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Medvedev domina Rune, a Roma il primo titolo sulla terra

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 Alla fine nemmeno la pioggia li vinse. Perché il maltempo spaventa ma certo non piega i due finalisti degli Internazionali, Holger Rune e Daniil Medvedev, ritardando di 45 minuti l’inizio di un match che dopo un’ora e 43 minuti di gioco ha incoronato il russo come nuovo re di Roma. Si è imposto con doppio 7-5, portando a casa il primo titolo sulla terra nel circuito dei grandi e stravolgendo ogni pronostico a inizio torneo, perché il n.3 del mondo si presentava nella Capitale con zero vittorie in tre partecipazioni agli Internazionali, una sola finale giocata sulla terra e un titolo conquistato su questa superficie a inizio carriera in un Futures.

Ma a volte succede che i pronostici vengano ribaltati e il risultato sono due settimane di grande tennis nelle quali ha battuto tutti: pioggia e avversari, perdendo solo un set. “Ho sempre creduto in me stesso – ha detto Medvedev durante la premiazione – Arrivato a Roma, mi sono sentito subito alla grande. Certo non posso dire che amo la terra rossa, ma sicuramente da questo momento mi piace di più”. Un torneo che si aggiunge a una collezione di altri 19, conquistati in altrettante diverse manifestazioni. Intanto a Roma c’è stata una finale che per la prima volta dal 2004 a oggi non ha visto giocare uno tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. Probabilmente l’inizio di una nuova era e se nel primo set è bastata una palla break a Daniil per chiudere 7-5, nel secondo passa la gara a rincorrere.

“Entrambi abbiamo iniziato un po’ nervosi, facendo qualche errore di troppo – ha spiegato il russo, risoprannominato Danilo dal tifo romano – Nel secondo invece lui ha cominciato alla grande, ragionando sempre di più, da quel momento è stato un top match”. Poi su Rune: “E’ stato un piacere condividere il campo con lui, ha una grande carriera davanti, piena di vittorie nei Masters 1000”. La testa ora andrà necessariamente al Roland Garros, perché se è vero come si dice che il vincitore di Roma diventa il favorito a Parigi, ecco allora che Alcaraz e Djokovic avranno una nuova spina nel fianco. Quella di Medvedev è una vittoria con cui cala il sipario sulla due settimane più funestata dalla pioggia della storia degli Internazionali. Per questo, qualche ora prima della finale, il presidente e ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli, ha annunciato la tanto attesa copertura del Centrale. “Il progetto di fattibilità è stato approvato ed entro il 2026 sarà pronto”. I cantieri, una volta avviati, dovrebbero durare tra i 18 e i 24 mesi e comunque “non toglieranno gli Internazionali dalla loro casa naturale – ci tiene a precisare Cozzoli – Perché si continuerà a giocare anche nel periodo dello svolgimento dei lavori”.

Da capire se in una nuova struttura sempre all’interno del parco del Foro Italico o in un Centrale a cantieri in corso, per un tetto che costerà circa 35 milioni di euro. Nel frattempo l’augurio di tutti è che il maltempo di questi giorni resto un caso isolato, anche se il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, sottolinea comunque come l’80/a edizione degli Internazionali sia stata da record nonostante la pioggia e il peggior risultato dell’anno degli italiani. Le presenze paganti sono state 298mila (l’obiettivo prefissato era di 300mila), il fatturato della biglietteria ha toccato i 22,5 milioni di euro e l’impatto economico sul territorio è stato di mezzo miliardo. “Se questi sono i risultati forse abbiamo sottostimato la portata dell’evento – ha detto Binaghi -. Per questo annuncio già che anche la prossima sarà un’edizione record”. Rispedisce al mittente anche le polemiche sul caro biglietti. “Secondo me costano poco – spiega -. Le logiche di mercato ci dicono che sono prezzi giusti, per questo non cambieremo quelli del Centrale”. A cambiare sarà il programma di gioco del prossimo anno perché si abbandonerà il modello Indian Wells, adottando quello di Miami e quindi con le semifinali maschili il venerdì e non il sabato come quest’anno. Appuntamento al 2024.

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Napoli, infortunio per Buongiorno: risentimento alla coscia. Anguissa e Lobotka ok

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Tensione in casa Napoli dopo la vittoria contro il Torino: Alessandro Buongiorno è stato costretto a lasciare il campo per un risentimento muscolare alla coscia destra. Il forte difensore azzurro, punto di riferimento della retroguardia, potrebbe aver subito una ricaduta rispetto a problemi fisici già accusati in passato.

Esami strumentali decisivi

Le condizioni di Buongiorno saranno valutate attraverso esami strumentali nelle prossime ore. Solo allora si potrà chiarire l’entità del problema e stabilire i tempi di recupero, nella speranza che non si tratti di un infortunio grave proprio nella fase decisiva della stagione.

Buone notizie per Anguissa e Lobotka

Più rassicuranti, invece, le condizioni di Zambo Anguissa, uscito per una botta al costato che, fortunatamente, non desta particolari preoccupazioni e sarà facilmente gestibile con le terapie. Nessun allarme anche per Lobotka, sostituito a causa di un semplice affaticamento e crampi, senza evidenza di infortuni muscolari.

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McTominay e Politano caricano il Napoli: lottiamo per il nostro sogno

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“Scudetto? Vediamo cosa succede, pensiamo partita per partita. Intanto ci troviamo davanti a tutti.” Con queste parole, il centrocampista del Napoli Scott McTominay ha commentato ai microfoni di Dazn la vittoria per 2-0 contro il Torino, che consolida il primato degli azzurri in Serie A.

McTominay, arrivato a Napoli con grande entusiasmo, ha sottolineato l’importanza di mantenere i piedi per terra e di concentrarsi su ogni singolo impegno, senza lasciarsi distrarre dalle prospettive di gloria.

A fargli eco, l’attaccante Matteo Politano, che ha speso parole piene di stima per il compagno di squadra: “McTominay è un ragazzo d’oro, speciale. Sempre con il sorriso, un lavoratore incredibile, siamo felici di averlo con noi.” Politano ha poi ribadito quanto la squadra meriti il traguardo: “Stiamo lavorando dal primo giorno con una dedizione incredibile. È giusto lottare per questo obiettivo. Sappiamo quanto abbiamo sudato per stare qui, ogni settimana è stata lunghissima.”

Il Napoli si gode il momento, ma la parola d’ordine resta una sola: concentrazione.

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De Laurentiis esulta ma invita alla calma: sangue freddo e concentrazione

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Sangue freddo. Calma e gesso. Forza Napoli sempre! Con queste parole affidate al social X, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha celebrato la vittoria degli azzurri contro il Torino, un successo che consente alla squadra partenopea di tornare da sola in testa alla classifica di Serie A.

Il messaggio di De Laurentiis non è solo un’esultanza, ma anche un richiamo alla lucidità e alla determinazione. Mancano infatti quattro giornate alla fine del campionato, e il presidente ha voluto sottolineare quanto sia fondamentale mantenere alta la concentrazione per raggiungere l’obiettivo più importante: la conquista dello scudetto.

La vittoria contro il Torino ha rinvigorito l’entusiasmo dell’ambiente napoletano, ma la strada verso il trionfo è ancora impegnativa. De Laurentiis invita tutti, squadra e tifosi, a non perdere la calma e a continuare a lottare con lo stesso spirito che ha riportato il Napoli in vetta.

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