Collegati con noi

Sport

Milan, Conceiçao ha la valigia pronta: se perde il derby con l’Inter….

Pubblicato

del

E’ un Milan in crisi che sbaglia l’approccio alle partite, che si rivoluziona dopo soli sei mesi dall’inizio di un nuovo ciclo, che dice addio a Morata per Gimenez, che ha già cambiato allenatore ma che – al di là del trionfo in Supercoppa – è ancora lontano dal risolvere i suoi problemi. Un Milan che, alla vigilia del derby, vive una realtà opposta all’Inter. I rossoneri depressi, fragili e disattenti; i nerazzurri solidi, costanti e vincenti. Sergio Conceiçao forse non si aspettava tante difficoltà quando ha accettato la panchina rossonera: “Ogni allenatore vuole la perfezione. Noi qua dobbiamo lavorare per avere la base. Io come allenatore ho sempre le valigie pronte. Potevo guadagnare dieci volte di più in altri club che mi hanno cercato. Sono venuto qua perché credo si possa fare qualcosa di importante. So che è uno dei momenti peggiori della storia del Milan, ne sono cosciente e lavoriamo per questo”.

Il Milan ha vissuto periodi molto più complicati, lontano dall’Europa, bivaccando a metà classifica. Non è il momento storico peggiore ma qualcosa va cambiato e in fretta. Così è iniziata una rivoluzione, trattative di mercato permettendo. Dopo aver detto addio a Fonseca, il Milan saluta anche Morata. “Io parlo tutti i giorni con i giocatori. Le situazioni di mercato sono quelle che sono. In un matrimonio ci deve essere la volontà del marito, della moglie e anche del prete…”, spiega Conceiçao parlando della cessione dell’attaccante spagnolo al Galatasaray.

Arriva Gimenez che sicuramente garantirà qualche gol in più, ma l’allenatore rossonero non vuole fare commenti. Un altro rinforzo oltre a Walker che potrebbe partire titolare nel derby “sta lavorando bene ed è una soluzione per domani”. Anche perché Calabria ha detto addio. “E’ come lasciare la moglie. E’ difficile e mi mancherà tutto”, racconta il difensore in lacrime lasciando Milanello. Tanti intrecci che destabilizzano l’ambiente.

“Ho già detto che un mese di mercato aperto è troppo lungo, anche per la mente dei giocatori. Smuove a livello emozionale. Leggo tante cose, bugie che aumentano le difficoltà. Se avete qualche dubbio – si sfoga Conceiçao – chiedete, ci vediamo ogni tre giorni. Ma alcune bugie fanno male e non è facile gestire un gruppo con queste notizie, dovrei gestire il tanto lavoro che ho sul campo e alle volte mi ritrovo a gestire cose che non mi appartengono”.

Nel dettaglio, però, l’allenatore non spiega cosa è stato scritto di sbagliato. Di certo rimanda al mittente le critiche che sono state fatte al suo atteggiamento spesso troppo istintivo e incontrollato. “Le persone confondono la mancanza di tranquillità con la passione. Io vivo le partite con emozione e passione, non significa che sono arrabbiato. Alle volte lo sono, ma non è un segno di nervosismo della squadra. Ho la convinzione che abbiamo lavorato per fare una buona partita per il derby ma domani vivrò con passione”.

Non ci sarà un clima facile a San Siro. La Curva Sud continuerà probabilmente a contestare la proprietà e ci si aspetta una reazione importante dopo la sconfitta in Champions. Il derby potrebbe essere la partita giusta per il riscatto, oppure una gara che certifica il crollo. Novanta minuti che segneranno la stagione rossonera.

Advertisement

Sport

Calcio: si ritira Sara Gama, esempio anche nel sociale

Pubblicato

del

Campionessa in campo e fuori al punto da meritarsi l’appellativo di “leggenda”, come l’ha definita la Juventus. Sara Gama ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, la calciatrice ha detto basta a 36 anni. Triestina come la mamma, ma con il sangue congolese di papà, ha annunciato il ritiro attraverso un lungo videomessaggio: “Oggi quel pallone lo calcio e lo lascio andare. Con orgoglio, con gratitudine, con il cuore pieno: è il mio addio al calcio giocato. L’amore per questo sport e per le sue persone resta con me per sempre” la frase per salutare tutti dopo due minuti di ricordi e di emozioni. Ha provato a racchiuderli in una clip da 120 secondi, ma la sua carriera meriterebbe ben più spazio: è iniziato tutto da Trieste alla Polisportiva San Marco, poi è stata una parabola crescente tra Tavagnacco, Chiasiellis, Pali Blues fino ad arrivare a Brescia e Paris Saint Germain. Nel 2017 ecco la chiamata della Juve. “Un club che ha fatto diventare realtà anche i sogni che non sapevamo di avere” l’ha descritta Gama, ma nel frattempo aveva già vinto uno scudetto, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia, oltre a un Europeo Under 19 con l’Italia.

