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La nuova fisica mai così vicina

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Erano decenni che, una dopo l’altra, venivano confermate tutte le previsioni della teoria di riferimento della fisica, il Modello Standard, e ogni volta si sperava in un errore che aprisse uno spiraglio su forze e particelle mai viste. Adesso, per la prima volta, arriva l’indizio piu’ solido di sempre dalla collaborazione internazionale ‘Muon g-2′ guidata dal Fermi National Accelerator Laboratory (Fermilab) di Batavia (Chicago) e alla quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Non tutti, pero’, condividono questo entusiasmo: mentre l’articolo usciva sulla rivista Physical Review Letters e il Fermilab annunciava il risultato in un evento online, la rivista Nature pubblicava una simulazione guidata dall’Universita’ della Pennsylvania secondo cui il campo magnetico del muone si comporta in modo coerente con il Modello Standard. Un risultato che gli stessi autori della simulazione, guidati da Zoltan Fodor, considerano suscettibile di perfezionamento e che, come quello del Fermilab, si basa sull’esperimento condotto 20 anni fa nel Brookhaven National Laboratory. Quest’ultimo aveva mostrato per la prima volta una discrepanza fra il comportamento del campo magnetico del muone e la previsione del Modello Standard. Mentre la simulazione di Fodor riduce lo scarto fra quell’esperimento e la teoria, l’esperimento del Fermilab aumenta il divario. In questo momento il dato scientificamente piu’ robusto e’ quello otenuto dal laboratorio americano, che ha uno scarto di 4,2 deviazioni standard: il valore piu’ vicino alle 5 necessarie perche’ ci sia una scoperta scientifica. “E’ l’indizio piu’ solido della possibile presenza di nuova fisica”, ha detto Graziano Venanzoni, uno dei promotori dell’esperimento e co-portavoce con Chris Polly del Fermilab e ricercatore della sezione Infn di Pisa. Composta da 200 ricercatori provenienti da 35 istituzioni di 7 Paesi, la collaborazione Muon g-2 ha misurato le proprieta’ magnetiche dei muoni, particelle simili all’elettrone, ma con una massa circa 200 volte maggiore, generate in natura quando i raggi cosmici interagiscono con l’atmosfera terrestre. “Il nostro esperimento non solo ha confermato il risultato di Brookhaven – ha detto Venanzoni – ma insieme al precedente ha rafforzato l’evidenza della possibile presenza di nuova fisica.” Invece di produrre nuove particelle attraverso gli urti fra protoni, come avviene nell’acceleratore Lhc del Cern, al FermiLab si cercano le nuove particelle nel vuoto, attraverso gli effetti che producono sulle particelle note, spiega l’esperto. Nell’acceleratore vengono iniettati fasci di circa 100.000 muoni al secondo che viaggiano quasi alla velocita’ della luce e l’obiettivo e’ osservare che cosa accade alla proprieta’ del muone chiamata g-2: “in presenza di un campo magnetico il muone si comporta come un magnete rotante e crea a sua volta un campo magnetico: quello che interessa osservare e’ l’interazione del campo magnetico del muone rispetto al campo magnetico esterno. “Il valore di questa interazione previsto dalla meccanica quantistica e’ 2, ma dagli anni ’40 si e’ scoperto che non e’ cosi’ a causa degli effetti del vuoto sul muone”, osserva Venanzoni. E’ italiano il sistema di calibrazione laser utilizzato nell’esperimento Muon g-2, realizzato dall’Infn in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). (

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Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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