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L’Inter riparte, tris all’Empoli e -3 dal Napoli

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L’Inter non splende ma fa il suo, battendo l’Empoli e conquistando tre punti che le permettono di rimanere in scia al Napoli, ora a +3 ma con una gara in più rispetto ai nerazzurri. Succede tutto nella ripresa nel posticipo domenicale a San Siro, con Lautaro che sblocca una partita in cui gli uomini di Inzaghi (in tribuna per squalifica e sostituito in panchina dal vice Farris) stavano faticando per abbattere il muro dei toscani di D’Aversa. Un colpo da campione del capitano argentino a inizio secondo tempo, però, ha permesso ai nerazzurri di aprire la prima crepa nell’Empoli con Dumfries e Thuram che hanno poi chiuso la gara, intervallati dalla rete dell’ex Esposito che ha regalato giusto qualche minuto di brivido ai tifosi interisti.

Nel freddo del Meazza, l’Inter prende subito in mano il pallino del gioco, ma trova pochi spazi perché l’Empoli si difende con ordine e senza affanni. I nerazzurri diventano pericolosi da fermo, con Lautaro che, su punizione dalla destra di Dimarco, con una rovesciata trova una pronta risposta di Vasquez. Poi il protagonista è ancora Lautaro, che su lancio in profondità di Asllani centra il palo con una rapida girata col destro. Si tratta però degli unici due lampi interisti in un primo tempo ai limiti del sonnecchioso, perché il possesso palla della squadra di casa (seppur tocchi picchi di oltre il 70%, chiudendo poi la sfida a quota 68%) è troppo lento e con troppi errori per creare qualche pericolo agli uomini di D’Aversa, che resistono.

Nella ripresa si viaggia sugli stessi binari, con l’Inter che fa la partita senza però riuscire ad accelerare e l’Empoli che si difende con ordine senza soffrire più di tanto. Servirebbe una magia per sbloccare la partita e la pesca capitan Lautaro Martinez, che lasciato libero da fuori area trova un gran destro che si infila alle spalle di Vazquez. L’argentino poco dopo ha la palla per il raddoppio, dal limite però calcia troppo centrale servito da Taremi (ancora una serata negativa per l’ex Porto). I nerazzurri però si addormentano e rischiano, con un errore di Sommer che per poco non apre la strada all’Empoli. D’Aversa getta nella mischia l’ex Esposito, mentre Farris risponde con Thuram e Mkhitaryan.

La palla per il raddoppio ce l’ha Dumfries, che sfrutta un rimpallo per presentarsi davanti a Vasquez calciandogli però addosso in uscita. Tuttavia è solo questione di pochi minuti, perché l’olandese con un gran terzo tempo su corner battuto da Asllani trova il suo quarto gol da inizio 2025 stavolta riuscendo a battere il portiere dei toscani. Sembra la palla per chiudere la sfida, ma Esposito non è d’accordo: cross di Henderson, stop finta su De Vrij con destro a battere Sommer per riaprire la gara, regalando ultimi minuti di passione agli oltre 60mila di San Siro.

Ma sono solo proprio pochi giri di orologio, perché l’Inter approfitta di una distrazione dell’Empoli con un rapido contropiede: Arnautovic serve Thuram che a tu per tu con Vasquez trova il gol del 3-1, il tredicesimo del francese in Serie A (a -1 dal capocannoniere Retegui). E la rincorsa al Napoli per gli uomini di Inzaghi può continuare.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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Raspadori-Lukaku, Napoli mette in campo le armi del gol

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Tornano i dubbi nel Napoli la cui certezza è quella di partecipare e se possibile vincere lo sprint scudetto ma che deve fare i conti con un’infermeria piena. Se Neres e Juan Jesus sono certamente in tribuna, in dubbio per il match contro il Torino anche Buongiorno, che sta recuperando dopo l’infortunio agli adduttori che lo ha finora tenuto fuori per tre partite: il recupero fisico c’è, ma lo staff medico azzurro aspetta prima di dare l’ok al tecnico Conte per riutilizzare il centrale. Buongiorno è assente da tre partite, gare in cui il Napoli ha subito un gol in casa del Bologna e zero contro Empoli e Monza, con le prime due partite con Juan Jesus in campo e Marin titolare conro l’ultima in classifica. Domenica sera al Maradona arriva però un Torino minaccioso perché si gioca il finale di stagione con leggerezza, vista la classifica tranquilla.

Il peso delle responsabilità sarà tutto sulle spalle della coppia d’attacco Lukaku-Raspadori che Conte è pronto a rimettere in campo Il 25enne attaccante della Nazionale vuole essere determinante in questo finale di stagione. Raspadori lo ha confermato a Monza, entrando in campo al 20′ della ripresa al posto di Oliveria e confezionando il perfetto assist per il colpo di testa di McTominay che è valso tre punti. Domenica contro il Torino l’attaccante è pronto a rilanciare la sintonia con Lukaku: “Io e Romelu – queste le sue ultime dichiarazioni in materia – abbiamo le caratteristiche giuste per giocare insieme ed esaltarci l’uno con l’altro. Possiamo ancora migliorare e aumentare l’intesa che potrà essere fondamentale per aiutare la squadra e supportarci a vicenda”. Quando i due riescono a dialogare sanno creare il panico nelle difese avversarie, con la capacità del belga di fare spazio in area e Raspadori che riesce ad inserirsi.

L’attaccante è a Napoli dall’estate del 2022, ha vissuto lo scudetto nella prima stagione in cui segnò 6 gol di cui 4 in Champions League, una cifra che ha replicato lo scorso anno e che vuole raggiungere anche in questa stagione, in cui ha ormai uno spazio anche nella nazionale di Spalletti, con cui quest’anno ha segnato contro Francia e Germania e con cui sarà anche nel finale di stagione contro Norvegia e Moldavia. Contro il Torino Raspadori segnò con la maglia del Sassuolo, domenica cerca un gol anche in azzurro per mettere un altro suo timbro sul sogno scudetto del Napoli.

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