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Cronache

L’ex sindaco di Giugliano Antonio Poziello torna libero: il Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare

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L’ex sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, è tornato in libertà dopo oltre due settimane di detenzione nel carcere di Poggioreale.

Il Tribunale del Riesame annulla l’ordinanza di arresto

I giudici dell’ottava sezione del tribunale del Riesame, presieduta da Antonio Pepe, hanno disposto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare che aveva portato all’arresto del politico lo scorso 3 febbraio.

Le accuse: voto di scambio politico-mafioso

Poziello era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sugli affari del clan Mallardo, potente gruppo criminale della Alleanza di Secondigliano, insieme ai Contini e ai Licciardi. Secondo le indagini coordinate dai pm della DDA Loreto e Serio, l’ex sindaco sarebbe stato coinvolto in un patto con il clan per ottenere sostegno elettorale durante le elezioni comunali del 2020, in cambio di 10.000 euro e di una presunta gestione clientelare della pubblica amministrazione. Tuttavia, Poziello perse la competizione elettorale contro Nicola Pirozzi (PD), del tutto estraneo all’inchiesta.

Le accuse riguardavano anche la presunta assegnazione illecita di lavori pubblici legati alla manutenzione delle case popolari del Rione Casacelle.

Le motivazioni della difesa

Davanti ai giudici del Riesame, l’avvocato Michele Giametta, difensore di Poziello, ha contestato le prove presentate dall’accusa. Secondo il legale:

  • Le intercettazioni non dimostrerebbero un effettivo contatto tra l’ex sindaco e il clan Mallardo;
  • L’accordo con la camorra non sarebbe andato a buon fine, poiché Poziello non venne rieletto;
  • La tangente di 10.000 euro contestata dagli inquirenti sarebbe stata insufficiente per garantire un numero significativo di voti.

Dal punto di vista delle esigenze cautelari, l’avvocato ha sottolineato che Poziello, avendo rassegnato le dimissioni da consigliere comunale già nell’ottobre scorso, non ricopre più alcun incarico pubblico, riducendo il rischio di recidiva.

Annullata la custodia cautelare anche per altri indagati

Oltre a Poziello, il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare anche per Paolo Liccardo e Andrea Guarino, consiglieri comunali arrestati nello stesso blitz. Il deposito delle motivazioni della decisione è atteso entro 45 giorni.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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