Collegati con noi

In Evidenza

Meloni: ricostruiamo l’Ucraina e presto entrerà nell’Ue

Pubblicato

del

L’Ucraina è un “avamposto della sicurezza europea” e l’Italia farà tutto il necessario per “accelerare” la sua adesione all’Ue. Il primo passo in questa direzione sarà iniziare a rimettere in piedi un Paese devastato dall’invasione russa, senza aspettare la cessazione delle ostilità. Con questo impegno il presidente Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e gran parte del governo hanno accolto la nutrita rappresentanza di Kiev arrivata a Roma per la conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina. Uno sforzo apprezzato da Volodymyr Zelensky, che in un video collegamento ha tenuto a ringraziare “tutti e personalmente” Meloni. Ed ha invitato le aziende italiane ad “aiutarci a costruire il nostro futuro, per i nostri figli e le nostre città”. La forza dei legami tra Italia e Ucraina è stata certificata al più alto livello. Mattarella, ricevendo al Quirinale la delegazione guidata dal primo ministro Denys Shmyhal, ha auspicato che il percorso di integrazione di Kiev nell’Ue si concluda “nel più breve tempo possibile”, alla luce del suo “impegno nel cammino di riforme per rispettare i parametri comunitari”. Un impegno che va premiato, gli ha fatto eco la premier Meloni, secondo cui “il futuro dell’Ucraina sarà di pace, benessere e sempre più europeo”.

I partner della Nato, in questa fase, sono concentrati sugli aiuti umanitari e militari per consentire a Kiev di resistere all’invasione russa, e “l’Italia continuerà a fare la sua parte, anche a livello multilaterale”, quando l’anno prossimo presiederà il G7, ha assicurato Meloni. Al tempo stesso, secondo la premier, occorre fare un passo in più già adesso: ossia “parlare di ricostruzione, che significa scommettere sulla vittoria e sulla fine del conflitto”. La conferenza di Roma è il primo mattone. Al Palazzo dei Congressi si sono riunite oltre mille aziende di entrambi i Paesi, associazioni di categoria come Confindustria e le istituzioni finanziarie internazionali. Dalle circa 600 imprese italiane sono arrivate idee per progetti in settori chiave quali infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia. “Il meglio del sistema Italia nelle sue filiere di eccellenza è a disposizione dei nostri amici ucraini”, ha sintetizzato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, assicurando che l’Italia sarà “in prima fila” per “modernizzare” l’Ucraina.

Un “valore aggiunto” per “immaginare una nuova Ucraina piena di lavoro, innovazione tecnologica e crescita economica, e in una parola pace”, ha sottolineato da parte sua il titolare dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Per risollevare l’Ucraina dalla macerie della guerra la Banca Mondiale ha stimato che servono 411 miliardi di dollari, e quindi sarà necessario il concorso del pubblico e dei privati, insieme con gli organismi internazionali, come la Banca europea per gli investimenti. L’Italia farà la sua parte, con 100 milioni di euro al fondo di garanzia proprio della Bei, ha reso noto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Gli ucraini sono soddisfatti. “Siamo ad un nuovo livello della partnership tra i nostri Paesi. Siamo uniti nella difesa e siamo uniti nella ricostruzione, che inizia adesso”, ha rilevato il premier Shmyhal. Mentre il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba attende le imprese italiane a braccia aperte: “Non bisogna considerare la guerra come un ostacolo per gli investimenti, il Paese è vitale”, ha assicurato. A sugello della missione romana è arrivato il ringraziamento di Zelensky per il sostegno a “360 gradi” da parte delle istituzioni e del popolo italiani. A cui è seguita una telefonata con Meloni per discutere – ha reso noto lui stesso – di una “ulteriore cooperazione nella difesa”. La premier si è augurata di riceverlo in Italia “il prima possibile”.

Al Palazzo dei Congressi è stata quindi avviata una nuova strategia per il futuro dell’Ucraina, con alcuni seguiti concreti: sono stati siglati diversi memorandum d’intesa, dalle ferrovie all’idroelettrico, passando per lo sviluppo del brand ‘Made in Ucraina’, a firma del ministro delle Imprese Adolfo Urso. Per Roma è un primo passo, a cui si intende dare un seguito. L’obiettivo, ha annunciato Meloni, è “ospitare” un evento “molto più grande nel 2025, la Ukraine Recovery Conference”. Zelensky, che la guerra vuole vincerla il prima possibile, spera che la ricostruzione “inizi prima” di quella data.

Advertisement

Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

Pubblicato

del

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

Continua a leggere

Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

Pubblicato

del

Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

Continua a leggere

In Evidenza

Doppio McTominay, il Napoli abbatte anche il Torino ed è capolista con 3 punti sull’Inter

Pubblicato

del

Il Napoli approfitta dello scivolone dell’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica a quattro giornate dalla fine. Gli uomini di Antonio Conte superano 2-0 il Torino nel match del Maradona: decide la doppietta di Scott McTominay.

I padroni di casa partono subito forte, creando grosse difficoltà ai granata prima con un batti e ribatti nell’area avversaria e poi con un errore di Milinkovic-Savic sulla pressione di Lukaku, su cui è decisivo il salvataggio di Maripan. Al 7′ ci pensa il solito Scott McTominay a sbloccare la contesa: lo scozzese si avventa su un cross basso di Anguissa ed infila la sfera alle spalle di Milinkovic-Savic.

Tifosi scozzesi. Presenza fissa al Maradona

All’11’ i ragazzi di Paolo Vanoli provano a reagire con una conclusione di Adams, che però viene successivamente fermato per fuorigioco. Qualche minuto più tardi il Torino si spinge in avanti con l’ex Elmas, il cui tiro viene deviato sui piedi di Biraghi che fallisce il cross. Gli ospiti fanno possesso palla, ma ad andare a segno è ancora il Napoli: al 42′ Scott McTominay realizza la sua personale doppietta, trovando la deviazione vincente sul traversone di Politano.

Nella ripresa la squadra granata cerca di accelerare le operazioni per riaprire la sfida, ma fa fatica a rendersi pericolosa dalle parte di Meret. Nel frattempo Antonio Conte deve fare i conti con gli infortuni di Buongiorno ed Anguissa, che vengono rispettivamente rilevati da Marin e Billing. Quest’ultimo è subito protagonista poiché al 61′ colpisce una clamorosa traversa su cross di Spinazzola. Al 78′ il neo-entrato Karamoh lascia partire un traversone insidioso, ma Olivera è attento e lo prolunga in calcio d’angolo.

Il secondo tempo del Napoli non è affatto fortunato sotto il punto di vista degli infortuni, dato che anche Lobotka accusa qualche problema fisico: lo slovacco viene sostituito a pochi minuti dal termine. Nel finale gli azzurri amministrano il 2-0 e portano a casa una vittoria fondamentale in ottica Scudetto. In virtù di questo successo, infatti, il Napoli torna in testa alla classifica salendo a 74 punti, a +3 sull’Inter. Nel prossimo turno i campani saranno impegnati nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce, in programma sabato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto