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Cronache

Mazzette per posti letto Covid, arrestato architetto

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Tangenti per l’ampliamento della terapia intensiva per i post dedicati ai malati Covid. Per questo i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato per tentata concussione l’architetto Daniele Inserra, direttore dei lavori del progetto per la realizzazione di 16 posti di terapia intensiva del Policlinico ‘Martino’ di Messina. Un lavoro finanziato dalla Regione Siciliana tramite l’ufficio del commissario delegato per l’emergenza Covid-19. La Procura distrettuale etnea, che ha coordinato le indagini, lo accusa di avere “chiesto 35mila euro alla ditta incaricata della realizzazione dei lavori, la Leil costruzioni S.r.l. di Partinico (Palermo)”, con “l’implicita minaccia di non approvare un computo metrico relativo ad una variante dei lavori appaltati”. “Alla netta opposizione della ditta, che faceva presente come la societa’ non si era mai prestata ad ottenere lavori pubblici in cambio di tangenti – ricostruisce la Procura di Catania – l’indagato avrebbe proposto di mascherare l’esborso di denaro tramite l’affidamento da parte della ditta di una consulenza fittizia ad un tecnico di sua fiducia nell’ambito del suindicato progetto”. L’architetto aveva anticipato che avrebbe firmato la perizia di variante dei lavori lo stesso giorno della firma dell’incarico al tecnico indicato dall’indagato ma, spiega la Procura di Catania, il giorno in cui Inserra si e’ recato negli uffici della Leil costruzioni portando con se’ copia dell’incarico peritale gia’ firmato dal professionista di sua fiducia, ha trovato ad attenderlo i carabinieri che lo hanno arrestato. “L’architetto Inserra – si sottolinea dalla Procura – in sede di interrogatorio di garanzia, pur non rispondendo alle domande del Gip, ha ammesso la propria responsabilita’ per gli addebiti che gli venivano mossi. Il giudice per le indagini preliminari di Catania ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli arresti domiciliari”.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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