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Letalità e contagiosità del coronavirus in pianura Padana, il Governo ordina uno studio approfondito e nomina il professor Giordano come esperto

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Esiste una relazione tra ingiurie ambientali ed eventi pandemici? C’è un nesso tra letalità e contagiosità del virus covid 19 nella pianura Padana, nella Bassa Bergamasca, in  Val Seriana, nel Milanese, nel Veneto, in Emilia Romagna e l’alta concentrazione di agenti inquinanti in questo pezzo d’Italia che solo negli ultimi 35 giorni ha visto soccombere più di 15 mila nostri concittadini colpiti da coronavirus?
Al momento non c’è alcuna evidenza scientifica certa non essendoci studi specifici.
Il Ministero della Salute e il Ministero dell’Ambiente, pero’, hanno deciso di vederci chiaro muovendosi, peraltro, sulla stessa lunghezza d’onda di altri percorsi scientifici che, altri Paesi del mondo, stanno approcciando.
Già’ nel mese di ottobre del 2019, pochi mesi dopo la formazione del secondo Governo Conte, quello a maggioranza M5S-Pd, l’attenzione a questa problematica ha avuto un esito nella costituzione di un tavolo interministeriale per approfondire la problematica del rapporto tra salute e ambiente ed eventi pandemici. Che rapporto c’è tra mutamenti climatici, perdita di biodiversità, la coesistenza tra uomo,  fauna selvatica ed eventi pandemici come quello che sta interessando l’Italia e gran parte dei paesi del Mondo? Ecco a queste domande proveranno a dare risposte scientifiche gli scienziati del comitato interministeriale costituito, che ha come sua punta di diamante l’anatomopatologo e oncologo Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer and Research and Molecular Medicine di Philadelphia, presso la Temple University, riconosciuto come eccellenza mondiale nella diagnosi e cura del cancro polmonare ma anche esperto nello studio dei rapporti tra insulti ambientali e patologie umane. Giordano è anche professore di Anatomia ed Istologia Patologica dell’Università di Siena.

Sergio Costa e Antonio Giordano. Il ministro dell’Ambiente e lo scienziato italiano in una foto di archivio scattata negli Usa qualche mese fa

Su questo versante, nella ricerca di eventuali connessioni tra letalità del covid 19 in determinate zone d’Italia e inquinamento, Giordano potrà fornire un  contributo determinante per la professionalità conseguita in anni di ricerche anche in Italia, soprattutto nella zona della Terra dei fuochi.
Ricordiamo che Giordano è stato nominato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per i meriti scientifici all’interno del comitato scientifico
dell’Istituto Superiore di Sanità che svolge, un’attività di indirizzo nei confronti della ricerca su tutto ciò con cui quotidianamente le persone vengono a contatto e che può avere effetti sulla salute: dalle radiazioni ionizzanti alle elettrofrequenze, dalle sostanze chimiche ai contaminanti dell’aria, del suolo, dell’acqua.

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Esteri

Auto su campo estivo in Illinois, 4 morti e diversi feriti

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Quattro persone sono morte, tra cui alcuni bambini, e diverse altre sono rimaste ferite dopo che un’auto si è schiantata in un campo estivo a Chatham, in Illinois. Lo riferisce la Cnn. La polizia è intervenuta dopo che un veicolo ha attraversato il lato est del campo estivo Ynot. L’auto ha investito diverse persone all’esterno dell’edificio: è entrata attraverso la sua parte est e uscita dal lato ovest. Si ritiene che le vittime abbiano un’età compresa tra i 4 e i 18 anni. L’autista, unico occupante del mezzo, è rimasto illeso ed è stato portato in un ospedale locale per accertamenti. Ignoto per ora il motivo del suo operato.

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Economia

Nagel apre la partita sul Leone, Mps non si ferma

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Mediobanca gioca la sua mano nella partita del risiko bancario proponendo di scambiare la quota del 13% nelle Generali con la totalità delle azioni di Banca Generali. Un’operazione che da un lato trasformerebbe in un asset industriale una partecipazione finanziaria con cui i manager di Piazzetta Cuccia hanno sempre inciso sulle scelte strategiche del Leone e dall’altro aprirebbe nuovi scenari sugli assetti di controllo del grande ‘forziere’ del risparmio italiano. La mossa, di cui l’ad di Mediobanca Alberto Nagel (foto Imagoeconomica in evidenza) ha sottolineato la valenza industriale e la coerenza con il piano di Piazzetta Cuccia, ha però anche l’effetto non secondario di cercare di sottrarre la banca all’abbraccio sgraditissimo di Mps, la cui scalata potrebbe diventare più costosa se il mercato crederà alle promesse di Nagel e più complessa in uno scenario di integrazione a tre.

