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Juventus fermata a Crotone, deludono Chiesa e Pirlo

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Crotone e Juventus finisce 1-1 in uno degli anticipi della 4/a giornata di andata del campionato di serie A. Una Juve opaca non va oltre l’1-1 in casa del neopromosso Crotone nell’anticipo della 4/a giornata di Serie A.

I bianconeri di Andrea Pirlo soffrono più del previsto le ripartenze della squadra calabrese, confermando ancora una volta una mancanza di equilibrio fra la fase offensiva e difensiva. Al vantaggio pitagorico di Simy su rigore, replica Morata al suo primo gol nella seconda parentesi juventina.

La prestazione dell’attaccante spagnolo, sfortunato per un palo colpito e un gol annullato per fuorigioco millimetrico, è una delle poche note liete di una serata per il resto da dimenticare. Come da dimenticare l’esordio attesissimo di Federico Chiesa, protagonista nel bene con l’assist per l’1-1 e nel male con l’espulsione che costringe la squadra in dieci nella mezzora finale. Così mentre Pirlo va avanti con i suoi esperimenti, la vetta della classifica è già lontana 4 punti e martedì c’è un esordio in Champions contro la Dinamo Kiev da non fallire assolutamente. Ancora senza CR7 e si spera con Dybala.

Chiesa in campo dal primo minuto, Paulo Dybala in panchina. Con Cristiano Ronaldo e McKennie messi ko dal Covid, Pirlo fa esordire nella Juventus il gioiellino prelevato dalla Fiorentina in un tridente inedito con Chiesa, Morata e Kulusevski. Bianconeri in campo con un 3-4-3 con Buffon in porta, in difesa Danilo, Bonucci e Demiral (Chiellini in panchina) mentre a centrocampo giocano Bentancur e Arthur con i giovani Portanova e Frabotta sulle fasce (vista l’assenza di Alex Sandro). Nel CROTONE, Stroppa si affida ad un accorto 3-5-2 con Messias e Simy in attacco. Prima della partita osservato 1′ di silenzio per la scomparsa nei giorni scorsi della presidentessa della Regione Calabria Jole Santelli. Partenza disastrosa della Juventus, che dopo dieci minuti è già sotto di un gol. Bonucci stende in area di rigore Reca, dal dischetto Simy spiazza Buffon. Per l’attaccante nigeriano è il suo secondo gol in carriera alla Juve. La reazione della squadra di Pirlo non si fa attendere, al 21′ arriva infatti il pareggio firmato da Morata su assist di Chiesa dopo un’azione innescata da Kulusevski. Rimesse le cose apposto, la Juve prova a prendere in mano le redini del gioco anche se la pressione costante del Crotone non consente giocate lineari. Prima dell’intervallo bianconeri pericolosi ancora con Morata e con il giovane Portanova due volte. Il Crotone  non sta però a guardare e sfiora a sua volta il raddoppio con Pereira, decisivo un eterno Buffon. Nel secondo tempo la gara resta equilibrata, con la Juve che prova ad uscire ma che in fase difensiva concede troppo a un Crotine pericoloso quando arriva dalle parti di Buffon. Clamorosa dopo dieci minuti l’occasione fallita da Cigarini, che tutto solo al limite calcia di poco alto. Pirlo prova a dare una scossa inserendo Cuadrado al posto di un positivo Portanova, ma le cose si mettono male al 60′ quando Chiesa viene espulso per un pestone rifilato a Cigarini in mezzo al campo. Come all’Olimpico contro la Roma, Juve costretta a chiudere in dieci la partita e paradossalmente subito vicina al gol con un colpo di testa di Morata respinto dal palo. Il bomber spagnolo è ancora sfortunato al 76′, quando devia da sottomisura in rete un tirocross di Cuadrado dalla destra ma il VAR – dopo un check lunghissimo – lo pesca in fuorigioco millimetrico. Nel finale la Juve deve prova ancora ad operare il sorpasso, ma senza pungere e anzi rischiando anche qualcosa in difesa. Meritatissimo primo punto in campionato per il Crotone. In casa bianconera c’è molto da riflettere e da lavorare…

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

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Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

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Esteri

Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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