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La Lazio torna al successo, 2-0 in trasferta a Empoli

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La Lazio batte l’Empoli 2-0 in trasferta. Torna alla vittoria lontano dall’Olimpico dopo esattamente due mesi (col Sassuolo il 22 ottobre 0-2) la squadra di Maurizio Sarri. Decisivi un gol di Guendouzi nel primo tempo e di Zaccagni nella ripresa. I biancocelesti avevano guadagnato solo un punto nelle ultime tre trasferte di campionato. Tornano da Empoli con l’intera posta in palio dopo aver sofferto nella parte centrale del match. Per i toscani classifica sempre più preoccupante. Subito in vantaggio i laziali al 9′ del primo tempo con un’azione insistita da destra: Luis Alberto dialoga in area con Zaccagni, lo stesso spagnolo batte di destro dalla zona dell’area piccola, primo salvataggio di Luperto, poi conclusione anche per Zaccagni, alla fine la palla arriva a Guendouzi che con calma salta due avversari e con un sinistro secco mette in rete. Risponde l’Empoli con un sinistro dell’ex Cancellieri ribattuto da Immobile, poi a seguire un tiro di Cambiaghi su cui è bravo Provedel. Dopo qualche minuto momento negativo per la Lazio, dal 22′ al 24′ la squadra di Sarri perde capitano e vicecapitano per infortunio: prima Immobile e poi Luis Alberto, rispettivamente sostituiti da Castellanos e Kamada. Per entrambi problemi muscolari.

Dopo i cambi gli ospiti perdono qualità e intensità e sale l’Empoli. Al 28′ punizione di Bastoni, il suo sinistro scende poco oltre la traversa. Al 33′ Grassi ci prova dalla distanza, rasoterra deviato da Guendouzi su cui Provedel è preso in controtempo, la palla scheggia il palo. Dopo un minuto ancora pericolosi gli azzurri con Maldini: il suo sinistro vede il portiere reattivo. Provedel continua a fare miracoli anche nella ripresa: accade al 5′ su un sinistro ravvicinato di Cambiaghi, poi ci prova Grassi con un tiro a giro da fuori che finisce fuori. Al 15′ altra occasione per la formazione di Andreazzoli: Maldini riceve in area da Cambiaghi, si gira e esplode il sinistro, Provedel è ancora una volta protagonista, così anche su Fazzini da fuori. Ma quando meno te l’aspetti, in un momento di grande sofferenza, la Lazio raddoppia: ripartenza di Guendouzi dopo aver pressato il neoentrato Baldanzi, Caprile riesce a respingere le prime due conclusioni di Zaccagni ma deve arrendersi alla terza. L’arbitro Marchetti conferma la rete dopo il check del VAR, i toscani lamentavano un fallo di Guendouzi su Baldanzi a inizio azione. Altra occasione nel finale per i biancocelesti con Castellanos, smarcato in area da Pedro, sullo spagnolo è bravo Caprile a evitare il 3-0 della Lazio. Empoli che non riesce a far male, pur di fronte a una Lazio non certo esaltante.

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Mbappé: Se sarò all’Olimpiade? Non dipende solo da me

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“Se parteciperò all’Olimpiade di Parigi? utti conoscono la situazione, non è una decisione che dipende da me. Qualunque cosa accada, sarò felice. Le Olimpiadi vanno oltre la mia presenza o meno. Spero che dimostreremo che la Francia è un paese di sport e che sappiamo accogliere il mondo. Non sarò mai lontano da qui”. Così Kylian Mbappé, premiato come ‘giocatore dell’anno’ in Ligue 1 tramite referendum fra i suoi colleghi di ogni squadra, ha risposto a chi gli ha chiesto se ci sarà ai Giochi di casa, come auspicato perfino dl Presidente francese Emmanuel Macron.

Inevitabile, visto che già annunciato che lascerà il Psg, anche la domanda su quale sarà la sua prossima squadra. “0Nella vita bisogna prendersi il tempo per tutto – la risposta di Mbappé -, l’unica cosa da sapere è che lascio il Psg. Il resto forse non è il momento per scoprirlo”. “È difficile, molto più di quanto possa sembrare – ha aggiunto riferendosi al suo addio al Psg -. È un capitolo della mia vita che si chiude, ma la Ligue 1 ha ancora un posto importante nella mia vita. Ho cercato di essere il degno rappresentante di questo campionato. Parto a testa alta, ma non avrei mai potuto farcela senza il Monaco e ovviamente il Psg dove tutti hanno avuto fiducia in me”.