“L’operazione – scrivono gli analisti di Bofa – aggiunge incertezza e uno strato di complessità al progetto di un terzo polo Mps-Mediobanca”. Non la vedono così a Siena dove tira tutt’altro che aria di resa. Non solo l’offerta su Banca Generali viene giudicata non “ostativa” della scalata a Mediobanca ma viene anzi ritenuta in grado di “rafforzare il valore industriale” dell’operazione di Mps, che punta a aumentare la sua presenza nel wealth management e valuta “non strategica” e cedibile la quota nel Leone. Lovaglio può contare sul sostegno dei suoi grandi sponsor. Anzitutto del governo, dove fra i meloniani Banca Generali viene considerata la “risposta scaltra” di Nagel al Monte e si auspica che l’ops di Mps “vada in porto”.

Ma anche di Caltagirone e Delfin, che insieme hanno il 27,2% di Mediobanca e il 20% di Mps, e non appaiono intenzionati a deporre le armi, come dimostra l’astensione dei rappresentanti di Delfin nel cda di Mediobanca e la battaglia che potrebbero dare in Generali, anche sollevando il tema del conflitto di interesse di Mediobanca, i consiglieri del Leone eletti nella lista Caltagirone. Si tratterà di vedere se, alla prova del mercato, Nagel sarà in grado di convincere i suoi azionisti che è meglio una Mediobanca indipendente e con una solida presenza nel wealth management ad un matrimonio con Mps, che con Piazzetta Cuccia punta invece a diversificare il suo business e a creare il terzo polo bancario. Ma anche se saprà spingere i soci di Banca Generali, a partire dal Leone, a consegnare le azioni. A caldo la Borsa – dove viene riconosciuto il senso industriale e finanziario dell’ops per Mediobanca ma meno per Generali e Banca Generali – ha risposto con una certa freddezza, facendo scendere Piazzetta Cuccia (-0,8%) e Generali (-1,1%) e spingendo Mps (+2,1%).

Ma il piano di Mediobanca prevede anche l’addio a Trieste, con metà della quota che verrebbe rilevata dal Leone e metà che si dissolverebbe nel mercato. Per Generali – dove Delfin ha quasi il 10%, Caltagirone il 6,8% e Benetton il 4,8% – si aprirebbe l’esigenza di puntellare la compagine tricolore che ne difenda l’italianità, in una fase in cui il governo ha acceso un faro sull’accordo nell’asset management con Natixis. Una partita su cui potrebbero avere qualcosa da dire Intesa, che domani investirà il suo ceo Carlo Messina con un nuovo mandato triennale, e soprattutto Unicredit, che ha già rastrellato il 6,7% del capitale e ha votato con Caltagirone e Delfin in assemblea, auspicando un cambio di passo a Trieste. Una partita che potrebbe incrociarsi con l’ops su Banco Bpm, partita oggi con la consegna di sole 798 azioni. L’operazione è fortemente a rischio dopo i paletti imposti dal governo con il golden power, in relazione ai quali Unicredit, che per ora non ha impugnato il provvedimento, ha chiesto chiarimenti. Nel frattempo il cda di Gae Aulenti ha rinviato al 12 maggio la presentazione dei suoi risultati, inizialmente in programma il 7, stesso giorno di quelli di Banco Bpm.

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Esteri

Rubio a Lavrov: è ora di mettere fine a guerra senza senso

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Il segretario di Stato Marco Rubio ha detto al ministro degli esteri russo Serghei Lavrov che è il momento di mettere fine alla “guerra senza senso” in Ucraina. Rubio, in una recente intervista, ha definito la settimana in corso “cruciale” per capire le intenzioni di Russia e Ucraina, e per gli Stati Uniti per decidere se continuare o meno lo sforzo per la pace.

Nel corso del colloquio telefonico con Lavrov, Rubio ha messo in evidenza che “gli Stati Uniti sono seriamente intenzionati a porre fine a questa guerra insensata”, riferisce il Dipartimento di stato. Il segretario di stato ha quindi discusso con il ministro degli esteri russo dei “prossimi passi nelle trattative di pace e della necessità di porre fine alla guerra ora”.

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