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Esteri

Monito d’Israele ai reporter: non garantiamo sicurezza a Gaza

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“Non possiamo garantire la sicurezza dei giornalisti che operano nella Striscia di Gaza”. E’ secco il monito lanciato dall’esercito israeliano ai giornalisti impegnati a seguire il conflitto mediorientale, anche e soprattutto a spese della propria vita. In una lettera alle due agenzie di stampa internazionali Reuters e France Presse, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che stanno “prendendo di mira tutte le attività militari di Hamas in tutta Gaza”, aggiungendo che la fazione palestinese ha deliberatamente effettuato operazioni militari “nelle vicinanze di giornalisti e civili”.

Nella lettera di cui riferisce il Guardian, l’esercito di Israele ha osservato che i suoi attacchi ad alta intensità contro obiettivi di Hamas potrebbero causare danni agli edifici circostanti e che i razzi del movimento terrorista che guida la Striscia potrebbero anche esplodere e uccidere persone all’interno di Gaza. Moniti che seguono la pesante scia di sangue ai danni dei professionisti dell’informazione e dei media, con un drammatico bilancio di vittime.

Stando ad un conteggio del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), sono almeno 29 i reporter che hanno perso la vita dal 7 ottobre scorso nella guerra tra Israele e Hamas. “Le ultime tre settimane sono state il periodo più sanguinoso degli ultimi decenni per i giornalisti che si occupavano dei conflitti. Di quelli uccisi, almeno 24 erano palestinesi, quattro israeliani e uno libanese”. Il Cpj oggi si è detto “fortemente allarmato” dalle notizie di un blackout delle comunicazioni a Gaza. In una nota sul suo sito web, il Comitato ha sottolineato che il mondo sta “perdendo una finestra sulla realtà” di ciò che sta accadendo a Gaza, poiché gli organi di stampa perdono i contatti con i loro corrispondenti sul campo.

“Un blackout delle comunicazioni è un blackout delle notizie – ha ricordato -. La guerra Israele-Gaza è entrata in una nuova fase con bombardamenti intensificati e operazioni di terra da parte delle forze israeliane” e questo “può portare a gravi conseguenze con un vuoto informativo indipendente e fattuale che può essere riempito con la disinformazione”.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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