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Tar conferma multa a Tim e Dazn per intesa su diritti calcio

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Restano confermate le sanzioni inflitte a metà dello scorso anno dall’Antitrust a Tim e Dazn per alcune clausole del loro accordo sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. L’ha deciso il Tar del Lazio con una lunga e complessa sentenza con la quale ha giudicato i ricorsi proposti da Dazn Ltd, Dazn Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.

In base ai ricavi che sarebbero derivati a Tim e Dazn dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione sportiva 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim con 760.776,82 e Dazn con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore. E Tim, quindi, avrebbe commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti. Sky e Fastweb intervenivano in giudizio con proprie impugnative formulando specifiche censure di segno opposto a quelle spiegate da Dazn e Tim.

Il Tar, respingendo in premessa la censura di tardivo avvio del procedimento istruttorio, ha in primo luogo ribadito come “l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come ‘restrittiva per oggetto’, atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni”, osservando in più come “l’Agcm abbia comunque fornito piena prova degli effetti (quanto meno potenziali) di natura anticoncorrenziale dell’intesa”.

Conseguentemente “appare evidente che la strategia commerciale” puntasse “al fine di aumentare la clientela Tim: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti Dazn svincolata dai servizi Tim, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato”. In merito poi alla censura di mancata applicazione delle esenzioni previste dal Vber, il Regolamento europeo sugli ‘accordi verticali’, “va rilevato come correttamente l’Agcm qualificava l’intesa esaminata come orizzontale, operando sia Dazn sia Tim nel mercato della fornitura dei servizi audiovisivi”; e tale circostanza risulta dirimente per escluderne l’applicabilità.

Quanto ai ricorsi proposti da Sky e Fastweb – società entrambe partecipanti al procedimento istruttorio anche in qualità di ‘soggetti segnalanti l’illecito’ – il Tar, premettendo come palese il fatto che “le censure rivolte avverso la valutazione dell’accordo del 3 agosto 2022 risultino infondate, atteso che sembrano ignorare un dato di fatto incontestabile, ossia la legittima assegnazione dei diritti tv a Dazn”, ha ritenuto che “emerge con evidenza la contraddittorietà (quale figura sintomatica dell’eccesso di potere) del provvedimento impugnato, atteso l’insanabile e inspiegabile contrasto tra la comunicazione delle risultanze istruttorie e la decisione finale”. Ecco che allora i giudici hanno ritenuto che “alla luce della parziale fondatezza delle censure spiegate da Sky e Fastweb, vanno accolti i loro ricorsi, con obbligo dell’Autorità di riavviare il procedimento istruttorio”.

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Al Hilal vince il campionato in Arabia, CR7 senza titoli

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L’Al Hilal ha conquistato il quarto titolo della Saudi Pro League in cinque anni, negando ancora una volta alla superstar portoghese Cristiano Ronaldo dell’Al Nassr la possibilità di vincere il trofeo. L’Al Hilal, che ha ingaggiato Neymar la scorsa estate ma che da ottobre è privo del brasiliano infortunato, si è imposto per 4-1 sull’Al-Hazem. Ancora imbattuto in 31 partite di campionato, l’Al Hilal ha ora 12 punti di vantaggio sull’Al Nassr a tre turni dalla fine.

Per CR7 è la seconda stagione in Arabia Saudita senza vincere il campionato. Dopo il clamoroso trasferimento del portoghese nel regno, altri grandi nomi del calcio hanno firmato contratti importanti con diversi club del Paese, tra cui Neymar, Karim Benzema, Sadio Mané, N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. I membri delle “Big Four” saudite – Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad, il club di Benzema, e Al Ahli, la squadra di Mahrez – appartengono tutti al Public Investment Fund (PIF), un fondo sovrano che sta lavorando per diversificare l’economia saudita. L’Al Hilal e l’Al Nassr si incontreranno nuovamente nella finale della Coppa del Re il 31 maggio.

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