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Economia

Nasce il gigante farmaceutico dei medicinali contro il cancro, Bristol-Myers Squibb dell’italiano Giovanni Caforio acquista Celgene

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Bristol-Myers Squibb acquista Celgene e dà vita a un gigante dei medicinali contro il cancro guidato dall’italiano Giovanni Caforio, attualmente numero uno di Bristol-Myers. L’operazione è una delle maggiori della storia dell’industria farmaceutica: vale 74 miliardi di dollari, che salgono a 90 miliardi incluso il debito. Le nozze sembrano indicare per Big Pharma il possibile riaccendersi del risiko di fusioni e acquisizioni dopo un periodo di relativa calma. In base all’accordo gli stockholder di Celgene riceveranno un’azione di Bristol-Myers Squibb e 50 dollari in contanti per ogni titolo in loro possesso. Una volta completata l’operazione, secondo le stime nel terzo trimestre, gli azionisti di Bristol-Myers avranno il 69% della nuova societa’, mentre quelli di Celgene il restante 31%. Gli investitori di Celgene brindano all’intesa, con la quale i titoli schizzano in Borsa di oltre 22%.

Giovanni Caforio. Ceo di Bristol-Myers Squibb

Freddi invece quelli di Bristol-Myer, che arriva a perdere piu’ del 12%. A pesare sono i timori su Revlimid, il farmaco piu’ venduto da Celgene, e che dal 2022 si trovera’ ad affrontare la concorrenza di prodotti generici equivalenti. Revlimid ha contribuito per 8,2 miliardi di dollari ai ricavi complessivi di Celgene nel 2017, pari a 13 miliardi di dollari. E quindi l’aumentare della concorrenza per il farmaco preoccupa visto il possibile impatto che potrebbe avere. Caforio pero’ rassicura: ”L’accordo non riguarda il Revlimid” e Bristol-Myers lo ha cercato per le nuove vendite che i medicinali in via di sviluppo nei laboratori Celgene possono portare. ”Con Celgene creiamo un leader innovativo con prodotti in fase di sviluppo che porteranno una crescita sostenibile e offriranno nuove opzioni per i pazienti” spiega Caforio, precisando come l’accordo porta il portafoglio prodotti in via di sviluppo di Bristol-Myers su un ”livello fondamentalmente diverso”.

Le due societa’ insieme hanno nove prodotti che realizzano singolarmente piu’ di un miliardo di dollari di ricavi l’anno, mentre altri dovrebbero essere lanciati a breve e tradursi in potenziali ulteriori 15 miliardi di dollari di fatturato. Le nozze comunque presentano delle insidie per Bristol-Myers, soprattutto se oltre al Revlimid dovessero spuntare altri problemi con il portafoglio prodotti di Celgene. A questo si aggiunge il fatto che le due societa’ hanno culture profondamente diverse, il che rischia di tradursi in attriti durante l’integrazione delle loro attivita’.

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Economia

Di qualità l’85% nostra acqua potabile, é da fonti sotterranee

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L’85% dell’acqua potabile in Italia proviene da fonti sotterranee a garanzia di una generale maggior qualità perché più protetta, un fattore che mitiga l’impatto negativo sulla salute, collocando il nostro Paese tra quelli più virtuosi in Europa (6° posto). Secondo i dati elaborati da TEHA e resi noti durante la sesta edizione Community Valore Acqua per l’Italia che include 42 tra aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua, gli anni di vita in buona salute persi dagli italiani a causa di scarsa igiene e qualità dell’acqua è di 9,4 anni ogni 100mila abitanti contro una media continentale di 16 anni. Il primato spetta alla Finlandia con soltanto 5,5 anni ogni 100mila abitanti sottratti a una vita in salute. Tuttavia, la situazione negli ultimi 30 anni è migliorata con un passo più lento rispetto alla media europea: se la media Ue è migliorata del 41% (quella finlandese del 75,8%), il nostro Paese non è andato oltre il 12,9% (23° posto in Europa).

