Collegati con noi

Cronache

Lo pneumologo, più la situazione si prolunga e peggio è

Pubblicato

del

“Come succede sempre in queste situazioni, più si prolunga lo stato acuto e più l’organismo si debilita ulteriormente. Si cammina su un crinale”: per Stefano Nardini, ex presidente della Società italiana di pneumologia, il percorso per un paziente che si trova in condizioni analoghe a quelle del Papa non è semplice. “L’immobilità e la ventilazione sono debilitanti per i muscoli respiratori e le vie respiratorie”, ha aggiunto. Sulla stessa linea è Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all’ospedale di Empoli e vicepresidente della Società italiana di medicina interna: “Anche la ventilazione non invasiva è uno stimolo infiammatorio” a causa delle pressioni elevate dell’aria che raggiungono bronchi e polmoni. “Per questo – ha aggiunto – sarebbe importante svezzarlo dalla ventilazione non invasiva. Il fatto che debba essere ventilato durante la notte è un fattore che preoccupa”, considerando che “si tratta di un paziente fragile, di 88 anni e con una patologia importante”. In casi analoghi, ha rilevato, “il recupero non è breve”.

Nel caso del Papa sembrano esserci “segnali positivi, anche se la prognosi è doverosamente riservata”. Anche per Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive e tropicali, “stiamo parlando di una persona che è per età, un 88enne, per comorbosità, con insufficienza respiratoria e un quadro di pneumopatia cronica, addirittura una parte di un polmone non c’è più, un paziente estremamente fragile”. Secondo l’esperto, comunque, se ci fosse un problema di antibioticoresistenza “i test diagnostici lo dimostrerebbero e anche quella che è l’evoluzione clinica sarebbe comunque a dimostrazione di un’eventuale mancata risposta alla terapia”. Inoltre le “riacutizzazioni improvvise che si risolvono lasciano intendere che, più che un problema di antibioticoresistenza, c’è un problema di condizione di pneumopatia di fondo. Per un paziente che ha una bronchite asmatiforme, una delle complicanze è proprio di avere delle crisi di insufficienza respiratoria legata alla sua patologia di base”. Andreoni ha osservato infine che “una condizione clinica che tende a non risolversi, e quindi il perdurare di una terapia, evidentemente è un ulteriore elemento che aggrava il rischio di antibioticoresistenza. Oltretutto il perdurare del ricovero ospedaliero è uno dei fattori principali dell’acquisizione di antibioticoresistenza”.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

Pubblicato

del

Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

Continua a leggere

Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

Pubblicato

del

E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

Continua a leggere

Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Pubblicato

del

Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto