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Navalny, in Russia è stata chiesta la mia carcerazione

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Una nuova spada di Damocle pende sulla testa di Aleksey Navalny. Il rivale numero uno di Putin ha annunciato che le autorita’ penitenziarie di Mosca chiedono la sua carcerazione accusandolo di aver violato i termini della sospensione condizionale della pena concessagli per una controversa condanna di piu’ di sei anni fa. La sentenza e’ vecchia ma la grana giudiziaria e’ del tutto nuova e secondo gli alleati di Navalny il suo vero obiettivo sarebbe quello di ostacolare il ritorno in Russia del trascinatore delle proteste anti-Putin. La tempesta era nell’aria. Navalny e’ ancora in Germania, in convalescenza dopo il presunto avvelenamento che ha fatto a lungo temere per la sua vita e per il quale il Cremlino resta il principale indiziato. Eppure questo non ha impedito al servizio penitenziario di lanciargli un grottesco ultimatum che si potrebbe piu’ o meno sintetizzare cosi’: “O torni a Mosca entro domattina o rischi di finire dietro le sbarre”. Era il 28 dicembre quando le autorita’ hanno inviato questo avvertimento al dissidente chiedendogli di presentarsi davanti al giudice di sorveglianza in tempi record sulla base di una sentenza del 2014 da molti ritenuta di matrice politica. Il periodo di prova sarebbe scaduto appena due giorni dopo, il 30 dicembre. Quel vecchio processo – bocciato dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo – riguardava una presunta truffa alla societa’ francese di cosmetici Yves Rocher e si concluse con la condanna di Aleksey Navalny e di suo fratello Oleg a tre anni e mezzo di reclusione. Allora all’oppositore fu concessa la sospensione condizionale della pena, ma suo fratello Oleg fini’ davvero in carcere. “Putin e’ cosi’ infuriato per il fatto che sono sopravvissuto all’avvelenamento che ha ordinato al servizio penitenziario federale di andare in tribunale e chiedere di trasformare la mia condanna con la condizionale in una condanna reale”, ha commentato Navalny su Twitter pubblicando uno screenshot del database del tribunale di Mosca che riguarda il suo caso. “Cos’altro inventarsi per far in modo che Navalny non torni in Russia?” ha twittato a sua volta la portavoce del dissidente, Kira Yarmish. Navalny adesso rischia in effetti di finire in carcere tornando in patria. I suoi guai con la giustizia non si limitano infatti al caso Yves-Rocher. Appena un paio di settimane fa l’oppositore e’ stato accusato dagli investigatori russi di aver speso per fini personali circa 3,9 milioni di euro raccolti dalle sue organizzazioni non-profit, compresa la Fondazione Anticorruzione che tante volte ha messo in imbarazzo Putin e i suoi piu’ stretti alleati. Si tratta dell’ennesima tegola giudiziaria per Navalny, che entra ed esce dal carcere per le sue proteste antigovernative. Ma stavolta il rischio e’ elevato: una condanna potrebbe costringere il dissidente a trascorrere fino a dieci anni dietro le sbarre.

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Zelensky a Roma per i funerali di Papa Francesco, forse incontra Trump

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.

Incertezza fino all’ultimo sulla presenza

Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.

Un momento solenne di rilievo internazionale

La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.

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Sondaggio Nyt, tasso di approvazione per Trump crolla al 42%

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Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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