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Napoli bello e cinico a Verona, vittoria con gol di Milik e Lozano: la Champions resta un obiettivo

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Bentegodi deserto. Il Napoli affronta l’Hellas Verona, squadra messa bene in campo che macina un bel gioco ed è in corsa per la Uefa. Per il Napoli è la prova del nove in campionato. Vincere è l’imperativo categorico per tenere accesa la speranza di conquistare la Champions. Mertens e Callejon partono dalla panchina, nel tridente di attacco Rino Gattuso inserisce Politano e Milik. In porta torna Ospina al posto di Meret, protagonista assoluto della vittoria della Coppa Italia.  Sulle magliette dei calciatori azzurri c’è una scritta dedicata a Mertens, migliore marcatore di tutti i tempi del Napoli con le sue 122 reti.

Rino Gattuso schiera una squadra molto aggressiva. Ai suoi chiede pressing a tutto campo, palla a terra, manovra e verticalizzazioni per liberare davanti alla porta gli attaccanti. È il Napoli che si rovescia subito in attacco e schiaccia il Verona nella sua area, costringendo la squadra veneta a giocare di rimessa. Al 17 minuto in una delle azioni corali di attacco degli azzurri, Zielinsky al centro dell’area riesce a girarsi e a battere a rete. Tiro bellissimo, grande parata del portiere. Al minuti 21, in una bellissima ripartenza, il Verona arriva praticamente fin dentro la porta di Ospina, ma Zaccagni riesce a toccare la palla e a metterla fuori. Al minuto 38 su un calcio d’angolo procurato da Demme, cross da sinistra, grande elevazione di Milik che incorna di testa e mette la palla in rete alle spalle di Silvestri. Per Arek Milik è il gol numero 10 in campionato. Vantaggio del Napoli.

Il secondo tempo comincia subito col Napoli in attacco che dopo pochi secondi arriva sotto la rete di Silvestri prima con Milik che batte a rete e poi con  Allan, in entrambe i casi il portiere è bravo a respingere.  Al minuto 53 ancora il Napoli che va al tiro con Politano da fuori. Silvestri smanaccia  a lato. Al minuto 58 l’arbitro si inventa un cartellino giallo per un tocco di mani di Koulibaly che ha le braccia attaccate al corpo. Poi dopo due minuti non vede un fallo di mani dell’attaccante del Verona e assegna un gol, ma è costretto e rivedere la decisione per le proteste di tutti i calciatori. Va a guardare al Var non assegna più la rete irregolare.

Il Napoli continua a macinare gioco e ad arrivare sotto rete di Silvestri.  Zielinsky è l’uomo ovunque del Napoli, non spreca un pallone. Al 90 minuto, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, Lozano mette dentro un calcio d’angolo bellissimo battuta da sinistra da Ghoulam. È il 2 a 0. Partita finita. Passa un minuto e al 92, sempre Lozano lanciato in rete, non riesce a insaccare.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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