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Cronache

Nell’arsenale della camorra sequestrato a Sant’Antimo c’erano anche razzi per abbattere veicoli a distanza

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Un arsenale della camorra o comunque armi a disposizione di qualche organizzazione criminale per fatti di sangue o allo scopo di intimidire vittime di estorsioni o per imporre il controllo del territorio. Nel corso di un servizio di controllo i carabinieri hanno eseguito un maxi sequestro di armi a Sant’Antimo. In un vano contatori di una palazzina in fase di ristrutturazione di Via Solimena i militari hanno rinvenuto 2 rivoltelle – una 357 magnum e una Colt 38 – una semiautomatica calibro 8mm, 2 fucili da caccia Beretta cal. 12 e 106 proiettili di vario calibro.

Tra le armi anche 5 razzi di fabbricazione jugoslava, largamente utilizzati durante la guerra dei Balcani. In un borsone anche una giubba, un berretto e una paletta della polizia municipale del Comune di Dragoni (CE) e ben 820 grammi di marijuana suddivisi in 9 confezioni. Armi da guerra che forse servivano per fare una guerra a Sant’Antimo, paesone a nord di Napoli da sempre ricettacolo di una criminalità violenta e sanguinaria che ha seminato morti negli anni per il controllo del business della droga e delle estorsioni.  Il sequestro è stato operato a carico di ignoti, la palazzina è di quelle delle case popolari, pertanto il proprietario è lo Stato. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici a Roma, nel gabinetto del Racis (Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) per verificare se sono state utilizzate in questi anni per compiere omicidi o altri fatti di sangue.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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