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Le accuse in 45 pagine,Trump sapeva di mentire su 2020

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“Nonostante avesse perso”, Donald Trump “era determinato a restare al potere. E così per più di due mesi dopo le elezioni del 3 novembre 2020 ha diffuso bugie” sul fatto che il risultato del voto era frutto di frode e che lui “aveva vinto. Affermazioni false, che sapeva essere false” ma che ha “ripetuto e disseminato” per farle apparire “legittime e creare un’atmosfera di sfiducia e rabbia”. E’ una delle accuse principali – contenuta alla prima delle 45 pagine dell’incriminazione per l’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021 – che il procuratore speciale Jack Smith ha avanzato contro l’ex presidente Usa. Trump “aveva il diritto, come ogni americano, di parlare pubblicamente delle elezioni e anche falsamente affermare che erano state determinate da frodi. Era anche autorizzato a chiedere verifiche sui risultati tramite modalità legali e appropriate – si legge nella seconda pagina dell’incriminazione -. I suoi sforzi di cambiare il risultato del voto in ogni Stato tramite il riconteggio non hanno avuto successo”.

L’ex presidente ha cercato di convincere il suo vicepresidente “a usare il suo ruolo cerimoniale per la certificazione del voto, per alterare il risultato delle elezione”: quando questi tentativi sono falliti, ha cercato di “usare la folla dei suoi sostenitori radunata a Washington per fare pressione sul vicepresidente affinché alterasse in modo fraudolento i risultati elettorali”, prosegue l’incriminazione a pagina 32. Trump è quindi accusato di aver usato la violenza e il caos dell’assalto a Capitol Hill. “Ha rifiutato ripetutamente di approvare un messaggio diretto ai rivoltosi” per chiedere loro di lasciare il Congresso americano. Invece di procedere come chiedevano i suoi collaboratori, il tycoon ha “postato due tweet in cui non chiedeva ai rivoltosi di lasciare Capitol Hill ma suggeriva falsamente che la folla era pacifica”.

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Esercito Usa crea nuova zona militare a confine Messico

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L’esercito statunitense ha creato una seconda zona militare lungo il confine con il Messico, aggiungendo un’area in Texas dove le truppe possono trattenere temporaneamente migranti o intrusi, dopo che un’altra area simile era stata designata nel New Mexico il mese scorso. Lo scrive l’agenzia Reuters sul suo sito web. Il mese scorso l’amministrazione Trump aveva designato una prima striscia di 440 km quadrati lungo il confine del New Mexico come “Area di Difesa Nazionale”. Ora arriva la “Texas National Defense Area”, una striscia lunga 101 km che si estende a est dal confine tra Texas e New Mexico a El Paso.

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Ok Usa a equipaggiamenti F-16 per l’Ucraina

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Il Dipartimento di Stato americano ha approvato la potenziale vendita di parti e equipaggiamenti del caccia F-16 all’Ucraina per 310 milioni di dollari: lo ha reso noto il Pentagono. Tra i principali appaltatori figurano Lockheed Martin Aeronautics, Bae Systems e Aar Corporation. (

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Ok Usa alla vendita di missili a Riad per 3,5 miliardi

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Il Dipartimento di Stato americano ha approvato una possibile vendita all’Arabia Saudita di missili aria-aria a medio raggio avanzati Aim-120C-8 e del relativo supporto per 3,5 miliardi di dollari: lo ha reso noto il Pentagono. L’appaltatore principale sarà Rtx Corp, secondo la difesa Usa.

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