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Nigeria, banditi assaltano canonica e rapiscono un altro parroco

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Non si arresta la piaga dei rapimenti di sacerdoti in Nigeria. Il parroco padre Thaddeus Tarhembe è stato rapito nella parrocchia di Sant’Anna nel consiglio locale di Ibi dello dello Stato di Taraba (Nigeria nord-orientale) nelle prime ore di ieri, domenica 29 ottobre. Secondo le testimonianze di alcuni parrocchiani, una banda composta da numerosi individui armati ha fatto irruzione nella parrocchia e ha portato via il sacerdote, riferisce l’agenzia vaticana Fides. Mons. Mark Nzukwein, vescovo di Wukari, in una dichiarazione rilasciata tramite il direttore della comunicazione della diocesi, ha confermato che il parroco è stato rapito nella canonica della parrocchia. Anche la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre dice su Twitter che “prega per questo ennesimo sacerdote rapito e chiede ancora una volta sicurezza per la comunità cristiana locale”.

Quella dei rapimenti a scopo di estorsione è diventata da tempo in Nigeria una vera e propria “industria”. A farne le spese sono cittadini comuni ma spesso anche personale ecclesiastico, catturato nel corso di rapimenti stradali o come in questo caso, in veri e propri assalti, di solito notturni, a conventi e case parrocchiali. È di pochi giorni fa l’incursione di una banda di pastori Fulani nel monastero benedettino di Eruku nello Stato di Kwara, nella Nigeria centro settentrionale con la cattura di un novizio, Godwin Eze, poi ucciso dai rapitori e il corpo gettato nel fiume, e di due postulanti, Anthony Eze e Peter Olarewaj, in seguito rilasciati.

“Padre Godwin Eze è’ stato ucciso per spaventare i due postulanti che erano stati rapiti con lui”, hanno detto a Fides i benedettini del convento di Eruku. “Il nostro monastero si trova in una zona isolata, circondato dai campi da noi coltivati. Non abbiamo una recinzione ed ora abbiamo timore ad andare a coltivare la terra anche perché i banditi hanno minacciato di tornare”, hanno aggiunto i religiosi. Nello Stato di Taraba a fine settembre la polizia ha annunciato l’arresto di 20 presunti appartenenti a una banda dedita ai sequestri di persona, che ha portato al recupero di una somma di denaro frutto dei riscatti pagati dalle famiglie di diversi rapiti, e di diverse armi.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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