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Le regole anti-contagio valgono anche per i giornalisti, a Castel di Sangro si praticano e non si predicano

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Non è facile convivere col Covid 19. Ne sappiamo qualcosa tutti. Noi giornalisti, poi, abituati a moralisteggiare un giorno sì e un giorno pure su uso delle mascherine, rispetto del distanziamento sociale ed altre regole minime di sicurezza dovremmo, oltre a predicare, anche praticare le nostre quotidiane lezioncine impartite agli altri.  Mi riferisco a quel che sta accadendo a Castel di Sangro, dove quest’anno la Società sportiva calcio Napoli ha messo le tende per far svolgere ai suoi atleti una complessa preparazione pre-campionato in era pandemica. In queste ore c’è un po’ di apprensione per i possibili effetti di un (speriamo improbabile) piccolo e già circoscritto focolaio di contagio generato da qualche operatore dell’informazione che forse non capisce quant è importante il rispetto dei protocolli di sicurezza in materia di coronavirus. Facciamo una premessa: per questioni di stile prim’ancora che di privacy (norme importanti)  non troverete nomi ma il racconto di qualche fatto che desta preoccupazione intorno alla squadra del Napoli che prepara la stagione in Abruzzo. Un operatore della informazione di rientro da una vacanza in un luogo dove purtroppo la propagazione del contagio è un fatto serio, s’è presentato al ritiro del Napoli senza aver fatto un tampone o comunque un test sierologico che quantomeno evidenziasse l’assenza del virus. Attenzione, per chi arriva da alcuni luoghi vi è obbligo di tampone e in certi casi anche di quarantena. Così facendo, da paziente asintomatico ma con una carica virale importante, chi se n’è fottuto di queste regole potrebbe aver contagiato colleghi giornalisti con cui è venuto in contatto, amici, persone dello staff del Napoli e dell’ambiente sportivo. Lo sappiamo tutti che questo maledetto virus, a parte ogni discorso di natura epidemiologica che siamo incapaci di affrontare per assenza di cognizioni, si segnala in tutta la sua pericolosità per la capacità di diffondersi nello spazio di una chiacchierata. Insomma la serietà e il rispetto di regole anticontagio di cui ci riempiamo le boccucce ogni giorno sarebbe una buona pratica. Ciò detto e senza voler fare i moralisti un tanto al chilo, un piccolo consiglio a chi fa un mestiere difficile: praticare le regole prim’ancora di predicarle fa di noi dei moralisti con una buona etica professionale. E allora rispetto a questo rischio possibile, residuo, di contagio di appartenenti alla società sportiva Calcio Napoli per colpa di qualche malaccorto operatore dell’informazione speriamo di sbagliare. Noi speriamo che i tamponi che vengono fatti a tutti con meticolosità a Castel di Sángro ci dicano che va tutto bene tra atleti e staff del Napoli. Eh sì, perché devono lavorare in serenità in questa fase delicata di ripresa del calcio. Anche perché, è utile scriverlo, quale che sia la nostra opinione sull’ambiente del calcio Napoli, su una cosa non si può non convenire: è un ambiente pulito, sano, protetto, efficiente e professionale. E i giornalisti che seguono la squadra dovrebbero contribuire a tenere altissima l’asticella di questa professionalità con comportamenti all’altezza. A chi, asintomatico, s’è invece scoperto contagiato, auguriamo una veloce guarigione senza alcun problema. Gli auguriamo ogni bene e speriamo che tutti si possa essere più accorti con le regole anti contagio. Per ora questo è l’unico vaccino che abbiamo per combattere il Covid 19.

 

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Trump, giudice arrestata per aiuto a membro gang Tren de Aragua

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“È una cosa terribile, la giudice è stata arrestata perché ospitava un membro di Tren de Aragua, giusto? È quello di cui sta parlando? È piuttosto sorprendente. È terribile”: lo ha detto Donald Trump ai reporter ai bordo dell’Air Force One commentando l’arresto di una giudice in Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un clandestino ad eludere la cattura nascondendolo nella stanza della giuria. Non ci sono tuttavia per ora indicazioni che appartenesse alla gang venezuelana (foto di un esponente della gang).

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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