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Le tesi folli di Taylor Greene: “Il male è stato sconfitto da Dio”. Il mondo Maga festeggia la morte del Papa

La deputata trumpiana attacca Papa Francesco e scatena la bufera. Centinaia di proteste tra i suoi stessi follower.

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“Oggi ci sono stati grandi cambiamenti nella leadership globale. Il male viene sconfitto per mano di Dio”. Con queste parole, pubblicate su X, la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene ha commentato la morte di Papa Francesco, facendo trapelare un riferimento esplicito e delirante alla scomparsa del Pontefice come evento “voluto da Dio” contro un presunto “male”. La frase ha generato un’ondata di sdegno, anche tra molti dei suoi follower.

Le tesi cospirazioniste della destra radicale

Taylor Greene, da sempre vicina al movimento MAGA (Make America Great Again) di Donald Trump, rappresenta l’ala più estrema e complottista del Partito Repubblicano. Il suo attacco a Papa Francesco rientra in una più ampia ostilità della destra radicale americana verso il Pontefice argentino, accusato di posizioni troppo “progressiste” su immigrazione, ambiente, povertà e inclusione.

Non è un caso che Papa Francesco fosse visto con diffidenza da questa galassia ideologica: un Papa che condanna i muri, accoglie migranti e invoca giustizia sociale globale è per molti esponenti della destra ultraconservatrice una minaccia alla loro visione identitaria e sovranista.

Bufera social e critiche anche dai cristiani conservatori

Il post della deputata ha suscitato reazioni indignate sui social: in centinaia hanno commentato il messaggio definendolo “disumano”, “anti-cristiano” e “blasfemo”. Alcuni follower, dichiaratamente cristiani, le hanno ricordato che la morte di una guida spirituale non può mai essere celebrata, né strumentalizzata politicamente.

Altri hanno sottolineato l’incoerenza del messaggio con i valori evangelici: “Se sei cristiana, dovresti pregare per chi muore, non gioire”, ha scritto un utente.

La saldatura tra fanatismo e politica

L’uscita di Taylor Greene mostra quanto ormai il confine tra religione e propaganda politica sia stato superato da alcuni esponenti del mondo MAGA, sempre più inclini a leggere la realtà in chiave apocalittica e manichea: da una parte il “bene assoluto”, dall’altra il “male da sradicare”, in nome di un cristianesimo distorto e politicizzato.

Papa Francesco, invece, aveva difeso una visione opposta, ispirata alla misericordia, alla compassione e al dialogo. Ed è forse proprio questa radicale differenza a scatenare tanta ostilità da parte di chi strumentalizza la fede per alimentare divisioni e odio.

(L’immagine in evidenza è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale)

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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