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Napoli vola a +17, Lukaku e Leao rilanciano le milanesi

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Il Napoli vince in casa della Juventus cin un ol nel finale di Raspadori e s’invola verso il terzo scudetto con 17 punti di vantaggio sulla Lazio. Il tricolore è ora a 5 punti e dopo la delusione dell’eliminazione dalla Champiosn Spalletti e i suoi ragazzi possono fare festa. Poche occasioni nel primo tempo, poi nella ripresa Osimhen scheggia il palo e manca altre tre volte il gol dell’1-0. Dall’altra lo trova Di Maria nel finale ma l’arbitro annulla dopo l’on field review per un fallo di Milik su Lobotka. Nel recupero Raspadori segna il gol che manda ko i bianconeri. Inter a raffica, Milan con sicurezza. In attesa del doppio derby di Champions le due milanesi non mancano l’appuntamento con la vittoria per tenere nel mirino la soluzione di scorta per il 2023-2024, il quarto posto. Per grazia ricevuta Lukaku giochera’ in Coppa Italia, ma comincia a festeggiare anche in serie A: e’ il primo gol dopo agosto, la prima doppietta dopo oltre due anni, un’iniezione di fiducia corroborante per il finale di stagione saturo di impegni.

Al belga risponde Leao con una doppietta d’autore, che riporta al successo i rossoneri dopo due pareggi. Le fatiche di Champions per ora non pesano. C’e’ la regola del tre nelle prime tre gare del pomeriggio. Oltre all’Inter anche l’Udinese vince con tre gol di scarto (su una Cremonese avviata al ritorno in B) raggiungendo al nono posto Torino e Fiorentina, uno piu’ del Monza. I brianzoli infatti si impongono ai viola rimontando due gol con il sorpasso firmato su rigore da Pessina. Il Milan arpiona momentaneamente la Roma al quarto posto, in attesa del posticipo di domani con l’Atalanta.

Non e’ una passeggiata di salute perche’ il Lecce, dopo un rigore prima concesso e poi negato a Theo Hernandez (fosforescente con inguardabili capelli color fucsia), si mangia il vantaggio con un palo di testa di Bamba a porta spalancata. Tonali pero’ inventa un assist al bacio per Leo che di testa spiana la strada a Pioli. Nella ripresa il portoghese prima si divora il raddoppio poi lo trova con un diagonale e Pioli lo sostituisce regalandogli una standing ovation. Per il Lecce di Baroni uno stop previsto ma non indolore perche’ nella lotta salvezza il Verona e’ appena a due punti. Romelu Lukaku si risveglia da un lungo torpore, dopo una stagione sporcata dal disastro mondiale, segna una doppietta che riporta all’Inter al successo dopo cinque giornate (il primo in trasferta dopo due mesi) e rilancia le ambizioni dei nerazzurri. Un’altra boccata di ossigeno per Inzaghi, dopo la magnifica conquista della semifinale di Champions, che consente all’Inter di partire all’inseguimento del quarto posto in classifica

. L’Empoli tiene il campo dignitosamente per un tempo, ma poi cede progressivamente. Il belga porta in vantaggio i suoi con un diagonale, De Vrij colpisce una traversa, poi Lukaku raddoppia e alla fine regala un assist per Lautaro per il 3-0 finale. L’Empoli, vista l’avanzata del Verona, comincia a pensare che la salvezza, che credeva gia’ in cassaforte, deve essere conquistata giocando con meno sufficienza. Harakiri della Fiorentina, che comincia a pagare un aprile con tre impegni fissi a settimana. Dopo avere rischiato di dilapidare tre gol di vantaggio in Conference i viola partono con il turbo a casa del Monza. Due gol in 13′ con Kouame’ e Saponara sembrano mettere in cassaforte i tre punti.

Ma il Monza di Palladino e’ una cosa seria: dopo avere liquidato l’Inter, cucina a fuoco lento anche la Fiorentina, con il suo made in Italy costruito da Galliani con i soldi di Berlusconi. Il primo gol e’ fortunoso, con un tiro di Caprari deviato casualmente da Biraghi, ma il secondo e’ sulla coscienza di Martinez Quarta che si fa giocare da Mota. Il 3-2 di Pessina viene vanificato dal var, ma nella ripresa l’ex atalantino segna su rigore e sono tre punti pesanti. Dopo la Samp anche per la Cremonese la sconfitta alla 31/a giornata ha il sapore dell’addio alla serie A. Dopo le buone prove nelle due ultime gare vinte la squadra di Ballardini fa un tonfo pesante alla Dacia Arena. L’Udinese segna tre gol nel primo tempo e scala alcune posizioni. Indirizza la partita un gran tiro di Samardzic, che potra’ procurare una sostanziosa plusvalenza nel prossimo mercato (4 gol e 4 assist finora) e la Cremonese rischia l’imbarcata. Raddoppia Perez di testa, triplica Success che non ha tempo di festeggiare il suo primo gol perche’ esce per infortunio. Entra Beto che sfiora piu’ volte il poker.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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