“L’acqua ha un ruolo fondamentale sulla salute della popolazione -commenta Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti e TEHA Group: l’Italia ha una dotazione di acqua di alta qualità, quella potabile viene prelevata prevalentemente da fonte sotterranea a garanzia di una maggiore salubrità. In Valle d’Aosta e Umbria la totalità dell’acqua potabile proviene da fonti sotterranee, in Puglia (44,9%), Sardegna (21,6%) e Basilicata (19,2%). Meglio di noi, in Europa, fanno solo Malta, Lituania, Danimarca, Slovenia e Croazia. Tuttavia, ad oggi, lo stato delle infrastrutture per il trattamento delle acque reflue e l’estensione del servizio non sono ancora competitivi: ancora oggi 1,3 milioni di italiani vivono in 296 Comuni privi del servizio di depurazione, soprattutto in Sicilia dove il 13% dei cittadini non è servito con rischi in termini di disinfezione e di prevenzione delle contaminazioni”.

“L’Italia -aggiunge Benedetta Brioschi, di TEHA – può vantare una scarsa presenza di nitrati nelle acque sotterranee (17,8mg/ litro quando lo standard imposto dalla UE è di 50mg/litro) garantendo così alta qualità e anche una bassa presenza di fosfato nei fiumi: solo lo 0,05 mg/litro quando il limite è di 0,1 mg/litro. Non solo, l’Italia è tra i 10 Paesi più virtuosi in UE per riduzione dell’utilizzo di pesticidi a conferma di come l’intero tessuto economico del Paese lavori per migliorare il proprio impatto su ambiente e salute dei cittadini”.

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Economia

I Paesi Ue approvano i dazi sulle auto elettriche cinesi

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Via libera dei Paesi Ue all’introduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino. Lo si apprende da fonti europee a margine del voto a Bruxelles.

La votazione si è tenuta nel contesto del Comitato difesa commerciale (Tdi), composto per lo più da funzionari dei singoli governi e non dai Rappresentanti Permanenti. Tecnicamente il via libera si configura come una ‘no opinion’: la maggioranza qualificata per bocciare la proposta della Commissione sui dazi non è stata raggiunto e questo comporta che l’esecutivo Ue può approvare i dazi anti-Cina. Sulla proposta della Commissione di introdurre i nuovi dazi dieci Paesi si sono espressi a favore, cinque hanno votato contro e dodici sono stati gli astenuti. Numeri che non hanno permesso di raggiungere quindi la maggioranza qualificata necessaria per stoppare il testo. La Commissione quindi potrà procedere quando riterrà opportuno.

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Economia

Lenovo, Enza Truzzolillo è il nuovo AD e General Manager per Italia e Israele

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Lenovo ha annunciato la nomina di Enza Truzzolillo come Amministratore Delegato e General Manager per Italia e Israele, riconoscendo il suo contributo significativo all’interno dell’organizzazione dal 2014. Truzzolillo subentra a Emanuele Baldi, che ha guidato l’azienda per gli ultimi otto anni, mantenendo Lenovo ai vertici come partner tecnologico di riferimento per le principali aziende italiane.

Un percorso di eccellenza nel settore IT

Con oltre 30 anni di esperienza nel settore IT, Enza Truzzolillo ha sviluppato una profonda conoscenza del mercato Large Enterprise, distinguendosi per il suo approccio innovativo nello sviluppo di strategie che hanno permesso a numerose medie e grandi aziende italiane di abbracciare la trasformazione digitale. La sua leadership ha sostenuto molte imprese nel loro percorso di crescita, grazie a una gestione che mette al centro il cliente.

Le dichiarazioni di Lenovo e il futuro dell’azienda

Francois Bornibus, EMEA President di Lenovo, ha sottolineato come Enza Truzzolillo proseguirà il lavoro svolto da Baldi, guidando l’azienda in un’ulteriore fase di evoluzione: “Enza garantirà una continua evoluzione al percorso avviato efficacemente da Emanuele Baldi, che ha consentito a Lenovo di essere il partner tecnologico di riferimento delle principali aziende italiane”.

Bornibus ha inoltre evidenziato come l’approccio di Truzzolillo, focalizzato sul cliente, sia perfettamente allineato con la strategia di Lenovo, che punta a portare i vantaggi dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale a un pubblico vasto, dagli studenti ai professionisti e alle imprese di ogni dimensione.

Una leadership femminile e una passione per la vela

Enza Truzzolillo, 55 anni, è madre di due ragazzi e appassionata di vela. Il suo profilo riflette non solo una straordinaria carriera professionale, ma anche una vita personale equilibrata e ricca di passioni.

Nel concludere l’annuncio, Lenovo ha ringraziato Emanuele Baldi per il suo inestimabile contributo negli ultimi otto anni, che ha visto l’azienda crescere costantemente e rafforzare la propria posizione nel mercato.

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