Già, perché tra azzurro e bianconero, Gama sale davvero alla ribalta del calcio femminile e non solo. Oltre agli indiscutibili valori tecnici, la calciatrice ne ha anche umani, tanto da spendersi in prima persona per alcune grandi battaglie: ha mandato messaggi forti contro il razzismo, si è battuta per le tutele sociali e previdenziali del calcio femminile, è stata eletta vicepresidente dell’Aic nel 2020 e nel 2021 è entrata nella Commissione Nazionale Atleti del Coni. Così, il colosso di giocattoli Mattel l’ha addirittura inserita tra le 17 personalità femminili in occasione della “Giornata internazionale della donna” nel 2018, creando pure una bambola Barbie a lei dedicata. Sui social Gama ha ricevuto applausi e complimenti nel giorno del ritiro, poi c’è una lunga lettera della Juve: “Grazie per quello che ci hai insegnato e per tutto quello che hai fatto indossando la nostra maglia, la tua maglia. Sarebbe stato impossibile desiderare di meglio” l’omaggio dei bianconeri dopo 153 presenze e 12 trofei in otto anni insieme.

Continua a leggere

Sport

Le quattro giornate di Napoli, McTominay jolly di Conte

Pubblicato

del

Una fuga che può portare allo scudetto, in una Napoli che esulta ma sta attenta alla superstizione, che celebra il successo e il primato solitario ma aspetta l’aritmetica prima di festeggiare. E’ trascorso così il lunedì successivo al 2-0 sul Torino che per gli azzurri ha significato la terza vittoria consecutiva, nella giornata segnata dallo stop dell’Inter che ha rimediato di contro la terza sconfitta di fila tra campionato e coppe. Risultati che segnano il sorpasso, con il Napoli che ora ha il pallino in mano a quattro giornate dalla fine del campionato con tre punti di vantaggio in classifica sui nerazzurri secondi. L’entusiasmo però può essere pericoloso come sottolinea su Instagram il capitano azzurro Di Lorenzo, che da napoletano adottivo scrive: “A meglio parola è chella ca nun se dice”.

‘La migliore parola è quella che non si dice’ è il proverbio partenopeo che accompagna e nasconde la parola scudetto, un sogno che sembrava impossibile e che invece ora diventa una meta a portata di mano. Perché le parole migliori oggi arrivano in campo dai giocatori di una squadra che il tecnico Conte ha saputo far crescere alla perfezione, con una rosa compatta, che sta dimostrando di saper affrontare al meglio anche le assenze e i cui talenti ormai hanno imparato alla perfezione il calcio della serie A.

E’ il caso di Scott McTominay, la nuova star della città, già ribattezzato dai tifosi ‘McFratm’, a indicare che lo scozzese ormai è sentito come un ‘fratello, uno dei loro, e che ieri ha siglato una doppietta arrivando a 11 gol in campionato, numero da capocannoniere tra i centrocampisti visto che ha superato la star del Milan Reijnders, fermo a 10. Lo scozzese ha imparato bene il calcio italiano, dimenticando le galoppate che faceva al Manchester United per specializzarsi nell’interdizione degli attacchi avversari e nell’inserimento nelle aree avversarie. L’ultima dimostrazione ieri contro il Torino quando è stato ancora una volta decisivo. E’ la nuova stella del centrocampo, in una città che per anni ha amato Hamsik, che adora Lobotka ma che ora sogna grazie a McTominay, l’uomo che trova i varchi nelle difese avversarie spesso ipnotizzate dai movimenti di Lukaku e Politano, in grado di aprire gli spazi giusti per gli inserimenti dello scozzese.

Il Napoli ha dimostrato di avere la pelle dura per puntare al titolo. Ora però bisogna continuare per le altre quattro partite, come ha sottolineato ieri Conte. La prossima è in casa di un Lecce che lotta per la salvezza, in uno stadio che ha messo in vendita 1075 posti nel settore ospiti e che sarà invaso dai tifosi azzurri residenti in Puglia e altre regioni vicine. Dopo i giallorossi le sfide contro Genoa, Parma e Cagliari. Nessuna partita di vertice, ma il pericolo resta vivo per una squadra che deve fare anche i conti con una rosa stanca, come dimostrato da Olivera e Lobotka che ieri hanno terminato la gara esausti. E risposte si aspettano anche da Buongiorno, che dopo il dolore alla coscia destra mette di nuovo in pericolo l’equilibrio della difesa di Conte.

Continua a leggere

Sport

Manna: Conte e i giocatori del Napoli hanno fatto un lavoro incredibile

Pubblicato

del

”Se pensiamo da dove siamo partiti e guardiamo la nostra classifica a quattro giornate dalla fine del campionato dico che il lavoro della squadra e dell’allenatore è stato incredibile: se arriveremo in fondo sarà tutto merito loro”. A parlare è il direttore sportivo del Napoli capolista Giovanni Manna, premiato oggi a Coverciano come il migliore nel suo ruolo durante la manifestazione ‘Inside the Sport 2025’ promossa da Ussi e Mcl.

”Ringrazio chi mi ha scelto e voluto, per adesso siamo felici di quello che abbiamo fatto – ha aggiunto Manna – L’impegno della famiglia De Laurentiis è stato costante, il prossimo anno giocheremo la Champions e stiamo già programmando, il Napoli ha sempre investito nei calciatori anche se adesso siamo tutti concentrati sul presente”.

Sull’exploit di Mcominay che sta dimostrando di essere decisivo per la squadra e fra i migliori colpi di mercato il dirigente partenopeo ha dichiarato: ”Uno come lui non andava scoperto, sapevamo che era un calciatore importante, serviva solo metterlo al centro di un progetto preciso. Prima che guardi io un giocatore c’è un lavoro dello staff. La Premier è migliore campionato del mondo, con i calciatori migliori. Il livello è alto, c’è tutto, intensità, tecnica, tattica”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto