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L’Inter si sblocca, 5-0 alla Salernitana e torna in vetta

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Un pokerissimo per interrompere il digiuno di gol durato 425′, uscire dalla crisi, ritrovare la vetta della classifica e rilanciarsi nella lotta scudetto. L’Inter travolge la Salernitana con un netto 5-0, ma soprattutto con una facilita’ di gioco e di trame che la squadra di Simone Inzaghi aveva smarrito ormai da mesi.

Una vittoria (la prima dopo cinque gare senza successi) che porta il segno soprattutto di Lautaro Martinez, finito nel mirino delle critiche dopo alcuni prestazioni sottotono: l’argentino reagisce con una tripletta, condita pure con la doppietta di Dzeko. Ma e’ tutta l’Inter che rialza la testa dopo settimane complicate. Come Barella, tornato motorino instancabile ma anche uomo di qualita’ in mezzo al campo, ispirando le prime due reti di Lautaro con giocate di alto livello.

Tutti segnali importanti per Inzaghi, che ora, con i tre punti in tasca e la vetta ritrovata, si puo’ sedere davanti alla tv con la giusta tranquillita’ per godersi il big match di domani tra Napoli e Milan e soprattutto puo’ guardare alla prossime sfide con piu’ serenita’. Il tecnico ritrova cosi’ la sua Inter, in una sfida in cui tuttavia e’ la Salernitana, sorprendendo Handanovic e compagni in avvio, a farsi vedere pericolosamente in attacco, con Djuricic che serve Verdi ma l’ex Bologna spreca calciando alto un rigore in movimento. I campani partono combattivi, spinti dagli oltre cinquemila tifosi arrivati a San Siro, ma a poco a poco i nerazzurri prendono il possesso della partita, iniziando ad attaccare con maggiore convinzione, senza praticamente lasciare scampo ai granata di Nicola. Il primo squillo arriva su un colpo di testa centrale di Lautaro Martinez, ed e’ l’avvisaglia di cio’ che si sta per abbattere sulla Salernitana. Perche’ l’argentino, a secco su azione proprio dalla gara d’andata contro i granata, si riscopre implacabile in zona gol.

 

L’asse su cui si esalta l’Inter e’ Barella-Lautaro, due dei piu’ criticati nell’ultimo difficile periodo nerazzurro, con l’italiano ad inventare e Martinez a concludere. L’argentino centra la traversa col mancino sulla prima palla dell’ex Cagliari, poi pero’ non sbaglia piu’: destro a incrociare e sinistro preciso, un uno-due che permette all’Inter di interrompere un digiuno durato 425′ e che mette la partita di fatto nelle mani degli uomini di Inzaghi gia’ prima dell’intervallo. Nella ripresa, infatti, i nerazzurri fanno sfogare brevemente la Salernitana nei primi minuti, senza tuttavia correre alcun rischio. Poi, appena premono sull’acceleratore, chiudono definitivamente la sfida. Dzeko si veste prima da uomo assist trovando Martinez, che che col destro trova la tripletta personale. Il bosniaco, poi, pero’ torna anche decisivo in zona gol, trovando la doppietta servito dal neoentrato Gosens (subito in palla alla seconda gara con la maglia nerazzurra) e da Dumfries. Nel finale, cosi’, Inzaghi puo’ svuotare la panchina, sfiorando comunque ripetutamente il 6-0 pur facendo riposare alcuni dei suoi big: d’altronde, martedi’ l’Inter e’ attesa dal ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Liverpool ad Anfield. Il 2-0 a favore dei Reds dell’andata a San Siro lascia poche chance ai nerazzurri, ma Lautaro e compagni vogliono comunque giocarsele.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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