Una piattaforma web per segnalare “disfunzioni o criticità, ma anche aspetti positivi e virtuosi” di magistrati e personale amministrativo degli Uffici Giudiziari di Milano. L’ha attivata, primo in Italia, l’Ordine degli avvocati milanese. Nelle loro intenzioni lo strumento migliorerà il funzionamento della Giustizia e garantirà il pieno esercizio del diritto di difesa dei cittadini. Ma l’iniziativa potrebbe, secondo alcuni, avere il sapore di strumento di pressione o prestarsi a strumentalizzazioni. La procedura, spiega l’ordine, ottempera a quanto previsto dalla legge 31 del dicembre 2012, n. 247 (art. 29) e dai decreti legislativi n. 25/2006 e n. 160/2006.
Norme che danno agli Ordini forensi il compito di contribuire alla valutazione della professionalità dei magistrati. Un’attività quindi già obbligatoria per legge, ricorda l’Avvocatura milanese. Il passo in più, spiega, è l’attivazione della piattaforma. Il cui funzionamento pare abbastanza semplice. La piattaforma digitale, “riservata e sicura”, è accessibile solo per gli avvocati dall’area riservata del sito dell’Ordine. Una volta entrati, il sistema chiede ai legali di trasmettere le segnalazioni, dettagliate e corredate da documenti (come verbali, provvedimenti, o trascrizioni).
Le segnalazioni vengono poi ricevute da una Commissione per una valutazione preliminare e poi un parere al Consiglio dell’Ordine, cui spetta la decisione finale. Le segnalazioni ritenute “fondate” potranno poi essere trasmesse alle autorità competenti, ovvero i responsabili degli uffici giudiziari, per contribuire alle valutazioni di professionalità e alla risoluzione di eventuali disfunzioni. Impossibile però non pensare che una piattaforma simile, dove “l’identità del segnalante e dei soggetti coinvolti resta riservata fino all’eventuale trasmissione della segnalazione”, possa diventare a volte uno strumento di pressione nei confronti dei magistrati. Ma il presidente dell’Ordine, Antonino La Lumia, è netto: “Siamo orgogliosi di aver realizzato per primi una piattaforma che coniuga trasparenza, riservatezza e spirito collaborativo”.
Ogni segnalazione, spiega, sarà valutata con attenzione “in un’ottica di dialogo costruttivo con la magistratura”. Non solo. I dati personali inseriti nella piattaforma saranno trattati nel rispetto delle norme sulla privacy. La piattaforma quindi, per l’Ordine, rende la funzione prevista dalla legge “più trasparente, accessibile, efficace”. E, soprattutto “tutelante per il magistrato segnalato”.
Plaude all’iniziativa Enrico Costa, deputato di Forza Italia. “Gli avvocati potranno scrivere segnalazioni sull’attività dei magistrati, l’Ordine potrà farle proprie e indirizzarle al Consiglio Giudiziario affinché finiscano nel fascicolo delle valutazioni di professionalità (oggi positive al 99.6%) al Csm – scrive -. Una novità positiva, perché gli errori e i flop possano incidere sulle progressioni di carriera. L’Anm naturalmente protesta, perché giudica ogni critica ‘interferenza’, e cercherà di smontare anche questa novità, come è già riuscita a fare (trovando terreno fertile a Ministero e Csm) per il fascicolo per la valutazione del magistrato. Vigileremo perché non accada”.