, ma evidenziano profonde disuguaglianze territoriali. Portofino il Comune più ricco grazie a Pier Silvio Berlusconi.

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Nel 2024 i redditi dichiarati dagli italiani, relativi all’anno d’imposta 2023, hanno superato per la prima volta i 1.000 miliardi di euro, attestandosi a 1.027,7 miliardi, con oltre 42,5 milioni di contribuenti. È quanto emerge dai dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che tracciano un quadro di crescita generale — +5,9% rispetto all’anno precedente — ma anche di forti disuguaglianze economiche e geografiche.

Redditi in aumento, ma concentrati

Il reddito medio dichiarato nel 2023 è stato pari a 24.830 euro, con un incremento del 5% rispetto al 2022. La crescita è spinta soprattutto dalla ripresa post-pandemica, ma i numeri evidenziano una concentrazione della ricchezza: il 78% dei contribuenti (con redditi fino a 35 mila euro) dichiara solo il 36% dell’imposta netta totale, mentre il restante 64% è in capo al 22% dei contribuenti con redditi superiori. I cosiddetti “Paperoni”, ovvero chi supera i 300 mila euro lordi l’anno, rappresentano appena lo 0,2% del totale, ma versano il 7,1% dell’intero gettito Irpef.

Portofino, Lajatico e Basiglio: i Comuni più ricchi d’Italia

Anche quest’anno il Comune più ricco d’Italia è Portofino (Genova), con un reddito medio di 94.505 euro. A determinare il primato è soprattutto la residenza di Pier Silvio Berlusconi e della sua famiglia, che dopo la spartizione dell’eredità del padre Silvio ha trasferito i propri interessi nella località ligure.
Secondo posto per Lajatico (Pisa), con 61.980 euro di media, spinto dalla residenza di Andrea Bocelli. Al terzo postotroviamo Basiglio (Milano), con 50.807 euro, storicamente legato alla famiglia Doris, fondatrice di Banca Mediolanum.

I rifugi ricchi della provincia

A sorpresa, Solonghello (Alessandria) conquista il quarto posto nazionale con un reddito medio di 47.801 euro, nonostante i soli 197 abitanti. Merito — secondo il sindaco Mario Auritano — di investimenti stranieri e della storica presenza di Bulgari. Seguono Cusago (Milano) e Torre d’Isola (Pavia), segno che la ricchezza tende a spostarsi verso la provincia.
La prima grande città a comparire in classifica è Milano (ottava) con 38.989 euro. Roma, invece, non entra nemmeno nelle prime venti posizioni, con un reddito medio di 30.173 euro.

Nord e Sud sempre più distanti

Il report conferma un profondo squilibrio tra Nord e Sud Italia. La Lombardia guida la classifica regionale con un reddito medio di 29.120 euro, seguita da Bolzano (28.780 euro) ed Emilia-Romagna (27.080 euro). In fondo alla graduatoria troviamo la Puglia (19.600 euro), il Molise (19.570 euro) e la Calabria, con appena 18.230 euro medi dichiarati.

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Economia

Balzo utile e ricavi, Netflix sopra le attese

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Netflix archivia un trimestre sopra le attese complice l’aumento dei prezzi e alcuni successi nella sua programmazione, quale Adolescence. E precisa: la recente incertezza economica non sta avendo impatto sulle attività della società. “Il 2025 è iniziato bene. Stiamo realizzando le nostre priorità per quest’anno: migliorare l’offerta di serie e film, far crescere il business pubblicitario, sviluppare nuove iniziative e mantenere una solida crescita di fatturato e profitti”, ha detto il colosso della tv in streaming nella lettera gli azionisti. Nei primi tre mesi dell’anno Netflix ha registrato ricavi in aumento del 12,5% a 10,54 miliardi di dollari. L’utile netto è salito a 2,89 miliardi, o 6,61 dollari per azione. Per il secondo trimestre, il colosso della tv in streaming prevede ricavi per 11,03 miliardi e un utile di 7,03 dollari per azione.

“Continuiamo a stimare ricavi per il 2025 fra i 43,5 e i 44,5 miliardi di dollari”, una cifra che si basa su una “crescita” degli utenti e più alti prezzi di abbonamento”, mette in evidenza Netflix dicendosi “ottimista” sulla programmazione per il 2025, che include il “ritorno di alcuni successi, finali di serie e nuove scoperte e sorprese inaspettate”. Il colosso della tv in streaming mette in evidenza di essere concentrato ad attuare una strategia per continua a migliorare e ampliare la sua offerta di intrattenimento così da soddisfare i suoi oltre 700 milioni di clienti, di cui i due terzi vivono fuori dagli Stati Uniti. Proprio per questo Netflix sta spendendo miliardi di dollari per realizzare programmi all’estero.

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